Post operazione ernia discale
Egregio dottore, sono un ragazzo di 23 anni e sono DISPERATO!! Un anno e mezzo fa sono stato operato di ernia discale l4-l5. (Piccola protrusione l5-s1 non toccata date le piccole dimensioni, ma ancora presente). Intervento obbligatorio (spiegava il neurochirurgo) perchè l'ernia espulsa era enorme con conseguente sciatica all'arto sinistro che mi impediva la deambulazione. Ora cammino, ma ho problemi lombari, difficoltà a piegarmi, a prendere pesi e star tanto tempo in piedi o seduto, con lampi di dolore a livello della cicatrice. Dopo fisioterapie varie, massaggi, chiropratico, osteopata.... la disperazione aumenta!!! Io facevo l'operaio edile, ma a causa di questo sono disoccupato e non so come fare. Comunque ho provato per finire con l'ozono terapia sia intradiscale che intramuscolo, (eseguita 6 mesi fa) ma niente di niente!! Ma l'ortopedico specialista che ha eseguito l'intervento ha diagnosticato una diminuzione dello spazio tra le vertebre l4-l5 (tramite RMN fatta prima dell'ozono) con conseguente osteocondrite. Tutto ciò a causa, (spiega l'ortopedico) del mancato inserimento del sostegno intervertebrale da parte del neurochirurgo durante l'intervento di discectomia. Io sapevo che bisognava mettere questo sostegno tra le vertebre, ma a suo tempo il neurochirurgo mi rispose che data la mia giovane età, il disco si sarebbe rigenerato nel giro di qualche mese ridando il giusto spazio tra le vertebre. Smentito però dall'ortopedico, dicendomi che una cosa del genere non l'aveva mai sentita dire da nessuno. Mi consiglia di operarmi con un intervento open per mettere questo benedetto sostegno, ma io ho molta paura perchè so che riaprire lo stesso punto è molto rischioso. Ora vi chiedo, riaprire per la seconda volta in quel punto quanto è rischioso? Quali rischi correrei? e, il disco vertebrale è vero che si rigenera da solo in poco tempo tornando esattamente come prima? ripeto che l'ernia era espulsa e e gigantesca, quindi il materiale asportato era notevole. Grazie per la cortese attenzione da parte vostra, spero che possiate rispondermi al più presto. Aspetto un vostro consiglio perchè non ce la faccio più. Ringrazio anticipatamente porgendovi cordiali saluti.
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sono daccordo con quanto le è stato riferito dal collega: il disco non rigenera ed andava messa una cages intersomatica a mantenere la giusta distanza fra le vertebre. Tuttavia dovrebbe effettuare una RMN con mezzo di contrasto per stabilire se vi è una nuova ernia o una cicatrice che comprime la radice nervosa. Anche delle radiografie standard sotto carico e delle dinamiche permettono ulteriori elementi al fine di stabilire il tipo di intervento chirurgico. Personalmente effettuo questa chirurgia e se ben condotta è quella che da la maggiore soddisfazione al paziente.
Distinti saluti.
Distinti saluti.
Dr. Vinicio Perrone,
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
www.vinicioperrone.com
Roma, Lecce, Sava, Mesagne, Manduria,
cel 347 0028688
[#2]
Gentile ragazzo,
l'intervento cui il collega allude viene effettuato da tutti i chirurghi che si occupano di chirurgia vertebrale.
Se è necessario eseguire ulteriori interventi, incidere una pregressa cicatrice non è un problema.
Cordiali saluti
l'intervento cui il collega allude viene effettuato da tutti i chirurghi che si occupano di chirurgia vertebrale.
Se è necessario eseguire ulteriori interventi, incidere una pregressa cicatrice non è un problema.
Cordiali saluti
[#3]
Utente
Gentilmente vorrei chiederVi se l'inserimento di questa, non saprei come definirla, "protesi" intervertebrale, sia di prassi per questo intervento chirurgico e, per il mancato,scusate la ripetizione, inserimento della suddetta, sia da considerarsi un "errore medico"? Vi ringrazio per la cortese attenzione e per i Vostri preziosi consigli.
[#4]
Per ogni terapia sia medica che chirurgica è necessario che ci sia l'indicazione precisa alla loro attuazione.
Per quanto riguarda i diversi sistemi protesici che oggi si utilizzano nella chirurgia vertebrale, vi sono delle regole e indicazioni che variano a seconda dei casi da trattare.
A distanza non si può stabilire se nel Suo caso ci fossero o meno presupposti e indicazioni a inserire questo o altro sistema protesico
Cordialmente
Per quanto riguarda i diversi sistemi protesici che oggi si utilizzano nella chirurgia vertebrale, vi sono delle regole e indicazioni che variano a seconda dei casi da trattare.
A distanza non si può stabilire se nel Suo caso ci fossero o meno presupposti e indicazioni a inserire questo o altro sistema protesico
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 20/11/2011.
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