Ernia dorsale
Buonasera,
ho avuto episodio da 2 settimane per la prima volta di dolori alla schiena, sotto la scapola sinistra, quasi come una pugnalata. Tanto da costringermi ad andare al pronto soccorso. Mi hanno calmato il dolore con una puntura di miorilassante e antinfiammatorio.
A distanza di due giorni, nonostante i farmaci (flexiban ecc..) sono rimasta nuovamente bloccata con dolori fortissimi sempre al lato sinistro. Non ho fatto particolari sforzi, non sto praticando sport purtroppo (dieci anni fa invece svolgevo attività sportiva agonistica di pallavolo e tennis).
L’ortopedico mi ha prescritto collare diagnosticato cervico brachialgia sinistra e dorsalgia sinistra.
Prescritto Patrol e altri miorilassanti che però mi provocavano tachicardia e sonnolenza a seconda dei casi.
Nel frattempo ho effettuato raggi e risonanze.
I raggi alla colonna cervicale sembrano ok anche se riportano: Minima riduzione di ampiezza dello spazio C5-C6 con iniziale appuntimento spondilosico dello spigolo inferiore di C5.
Risonanza cervicale ok mentre risonanza toracica riporta il seguente esito:
conservata la cifosi toraica con somi normo-allineati, caratterizzati da discrete manifestazioni degenerative spondilo-artrosiche più evidenti nel tratto dorsale medio. In particolare D6 e D7 e D8 e D9 sono presenti delle protrusioni disco- osteofito siche che cancellano lo spazio liquorale perimidollare anteriore, improntando la superficie del midollo. Quella in D6-D7 si configura come una piccola focalità erniaria con possibile becco osteofitosico d’accompagnamento. Il diametro del canale rachideo rimane nei limiti della norma. Da D6 a D10 gli spazi intersomatici sono assottigliati e i dischi disidratati. Non sono evidenti alterazioni di segnale del midollo. Il cono midollare termina a livello di D12- L1.
Sono di fronte a due pareri difformi:
un ortopedico mi dice che la piccola ernia D6-D7 non è da operare chirurgicamente in
modo tradizionale e mi consiglia una decompressione dell'ernia mediante laser sotto guida
TAC e una procedura di neuromodulazione con radiofrequenza sul nervo interessato dall'ernia.
L’altro ortopedico invece mi dice che ho “rachialgia dorsale” e di fare trattamento di 15 giorni a base di Arcoxia e di fare cicli di massoterapia + tecar dorsali+maggiore attività fisica.
Ora non ho più forti dolori ma solo doloretti, avevo smesso di prendere flexiban, patrol per problemi di stomaco…
Cosa devo fare? O meglio, che terapia dovrò seguire? Lo sport mi potrebbe aiutare? Cosa devo evitare?
Ho paura di fare anche intervento mininvasivo proposto dal primo ortopedico ma ho paura di rischiare di peggiorare la situazione di trovarmi ad affrontare alla mia età un intervento chirurgico più invasivo…
Grazie per l’aiuto
ho avuto episodio da 2 settimane per la prima volta di dolori alla schiena, sotto la scapola sinistra, quasi come una pugnalata. Tanto da costringermi ad andare al pronto soccorso. Mi hanno calmato il dolore con una puntura di miorilassante e antinfiammatorio.
A distanza di due giorni, nonostante i farmaci (flexiban ecc..) sono rimasta nuovamente bloccata con dolori fortissimi sempre al lato sinistro. Non ho fatto particolari sforzi, non sto praticando sport purtroppo (dieci anni fa invece svolgevo attività sportiva agonistica di pallavolo e tennis).
L’ortopedico mi ha prescritto collare diagnosticato cervico brachialgia sinistra e dorsalgia sinistra.
Prescritto Patrol e altri miorilassanti che però mi provocavano tachicardia e sonnolenza a seconda dei casi.
Nel frattempo ho effettuato raggi e risonanze.
I raggi alla colonna cervicale sembrano ok anche se riportano: Minima riduzione di ampiezza dello spazio C5-C6 con iniziale appuntimento spondilosico dello spigolo inferiore di C5.
Risonanza cervicale ok mentre risonanza toracica riporta il seguente esito:
conservata la cifosi toraica con somi normo-allineati, caratterizzati da discrete manifestazioni degenerative spondilo-artrosiche più evidenti nel tratto dorsale medio. In particolare D6 e D7 e D8 e D9 sono presenti delle protrusioni disco- osteofito siche che cancellano lo spazio liquorale perimidollare anteriore, improntando la superficie del midollo. Quella in D6-D7 si configura come una piccola focalità erniaria con possibile becco osteofitosico d’accompagnamento. Il diametro del canale rachideo rimane nei limiti della norma. Da D6 a D10 gli spazi intersomatici sono assottigliati e i dischi disidratati. Non sono evidenti alterazioni di segnale del midollo. Il cono midollare termina a livello di D12- L1.
Sono di fronte a due pareri difformi:
un ortopedico mi dice che la piccola ernia D6-D7 non è da operare chirurgicamente in
modo tradizionale e mi consiglia una decompressione dell'ernia mediante laser sotto guida
TAC e una procedura di neuromodulazione con radiofrequenza sul nervo interessato dall'ernia.
L’altro ortopedico invece mi dice che ho “rachialgia dorsale” e di fare trattamento di 15 giorni a base di Arcoxia e di fare cicli di massoterapia + tecar dorsali+maggiore attività fisica.
Ora non ho più forti dolori ma solo doloretti, avevo smesso di prendere flexiban, patrol per problemi di stomaco…
Cosa devo fare? O meglio, che terapia dovrò seguire? Lo sport mi potrebbe aiutare? Cosa devo evitare?
Ho paura di fare anche intervento mininvasivo proposto dal primo ortopedico ma ho paura di rischiare di peggiorare la situazione di trovarmi ad affrontare alla mia età un intervento chirurgico più invasivo…
Grazie per l’aiuto
[#1]
Se non ci sono segni lunghi, agli arti inf. per intenderci, e c'è solo una "sofferenza di una radice", fra l'altro in regressione, tenderei all'attendismo facendo degli esercizi fisici, che potrebbe fare anche da sola a casa.
Tali esercizi dovrebbero consistere nell'estensione della colonna toracica (inarcamento all'indietro, mai in avanti) in modo da non aggravare la tendenza dell'anulus discale a protrudere verso la dura madre.
Tuttavia, Le consiglio una valutazione ambulatoriale del Neurochirurgo per verificare l'obiettività neurologica.
Cordialità
Tali esercizi dovrebbero consistere nell'estensione della colonna toracica (inarcamento all'indietro, mai in avanti) in modo da non aggravare la tendenza dell'anulus discale a protrudere verso la dura madre.
Tuttavia, Le consiglio una valutazione ambulatoriale del Neurochirurgo per verificare l'obiettività neurologica.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#2]
Utente
Buonasera, la ringrazio per il consulto.
Volevo capire meglio la mia situazione sia nello specifico sia i generale.
Mi permetto di porl diversi interrogativi visto che conosce la mia situazione.
- Cosa si intende per "piccola focalità erniaria con possibile becco osteofitosico d’accompagnamento" ? E uscita l'ernia oppure visto che sembra possibile intervenire con laser si tratta di un'ernia "contenuta" ?
- E' vero che l’ernia si può riassorbire? Ovvero: quanto posso migliorare la mia situazione senza intervenire (neanche con tecniche mininvasive)?
- Ed è vero che non ci sono rischi con le tecniche laser sopradescritte?
- Per quale motivo le ernie dorsali sono considerate rare e, nel mio caso, cosa potrebbe averla provocata?
Informazioni importanti:
- Quali esercizi posso fare per fare migliorare la situazione?
- Quale antinfiammatorio o altro medicinale ora posso prendere che non abbia troppe controindicazioni ? (es no tachicardia no male di stomaco)
- Quale posizione mi consiglia di tenere a riposo? (es. sul divano, seduta?)
-Quale invece per dormire?
- Infine le chiedo se secondo lei il mio caso potrebbe avere benefici da osteopatia e da fisioterapia…
In generale le domando invece se la mia schiena è in condizioni “disastrose”, se è una forma di artrosi o se è una discopatia e n caso affermativo come posso intervenire…
La ringrazio,
mi scuso ancora per le mille domande,
purtroppo ricevendo pareri difformi ho molta confusione e le sarò grata per le sue risposte !
Volevo capire meglio la mia situazione sia nello specifico sia i generale.
Mi permetto di porl diversi interrogativi visto che conosce la mia situazione.
- Cosa si intende per "piccola focalità erniaria con possibile becco osteofitosico d’accompagnamento" ? E uscita l'ernia oppure visto che sembra possibile intervenire con laser si tratta di un'ernia "contenuta" ?
- E' vero che l’ernia si può riassorbire? Ovvero: quanto posso migliorare la mia situazione senza intervenire (neanche con tecniche mininvasive)?
- Ed è vero che non ci sono rischi con le tecniche laser sopradescritte?
- Per quale motivo le ernie dorsali sono considerate rare e, nel mio caso, cosa potrebbe averla provocata?
Informazioni importanti:
- Quali esercizi posso fare per fare migliorare la situazione?
- Quale antinfiammatorio o altro medicinale ora posso prendere che non abbia troppe controindicazioni ? (es no tachicardia no male di stomaco)
- Quale posizione mi consiglia di tenere a riposo? (es. sul divano, seduta?)
-Quale invece per dormire?
- Infine le chiedo se secondo lei il mio caso potrebbe avere benefici da osteopatia e da fisioterapia…
In generale le domando invece se la mia schiena è in condizioni “disastrose”, se è una forma di artrosi o se è una discopatia e n caso affermativo come posso intervenire…
La ringrazio,
mi scuso ancora per le mille domande,
purtroppo ricevendo pareri difformi ho molta confusione e le sarò grata per le sue risposte !
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 12.3k visite dal 24/10/2011.
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