Malformazione artero-venosa
Salve,
nel 2010, al 4° mese di gravidanza, ho avuto una crisi convulsiva di tipo generalizzato e mi è stata diagnosticata una mav fronto-temporale sinistra di circa 3 cm.
Il neurochirurgo mi consigliò l'intervento chirurgico e mi ricoverai, ma il neuroradiologo riuscì ad embolizzare il 97% della mav e mi dimisero. Ora faccio angiografie di controllo perchè il radiologo vorrebbe che le due arterie residue crescessero di 1 mm per poter essere navigate.
A questo punto cosa mi potete consigliare? Il rischio di emorragia cerebrale è sempre presente? Avrò un'altra angiografia di controllo, è possibile che da luglio 2011 a febbraio 2012 queste due arterie possano crescere? Grazie, Silvia.
nel 2010, al 4° mese di gravidanza, ho avuto una crisi convulsiva di tipo generalizzato e mi è stata diagnosticata una mav fronto-temporale sinistra di circa 3 cm.
Il neurochirurgo mi consigliò l'intervento chirurgico e mi ricoverai, ma il neuroradiologo riuscì ad embolizzare il 97% della mav e mi dimisero. Ora faccio angiografie di controllo perchè il radiologo vorrebbe che le due arterie residue crescessero di 1 mm per poter essere navigate.
A questo punto cosa mi potete consigliare? Il rischio di emorragia cerebrale è sempre presente? Avrò un'altra angiografia di controllo, è possibile che da luglio 2011 a febbraio 2012 queste due arterie possano crescere? Grazie, Silvia.
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Gen.ma Sig.a,
le malformaziovi art.ven., se non hanno mai sanguinato, difficilmente sanguinanno e, ritengo, che in corso di gravidanza abbiano svolto una funzione di furto di sangue dal tessuto cerebrale normale per cui si è avuta una relativa ischemia e da ciò la crisi epilettica. Quindi non sanguinamento. D'alra parte un sanguinamento avrebbe dovuto lasciare dei segni (emosiderina) in loco che Lei non menziona.
Se la malformazione resta di dimensioni ridotte, tanto meglio. In ogni caso non possiamo fare nulla per ingrandirla e permettere al Collega di navigarla. Nè si può essere sicuri che una volta ingrandita ed embolizzata non residui una parte piccola (delle stesse dimensioni dell'attuale) che ancora bisogna sperare che si ingrandisca spontaneamente.
Eviti quelle situazioni che possono stimolare una crisi comiziale e si sottoponga a periodici controlli (farei angio-rmn senza contrasto non ricorrendo a vere e proprie angiografie anche per lo stress che comportano) senza sperare che la malformazione abbia ad assumere maggiori dimensioni.
Cordialità
le malformaziovi art.ven., se non hanno mai sanguinato, difficilmente sanguinanno e, ritengo, che in corso di gravidanza abbiano svolto una funzione di furto di sangue dal tessuto cerebrale normale per cui si è avuta una relativa ischemia e da ciò la crisi epilettica. Quindi non sanguinamento. D'alra parte un sanguinamento avrebbe dovuto lasciare dei segni (emosiderina) in loco che Lei non menziona.
Se la malformazione resta di dimensioni ridotte, tanto meglio. In ogni caso non possiamo fare nulla per ingrandirla e permettere al Collega di navigarla. Nè si può essere sicuri che una volta ingrandita ed embolizzata non residui una parte piccola (delle stesse dimensioni dell'attuale) che ancora bisogna sperare che si ingrandisca spontaneamente.
Eviti quelle situazioni che possono stimolare una crisi comiziale e si sottoponga a periodici controlli (farei angio-rmn senza contrasto non ricorrendo a vere e proprie angiografie anche per lo stress che comportano) senza sperare che la malformazione abbia ad assumere maggiori dimensioni.
Cordialità
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
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Eviti situazioni di stress sia fisico che psichico, assunzione di alcoolici, osservazione di luci ad intermittenza...se gua, eventualmente, la terapia consigliata dal Neurologo che la determinerà in funzione delle pregresse crisi, degli esiti delle indagini tipo anche l'EEg...
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 14/10/2011.
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