Frattura del soma l1 amielica con protusione del muro e frattura dei peduncoli

Buongiorno, in seguito ad una caduta accidentale ho riportato una frattura del soma l1 amielica con protrusione del muro e frattura dei peduncoli. Mi è stata fatta una tac rachide lombare per la valutazione della frattura somatica frammentata, con avvallamento della marginale somatica superiore e presenza di frammento che dallo spigolo postero superiore protude nel canale vertebrale per 7mm. La tac ha inoltre evidenziato la frattura bilaterale dei peduncoli che risultano anche un poco ingranati ed una frattura lineare a livello del processo spinoso.
Dopo 10 giorni di degenza in ospedale sono stato dimesso e mi hanno detto di stare sdraiato per ulteriori 30 giorni con un busto camp rigido a tre punti con la possibilità di alzarmi solo per andare in bagno.
Passati questi 30 giorni ho rifatto la tac e il neurochirurgo ha deciso di procedere con un intervento di stabilizzazione vertebrale ma non mi ha saputo dire quando verrà fatto questo intervento (forse tra 15 giorni). Non sono riuscito a capire la gravità di questa frattura e ora dopo 45 giorni io mi sento bene e il dolore è quasi completamente scomparso. E' una frattura che potrebbe provocare una paralisi alle gambe? Corro dei rischi se mi alzo in piedi con il busto per alcuni minuti o faccio una passeggiata (sempre con molta cautela) nel giardino di casa?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
In linea di massima, queste fratture si trattano in fase pressocchè acuta (ad es. non oltre qualche giorno dal trauma in quanto non si rischia, visto l'asintomaticità del tutto, cioè amielica; contemporaneamente si può ottenere un miglior risultato perchè l'osso fratturato è più trattabile in fase precoce).
Ci si può mettere anche sulla via conservativa (come si è fatto per tanti decenni) mantenedo un risultato accettabile, visto il livello, ma aspettando per riprendere una vita regolare almeno tre mesi per dar modo all'osso di callificare completamente e così non aver rischi per la colonna ed il tessuto nervoso che vi è contenuto.
Visto che ha fatto trenta, ne parli in questi termini con il futuro Chirurgo per decidere di comune accordo cosa fare anche tenendo presente il Suo personale caso.
Se ha piacere, faccia sapere.

Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
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