Esiti ernia discale l5-s1

Sono un uomo di 55 anni, questa la mia storia:
dopo circa un anno e mezzo di attesa e di dolori continui per un'ernia discale lombare l5-s1 e dopo aver fatto cure sia farmacologiche con antinfiammatori, miorilassanti che cortisoniche, nonche ginnastica posturale con metodo (souchard),a novembre 2009 ho subito un intervento chirurgico di microdiscectomia. Dopo tale interve ho continuato ad avere dolori diffusi sull'arto posteriore sinistro e sulla pianta del piede.
Consigliato dal mio medico curante ho fatto una cura antinfiammatoria con cortisone per circa dieci giorni a scalare. Il dolore che sembrava sparito durante la cura, terminata questa si ripresentava.

In data 28/12/2009, ho effettuato una RM per vedere la situazione post operatoria, dalla quale isultava:
Presenza di discreti fenomeni spondilosicie di artrosi interapofisaria. canale vertebraledi regolare mofologiae dimensioni.
I dischi intersomatici compresi tr l4 ed s1 appaiono ipointensi in t2 in relazione a fenomeni di disidratazione da discopatia degenerativa.
concomita a livello l4-l5 ed l5.s1, alterazione dell'intensità di segnale delle limitanti somatiche contrapposte riferibili ad alterazioni distrofiche di natura reattiva. Esiti di intervento chirurgico a livello l5-s1 a sinistra. In tale se e presente tessuto di intensità di segnale di tipo parenchimale localizzato nello spazio peridurale ed epidurale anteriore in dese mediana paramediana sinistra; tale tessuto appare riferibile in parte a tessuto fibbrotico-cicatriziale in parte a materiale discale. Per una migliore caratterizzazione dei reperti descritti si consiglia, se clinicamente indicata, integrazione diagnostica con mdc.
livello l3-l4 è presente una protusione ad ampio raggio dell'anulus fibroso lievemente piu esteso a sinistra. Regolare rappresentazione dello spazio epidurale anteriore e dei forami di coniugazione ai rimanenti livelli esplorati.

Fatto questo sono andato da un fisiatra, il quale mi ha fatto fare un ciclo di IPERTERMIA e MASOTEREPIA, anche questa con esiti negativi, ho fatto per circa un mese anche nuoto in piscina.
Mi sono rivolto ad un neurochirurgo, non a quello che mi aveva operato inquanto è a 700 chilometri di distanza, il quale mi diceva che per il mio caso non c'era nulla da fare e che dovevo convivere con il dolore.
Scoraggiato della risposta non ho più fatto nulla e mi sotò tenendo il dolore, tutto ciò però è invalidante perchè tanto il dolore non riesco per più di un certo tempo ne a stare seduto ne in piedi tantomeno in auto.
Ho sentito parlare di NEUROLISI ENDOSCOPICA, può risolvere il mio problema? e se nò come posso se non risolverlo attenuarlo? a chi mi devo rivolgere?
Vi prego aiutatemi, sono stato costretto ad andare prematuramente in pensione.

Grazie an tutti
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Dr. Paul Tenenbaum Neurochirurgo 163 5
E' assolutamente neccessario che Lei si "affidi" ad uno specialista, ortopedico o neurochirurgo che sia, ma che abbia esperienza in chirurgia vertebrale, per valutare eventuali soluzioni che ,essendo importanti, devono essere condivise dal paziente reso edotto anche degli eventuali rischi.
Eviterei trattamenti se non attentamente valutati da medici idonei
Cordiali saluti

Paul Tenenbaum

[#2]
Utente
Utente
grazie per la risposta, seguirò il suo consiglio.

cordiali saluti