Ernia discale espulsa l4-l5

Gentili Professori buongiorno,
circa dieci anni fa tramite RMN ho scoperto di avere una piccola ernia L5-S1 con la quale sono riuscita a convivere bene senza necessità di intervento grazie a terapie chiropratiche e/o osteopatiche e ginnastica posturale. In questo frattempo ho avuto due gravidanze. Da circa 2 mesi soffro di forti dolori al nervo sciatico lato sinistro con parestesia della pianta del piede e senzazione di simil crampi molto dolorosi al gluteo e polpaccio ogni qual volta cambio posizione.
Gli antidolorifici non hanno particolari effetti positivi. Ho iniziato di nuovo da poco cicli osteopatici che al momento non hanno dato i risultati sperati. Oggi ho ritirato il referto della uova RMN che vi riporto a seguire dal quale si evince una nuova ernia già espulsa, mentre la precedente riscontrata dieci anni risulta semplice protrusione mediana. Avrei bisogno di un cortese parere per sapere quale strada è secondo lei più opportuna seguire a fronte del risultato e nello specifico se è ancora possibile tentare con terapie conservative piuttosto che rassegnarmi all'esecuzione di un intervento chirurgico.
"L'esame è stato eseguito con scansioni ottenute su piani assiali, sagittali e coronali. A livello di L4-L5 si riconosce grossolana ernia discale espulsa localizzata in sede mediana-paramediana sinistra. L?ernia detemrina coinvolgimento della porizione prossimale del forame di coniugazione con segni di evidente compressione a livello della tasca radicolare e della radice nervosa. E' presente anche un frammento migrato caudalmente che determina interessamento del recesso laterale con coinvogimento della radice L5. Minima protrusione mediana -posteriore del disco intersomatico L5-S1. Non evidenti alterazioni ossee con significato focale. Piccolo angioma del corpo vertebrale di L1 (anche in questo caso vi chiedo cortesemente una spiegazione sul significato di questo angioma ed eventuali ulteriori controlli ai quali sarebbe opportuno sottopormi) . Normale la morfologia del cono midollare e delle radici della cauda. L'ampiezza dle canale rachideo è consevata".
Vi ringrazio in anticipo per la Vostra consulenza e Vi auguro buon lavoro.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
sarebbe necessario vedere le immagini e visitarLa, ma dal referto trascritto si può intuire che l'ernia debba essere rimossa chirurgicamente.
L'angioma (definito piccolo) non ha significato clinico ed è quindi un reperto trascurabile.
Le terapie conservative agiscono sui sintomi ma non sulla causa e se la causa di un sintomo non viene curata, il sintomo si ripresenterà prima o poi.
Nel Suo caso, la presenza di frammento di disco sulla radice L5 e nel forame dove questa "transita", crea una compressione su tale elemento nervoso che è deputato alla conduzione della sensibilità e al movimento dei muscoli del piede.
Il protrarsi di tale condizione potrebbe aggravare gli attuali sintomi.
Consulti quindi un neurochirurgo, più o meno sollecitamente.

Cordiali saluti
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Utente
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Ringrazio il Dott. Migliaccio per la cortese e tempestiva risposta.
Ascolterò il suo consiglio.
Cordialmente.