Ernia al disco e sciatalgia
Salve, ad ottobre del 2010 mi è stata diagnosticata su L4/L5 un'ernia discale sottolegamentosa posteriore paramediana dx, parzialmente scivolata diestro lo spigolo posteriore della limitante somatica superiore di L5, con compressione radicolare in corrispondenza dei recessi laterali e maggiormente preforaminale dal lato dx (referto RMN), con infiammazione del nervo sciatico risolto in 2 settimane con iniezioni di cortisone e palestra e calo di peso (18 kg). Ad Aprile 2011 un forte dolore alla schiena e nervo sciatico di nuovo infiammato. La nuova RMN: L4/L5 ernia discale posteriore paramediana dx che migra caudalmente dietro il soma L5 nel contesto del recesso laterale omolaterale. Non ho parestesie di nessun tipo. Questa volta le iniezioni non hanno sortito nessun effetto, ho effettuato due iniezioni paravertebrali con triamcinolone, che mi hanno migliorato leggermente la situazione e infine ho effettuato una epidurale in terapia antalgica, dove mi hanno detto di valutare il dolore nel giro delle 2 settimane successive. Il mio quesito è il seguente: il dolore è molto forte solo di notte, cioè dopo due, tre ore che dormo mi sveglio con dei dolori fortissimi che vanno dalla natica dx al polpaccio, mentre nel resto della giornata il dolore quasi svanisce, per poi ripresentarsi nuovamente di notte. Ho provato tutte le posizioni possibili e immaginabili, ma non trovo una soluzione al problema. Ora volevo sapere se è normale che il dolore si accentui solo ed esclusivamente di notte, se c'è una spiegazione ed eventualmente se esiste una soluzione, considerato che sono 2 mesi che dormo 2 ore a notte. Mi hanno sconsigliato l'intervento in quanto come dicevo prima, non ci sono deficit motori e in antalgica mi hanno detto che si potrebbe provare con una seconda iniezione, almeno per provare a far passare il dolore (so che non è risolutiva per l'ernia). Nel frattempo ho ripreso a fare nuoto nella speranza di migliorare la situazione. Posso fare qualche altra cosa? C'è qualche altro specialista che posso vedere?
Scusate se sono stato prolisso. Grazie in anticipo per le risposte.
Scusate se sono stato prolisso. Grazie in anticipo per le risposte.
[#1]
Gentle signore,
cos'è che Le procura il dolore?
L'ernia? Diciamo di si. E' quindi l'ernia che schiaccia la radice, ovvero l'origine del nervo sciatico.
Perchè sente dolore? perchè la radice (per la compressione) si irrita e si infiamma.
Perchè ha parziale o temporaneo beneficio con i farmaci? Perchè il farmaco disinfiamma la radice.
Perchè il dolore ritorna? Perchè l'ernia (cioè la causa del dolore) è sempre lì a schiacciare la radice.
Perchè aumenta di notte? Probabilmente perchè il disco è più rigonfio.
Cosa può procurare un'ernia del disco che comprime una radice, oltre al dolore? Un deficit sensitivo e/o motorio dell'arto inferiore.
Operare a deficit motorio instaurato, potrebbe essere inutile e il deficit essere permanente.
Io ovviamente non so quale sia la Sua situazione clinica e pertanto queste mie considerazione vanno considerate in modo generico e non necessariamente applicabili al Suo caso.
Solo attraverso l'attenta visita medica diretta, la visione delle immagini di RMN e la storia clinica raccontata a viva voce, consente al medico di fare diagnosi e conseguentemente porre la opportuna indicazione terapeutica.
Cordialmente
cos'è che Le procura il dolore?
L'ernia? Diciamo di si. E' quindi l'ernia che schiaccia la radice, ovvero l'origine del nervo sciatico.
Perchè sente dolore? perchè la radice (per la compressione) si irrita e si infiamma.
Perchè ha parziale o temporaneo beneficio con i farmaci? Perchè il farmaco disinfiamma la radice.
Perchè il dolore ritorna? Perchè l'ernia (cioè la causa del dolore) è sempre lì a schiacciare la radice.
Perchè aumenta di notte? Probabilmente perchè il disco è più rigonfio.
Cosa può procurare un'ernia del disco che comprime una radice, oltre al dolore? Un deficit sensitivo e/o motorio dell'arto inferiore.
Operare a deficit motorio instaurato, potrebbe essere inutile e il deficit essere permanente.
Io ovviamente non so quale sia la Sua situazione clinica e pertanto queste mie considerazione vanno considerate in modo generico e non necessariamente applicabili al Suo caso.
Solo attraverso l'attenta visita medica diretta, la visione delle immagini di RMN e la storia clinica raccontata a viva voce, consente al medico di fare diagnosi e conseguentemente porre la opportuna indicazione terapeutica.
Cordialmente
[#2]
Ex utente
Egregio Dottor Migliaccio,
innanzitutto la ringrazio per la risposta datami. Mi dice che di notte, probabilmente, il disco è più rigonfio, scusi se ripongo la domanda: ma si può fare qualcosa (oltre ad un eventuale intervento) per evitare questa cosa? Perchè se ho capito bene, di notte i dischi si reidratano, giusto? Quindi se così fosse, non ci sarebbe soluzione non invasiva a questo "disturbo notturno" giusto?
Ora sono in attesa di una visita elettromiografica (spero di averlo scritto bene), dopodichè Le saprò dire con certezza se ci sono dei deficit. Per ora i Dottori che mi hanno visitato hanno detto che deficit motori non sono presenti, anche se la mia paura è che più tempo passa senza una soluzione e più è facile che si instauri un deficit motorio. Giusto? Ultima domanda: ma c'è una remota possibilità che l'ernia riduca il suo volume?
Grazie per l'attenzione e per la disponibilità
innanzitutto la ringrazio per la risposta datami. Mi dice che di notte, probabilmente, il disco è più rigonfio, scusi se ripongo la domanda: ma si può fare qualcosa (oltre ad un eventuale intervento) per evitare questa cosa? Perchè se ho capito bene, di notte i dischi si reidratano, giusto? Quindi se così fosse, non ci sarebbe soluzione non invasiva a questo "disturbo notturno" giusto?
Ora sono in attesa di una visita elettromiografica (spero di averlo scritto bene), dopodichè Le saprò dire con certezza se ci sono dei deficit. Per ora i Dottori che mi hanno visitato hanno detto che deficit motori non sono presenti, anche se la mia paura è che più tempo passa senza una soluzione e più è facile che si instauri un deficit motorio. Giusto? Ultima domanda: ma c'è una remota possibilità che l'ernia riduca il suo volume?
Grazie per l'attenzione e per la disponibilità
[#3]
I dischi "si rigonfiano" normalmente durante la notte (infatti al mattino siamo tutti un po' più alti che alla sera) e questo non comporta alcun disturbo, non è un fatto patologico e non necessita di alcun intervento,ancor meno che chirurgico.
Se il disco o una parte di esso è invece erniato (erniare=venir fuori dalla propria sede) la compressione aumenta nel punto in cui c'è la patologia discale.
L'intervento si effettua per togliere il disco erniato (ernia del disco) e non certo,come le dicevo,per disidratare i dischi normalmente presenti tra un corpo vertebrale e l'altro.
Inoltre devo dirLe che eventuali deficit non si evidenziano con l'elettromiografia,ma con la visita medica.
L' EMG (che può anche essere negativa,nonostante la presenza dell'ernia) può essere utile per diagnosi di sede o per diagnosi differenziale con altre patologie nervose.
E' possibile che il disco erniato si riduca di volume, ma il rischio è che nel frattempo si instauri il danno nervoso.
Se il disco o una parte di esso è invece erniato (erniare=venir fuori dalla propria sede) la compressione aumenta nel punto in cui c'è la patologia discale.
L'intervento si effettua per togliere il disco erniato (ernia del disco) e non certo,come le dicevo,per disidratare i dischi normalmente presenti tra un corpo vertebrale e l'altro.
Inoltre devo dirLe che eventuali deficit non si evidenziano con l'elettromiografia,ma con la visita medica.
L' EMG (che può anche essere negativa,nonostante la presenza dell'ernia) può essere utile per diagnosi di sede o per diagnosi differenziale con altre patologie nervose.
E' possibile che il disco erniato si riduca di volume, ma il rischio è che nel frattempo si instauri il danno nervoso.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9.7k visite dal 23/08/2011.
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