Ernia discale l4 l5
Salve,
Sono una donna di 38 anni e da alcuni anni soffro di fortissimi dolori alla schiena e dopo una RM mi hanno diagnosticata un'ernia espulsa di grosse dimensioni a livello L4 L5. Nonostante le cure il problema è continuato ancora più persistente quindi a maggio di quest'anno ho ripetuto la RM , da questa risultava che l'ernia si era parzialmente riassorbita. A fine giugno di quest'anno un dolore lancinante al fianco sinostro mi ha costretto a letto e nei giorni successivi ho perso la sensibilità esterna della gamba sinistra del collo del piede e della parte del primo e secondo dito del piede. Mi sono recata al pronto socconso e dopo la visita del neurochirurgo mi è stato detto che "se volevo" potevo sottopormi all'intervento anche se questo non era affatto urgente. Ebbene circa un mese dopo mi hanno contattata per il ricovero e il neurochirurgo che mi ha informato circa i rischi dell'intervento mi ha anche detto che, visto il tempo trascorso, potrebbe esserci una lesione permanente al nervo. L'intervento, durato circa 3 ore invece della consueta oretta, è andato bene ma il neurochirurgo mi ha detto che l'ernia era molto grossa di quanto appariva su RM e TAC eche il nervo era sospinto medialmete e posterirormente e che eventuali danni si vedranno col tempo.
Sono passate circa tre settimane dall'intervento ma purtroppo ho problemi a camminare in quanto sento la gamba sinistra molto debole e qualsiasi movimento è fonte di fatica estrema, inoltre ho notato che cammino col piede sinistro rivolto verso l'esterno.
Avrei bisogno di sapere cosa fare per cercare di recuperare la funzionalità della gamba, se è necessaria fisioterapia o ginnastica posturale in quanto non riesco neppure a stare in posizione eretta. Inoltre vorrei sapere per questi problemi a quale specialista rivolgermi.
Vi ringrazio anticipatamente
Sono una donna di 38 anni e da alcuni anni soffro di fortissimi dolori alla schiena e dopo una RM mi hanno diagnosticata un'ernia espulsa di grosse dimensioni a livello L4 L5. Nonostante le cure il problema è continuato ancora più persistente quindi a maggio di quest'anno ho ripetuto la RM , da questa risultava che l'ernia si era parzialmente riassorbita. A fine giugno di quest'anno un dolore lancinante al fianco sinostro mi ha costretto a letto e nei giorni successivi ho perso la sensibilità esterna della gamba sinistra del collo del piede e della parte del primo e secondo dito del piede. Mi sono recata al pronto socconso e dopo la visita del neurochirurgo mi è stato detto che "se volevo" potevo sottopormi all'intervento anche se questo non era affatto urgente. Ebbene circa un mese dopo mi hanno contattata per il ricovero e il neurochirurgo che mi ha informato circa i rischi dell'intervento mi ha anche detto che, visto il tempo trascorso, potrebbe esserci una lesione permanente al nervo. L'intervento, durato circa 3 ore invece della consueta oretta, è andato bene ma il neurochirurgo mi ha detto che l'ernia era molto grossa di quanto appariva su RM e TAC eche il nervo era sospinto medialmete e posterirormente e che eventuali danni si vedranno col tempo.
Sono passate circa tre settimane dall'intervento ma purtroppo ho problemi a camminare in quanto sento la gamba sinistra molto debole e qualsiasi movimento è fonte di fatica estrema, inoltre ho notato che cammino col piede sinistro rivolto verso l'esterno.
Avrei bisogno di sapere cosa fare per cercare di recuperare la funzionalità della gamba, se è necessaria fisioterapia o ginnastica posturale in quanto non riesco neppure a stare in posizione eretta. Inoltre vorrei sapere per questi problemi a quale specialista rivolgermi.
Vi ringrazio anticipatamente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 08/08/2011.
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