Dopo un intervento per un tumore al cervello

Buongiorno Dottori.
Volevo chiederVi un consulto in merito ad un'operazione per la riduzione di un tumore primitivo al cervello, di stadio 3, situato nella zona del cervelletto. so che il tutto è un po' vago, che avreste bisogno di più informazioni e che ogni caso e a sè. Ma vorrei porVi delle domande che riguardano me stessa.
Circa due mesi fa mi è stato diagnosticato questo tumore, a seguito di miei svenimenti, difficoltà nel parlare, a tenere gli occhi aperti e dolori fortissimi nella zona dietro l'orecchio.
Con le analisi adeguate e una biopsia istologica si è scoperto essere appunto un tumore primitivo di stadio 3, di 4cm. attualmente sto seguendo una cura di chemioterapia e cortisone per cercare di riassorbire un po' la massa, nell'intento di rendere l'operazione il più efficiente possibile. tale operazione avverrà tra 9 giorni, tra poco entrerò in ospedale e ho alcune domande a cui preferirei avere più risposte: quali sono le conseguenze di questo tipo di intervento, mi hanno detto che per i giorni seguenti dovrò stare in terapia intensiva per permettere al cervello di riposare, è sempre così o c'è qualcosa di cui mi devo preoccupare? se tutto va bene quanto tempo passa dall'operazione alle dimissioni? se tutto va per il verso giusto dopo quanto potrò riprendere la mia vita di tutti i giorni (lavorativa e non)? attualmente sono in ferie dal lavoro, nell'ultimo mese sono rimasta a casa per la chemio e per l'impossibilità di recarmi a lavoro a seguito di stanchezza e dolori fortissimi; quando i miei colleghi riprenderanno io voglio esserci, anche se in minima parte, è possibile che se tutto vada per il verso giusto io possa riprendere il mio lavoro dopo tre settimane dall'intervento o è totalmente escluso in ogni caso? come mi devo regolare dopo, cosa posso fare e non fare? vi prego aiutatemi a capire, ho tanta paura che qualcosa vada per il verso sbagliato.
[#1]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Gent.le Sig.a,
quando si affronta un problema di salute di una certa importanza, bisogna concentrarsi su quello ed avere fiducia nei Medici cui ci si è razionalmente e cordialmente affidati.
I problemi esterni alla propria salute è giusto che rimangano fuori, anche se pronti a rientrare una volta risolta, o anche solo avviato a soluzione, la questione principale.
I tempi da Lei descritti potrebbero ben essere reali ma se, per meglio completare l'iter di miglioramento/guarigione, occorresse qualche giorno o qualche settimana in più, tutto ciò sarebbe estremamente irrilevante. L'importante è che ogni cosa vada per il suo verso e che, alla fine di ogni procedura terapeutica, vi sia piena soddisfazione clinica.
Mi pare che i presupposti siano buoni.
Se ha piacere, ed appena ne ha la voglia e la possibilità, faccia conoscere il buon esito dell'intervento ed i buoni risultati clinici ottenuti.
Le porgo, e credo di poter interpretare il pensiero dello Staff e di tutti i Colleghi, i migliori auguri di una felice guarigione ed un pronto ristabilimento anche professionale.
A risentirci presto.