Glioma
Buon Giorno
A mio padre dopo una crisi epilettica gli è stato diagnosticato un glioma di 1°o 2° localizzata in corrispondenza della superficie esclusivamente corticale, del giro temporale medio sinistro. di diametro massimo 1.6cm piccola componente necrotica centrale, potenziamento precoce periferico, potenziamento tardivo diffuso ed omogeneo, non risulta emoraggico ne calcifico ed appare circondato da minimo eddema perilesionale che determina esclusiva tumefazione delle giro e della superficie corticale nella quale risulta locato.
vorrei sapere la gravità del tumore e come agire e quali saranno le prospettive di vita. e a quali centri rivolgerci essendo di roma.
la ringrazio
saluti barbara
A mio padre dopo una crisi epilettica gli è stato diagnosticato un glioma di 1°o 2° localizzata in corrispondenza della superficie esclusivamente corticale, del giro temporale medio sinistro. di diametro massimo 1.6cm piccola componente necrotica centrale, potenziamento precoce periferico, potenziamento tardivo diffuso ed omogeneo, non risulta emoraggico ne calcifico ed appare circondato da minimo eddema perilesionale che determina esclusiva tumefazione delle giro e della superficie corticale nella quale risulta locato.
vorrei sapere la gravità del tumore e come agire e quali saranno le prospettive di vita. e a quali centri rivolgerci essendo di roma.
la ringrazio
saluti barbara
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Gent.le Sig.a,
direi che una visita neurochirurgica sia indispensabile e, vista la sede, potrebbe essere programmata una terapia medica (oncologica) e radioterapica.
Se ha piacere faccia sapere l'esito della visita.
Il tipo di lesione è infiltrante per cui una asportazione radicale mi sembra improbabile anche in considerazione dei danni che ne potrebbero derivare.
L'evoluzione della lesione (quanto lentamente evolva) non la si può pre-stabilire e si potrà eventualmente fare una previsione una volta esaurito il ciclo oncoradioterapico.
Il grado (1 o 2) influisce sull'evoluzione al pari dell'estensione della lesione.
Si potrebbe programmare, almeno per avere un'indicazione sul grado del glioma, una biopsia, ma anche questa non è scevra di rischi, soprattutto in considerazione della sede
(temp.sin) e, sostanzialmente non varierebbe gran che il tipo di trattamento. D'altra parte una asportazione radicale, ripeto, oltre a non essere decisamente risolutiva, molto probabilmente lascerebbe più che importanti reliquati deficit neurologici.
Auguri cordiali.
direi che una visita neurochirurgica sia indispensabile e, vista la sede, potrebbe essere programmata una terapia medica (oncologica) e radioterapica.
Se ha piacere faccia sapere l'esito della visita.
Il tipo di lesione è infiltrante per cui una asportazione radicale mi sembra improbabile anche in considerazione dei danni che ne potrebbero derivare.
L'evoluzione della lesione (quanto lentamente evolva) non la si può pre-stabilire e si potrà eventualmente fare una previsione una volta esaurito il ciclo oncoradioterapico.
Il grado (1 o 2) influisce sull'evoluzione al pari dell'estensione della lesione.
Si potrebbe programmare, almeno per avere un'indicazione sul grado del glioma, una biopsia, ma anche questa non è scevra di rischi, soprattutto in considerazione della sede
(temp.sin) e, sostanzialmente non varierebbe gran che il tipo di trattamento. D'altra parte una asportazione radicale, ripeto, oltre a non essere decisamente risolutiva, molto probabilmente lascerebbe più che importanti reliquati deficit neurologici.
Auguri cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 01/07/2011.
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