Voluminosa ernia discale c6 c7
Salve. Dopo ricovero in ospedale per un forte dolore alla spalla ed al braccio destro a mio padre, di 60 anni, è stato consegnato un referto che evidenzia la presenza della seguente ernia cervicale:
"Lo studio ha documentato la presenza di una voluminosa ernia discale C6-C7 laterale ed intraforaminale destra con evidente impegno del corrispondente forame di coniugazione e compressione sulla faccia antero-laterale destra del sacco durale e del midollo spinale.
Minima protrusione mediana dell'anulus a livello C3-C4.
Le dimensioni del canale vertebrale sono conservate.
Non sono evidenti alterazioni del segnale nel contesto del midollo spinale."
Mio padre ha già consultato un neurochirurgo che tuttavia è stato molto (leggasi "troppo") elusivo quando egli poneva domande sulle nuove tecniche di cura come la laser terapia o la cosiddetta "coblazione" e su una possibilità di evitare l'intervento chirurgico (a cui lui non vorrebbe assolutamente sottoporsi). Il neurochirurgo in questione ha insistito con l'operazione ma più che un consiglio sincero sembrava un consiglio dettato da interesse.
Mio padre si sta rassegnando al fatto di doversi forse sottoporre ad un operazione ma siccome io sono molto preoccupato volevo chiedere a voi se visto il referto un operazione è sicura oppure è da evitare. Nel caso fosse da evitare quale strada ci consiglia di intraprendere? Grazie in anticipio per una vostra cortese risposta.
Distinti saluti.
Luca
"Lo studio ha documentato la presenza di una voluminosa ernia discale C6-C7 laterale ed intraforaminale destra con evidente impegno del corrispondente forame di coniugazione e compressione sulla faccia antero-laterale destra del sacco durale e del midollo spinale.
Minima protrusione mediana dell'anulus a livello C3-C4.
Le dimensioni del canale vertebrale sono conservate.
Non sono evidenti alterazioni del segnale nel contesto del midollo spinale."
Mio padre ha già consultato un neurochirurgo che tuttavia è stato molto (leggasi "troppo") elusivo quando egli poneva domande sulle nuove tecniche di cura come la laser terapia o la cosiddetta "coblazione" e su una possibilità di evitare l'intervento chirurgico (a cui lui non vorrebbe assolutamente sottoporsi). Il neurochirurgo in questione ha insistito con l'operazione ma più che un consiglio sincero sembrava un consiglio dettato da interesse.
Mio padre si sta rassegnando al fatto di doversi forse sottoporre ad un operazione ma siccome io sono molto preoccupato volevo chiedere a voi se visto il referto un operazione è sicura oppure è da evitare. Nel caso fosse da evitare quale strada ci consiglia di intraprendere? Grazie in anticipio per una vostra cortese risposta.
Distinti saluti.
Luca
[#1]
Egr. Signor Luca,
da quanto risulta dal referto, è verosimile che l'intervento chirurgico sia indicato per rimuovere l'ernia che schiaccia la radice nervosa che dalla colonna cervicale va al braccio procurando i dolori lamentati.
L'intervento viene effettuato eseguendo una piccola incisione cutanea anteriormente sul collo e quindi, rimossa l'ernia del disco, applicando una "gabbietta" in titanio per evitare un "abbassamento" della vertebra.
La degenza solitamente è di due giorni, dopo di che dovrà portare un collare cervicale per un mese durante la stazione eretta.
L'intervento è risolutivo della sintomatologia lamentata.
Nel caso di ernia cervicale e soprattutto se voluminosa con componente intraforaminale non sono indicati interventi con tecniche alternative.
Quanto detto ovviamente è solo indicativo, non avendo a disposizione le immagini NMR nè aver visitato il paziente.
Se vuole può telefonarmi e così fornirmi maggiori ragguagli.
Cordialmente
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/m.digiovanni/
da quanto risulta dal referto, è verosimile che l'intervento chirurgico sia indicato per rimuovere l'ernia che schiaccia la radice nervosa che dalla colonna cervicale va al braccio procurando i dolori lamentati.
L'intervento viene effettuato eseguendo una piccola incisione cutanea anteriormente sul collo e quindi, rimossa l'ernia del disco, applicando una "gabbietta" in titanio per evitare un "abbassamento" della vertebra.
La degenza solitamente è di due giorni, dopo di che dovrà portare un collare cervicale per un mese durante la stazione eretta.
L'intervento è risolutivo della sintomatologia lamentata.
Nel caso di ernia cervicale e soprattutto se voluminosa con componente intraforaminale non sono indicati interventi con tecniche alternative.
Quanto detto ovviamente è solo indicativo, non avendo a disposizione le immagini NMR nè aver visitato il paziente.
Se vuole può telefonarmi e così fornirmi maggiori ragguagli.
Cordialmente
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/m.digiovanni/
[#2]
Egr. sig. Luca, nel caso clinico di suo padre, l'insistenza del neurochirurgo ad operarlo , che lei erroneamente etichetta " per interesse", mi sembra invece validissima e dettata da evidenti motivi tecnici.
Nel caso di suo padre, con un'ernia cervicale documentata e valutata clinicamente e facendo anche una'esame elettromiografico,come ulteriore chiarezza diagnostica, non si ravvisano profili di interventismo eccessivo, nè mi sembra che nel caso in esame sia evitabile o procrastinabile un trattamento chirurgico.
Per cui qualsiasi trattamento di fisiochinesiterapia, non certo il laser, non avrebbe alcun effetto significativo!!!
Intervento chirurgico che va eseguito, come le ha in maniera corretta ed esaustivamente spiegato il collega Migliaccio e non ribadisco!!!
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Nel caso di suo padre, con un'ernia cervicale documentata e valutata clinicamente e facendo anche una'esame elettromiografico,come ulteriore chiarezza diagnostica, non si ravvisano profili di interventismo eccessivo, nè mi sembra che nel caso in esame sia evitabile o procrastinabile un trattamento chirurgico.
Per cui qualsiasi trattamento di fisiochinesiterapia, non certo il laser, non avrebbe alcun effetto significativo!!!
Intervento chirurgico che va eseguito, come le ha in maniera corretta ed esaustivamente spiegato il collega Migliaccio e non ribadisco!!!
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#3]
Sig. Luca
Anch'io credo come le è gia stato spiegato dai miei colleghi che l'intervento chirurgico sia la strada da percorrere.
Laser terapia, coblazione del disco o altre " tecniche alternative" nel caso specifico non aiuterebebro suo padre!
Il nostro Centro così come le altre Neurochirurgie son attrezzate e in grado di effettuare interventoi chirurgici di questo tipo
Dott. Christian Soda
Divisione di Neurochirurgia
Ospedale San Maurizio Bolzano
tel 0471909716
Anch'io credo come le è gia stato spiegato dai miei colleghi che l'intervento chirurgico sia la strada da percorrere.
Laser terapia, coblazione del disco o altre " tecniche alternative" nel caso specifico non aiuterebebro suo padre!
Il nostro Centro così come le altre Neurochirurgie son attrezzate e in grado di effettuare interventoi chirurgici di questo tipo
Dott. Christian Soda
Divisione di Neurochirurgia
Ospedale San Maurizio Bolzano
tel 0471909716
[#4]
Utente
Scusate per l'eccessivo ritardo con cui vi ringrazio di tutte le vostre utilissime risposte e per la vostra gentilezza. Allora, in questo ultimo periodo vi sono stati degli sviluppi nella situazione di mio padre. In quest'ultimo mese io e mio padre ci siamo recati presso uno dei più noti neurochirurgi di Roma e quest ultimo guardando i risultati della risonanza magnetica ha affermato che la sua è un tipo di ernia un pò "particolare" che difficilmente potrebbe ancora aumentare di volume ma che, anzi, con il passare di qualche mese potrebbe addirittura regredire rendendo possibile una strada alternativa all'intervento chirurgico.
Per questo il suo consiglio è stato di aspettare fino a fine gennaio prima di decidere sul dafarsi. Cosa ne pensate? Ringraziandovi in anticipo per una vostra cortese risposta vi auguro anche buone feste.
Per questo il suo consiglio è stato di aspettare fino a fine gennaio prima di decidere sul dafarsi. Cosa ne pensate? Ringraziandovi in anticipo per una vostra cortese risposta vi auguro anche buone feste.
[#5]
Con tutto il rispetto per l'uno dei più noti neurochirurghi della Capitale, io non sono d'accordo anche perchè un'ernia cervicale, come dovrebbero sapere tutti i neurochirurghi più noti e meno noti, non cresce come un tumore (quantità e dimensioni dipendono da quanto il nucleo del disco è stato "spinto" nel canale midollare).
L'attesa per l'eventuale intervento chirurgico se non ci sono sintomi nè deficit neurologici, se gli esami neurofisiologici sono negativi, può essere giustificata(ma anche in questi casi qualche volta non è opportuno attendere).
Cordialmente ricambio gli auguri
Dr.G.Migliaccio
L'attesa per l'eventuale intervento chirurgico se non ci sono sintomi nè deficit neurologici, se gli esami neurofisiologici sono negativi, può essere giustificata(ma anche in questi casi qualche volta non è opportuno attendere).
Cordialmente ricambio gli auguri
Dr.G.Migliaccio
[#6]
Egr. sig. Luca, quanto asserito anatomo-patologicamente dal collega Migliaccio è esatto e mi trova d'accordo.
Non si riesce proprio a comprendere : attendere cosa ????
L'intervento chirurgico in casi simili non dipende dall'entità di un'ernia ma dalle conseguenze, dai disturbi, dai deficit funzionali motori che tale ernia provoca !!!!
E poi il referto della rmn parla chiaro!!!! e così le ribadisco: Nel caso di suo padre, un'ernia cervicale documentata con rmn va valutata clinicamente,e poi facendo anche una'esame elettromiografico, come ulteriore chiarezza diagnostica, e dopo se vi sono i presupposti tecnici per un intervento chirurgico,come sembra vi siano nel caso di suo padre: va operato !! Se invece non vi sono i motivi tecnici, non vi sono i presupposti tecnici, e quindi è difficilmente un'ernia del disco, allora non ha significato un intervento chirurgico, ma ci sono altre terapie !!!!
Cordiali saluti e Buon Natale anche a Lei
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Non si riesce proprio a comprendere : attendere cosa ????
L'intervento chirurgico in casi simili non dipende dall'entità di un'ernia ma dalle conseguenze, dai disturbi, dai deficit funzionali motori che tale ernia provoca !!!!
E poi il referto della rmn parla chiaro!!!! e così le ribadisco: Nel caso di suo padre, un'ernia cervicale documentata con rmn va valutata clinicamente,e poi facendo anche una'esame elettromiografico, come ulteriore chiarezza diagnostica, e dopo se vi sono i presupposti tecnici per un intervento chirurgico,come sembra vi siano nel caso di suo padre: va operato !! Se invece non vi sono i motivi tecnici, non vi sono i presupposti tecnici, e quindi è difficilmente un'ernia del disco, allora non ha significato un intervento chirurgico, ma ci sono altre terapie !!!!
Cordiali saluti e Buon Natale anche a Lei
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Messina
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 12.8k visite dal 28/11/2007.
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