Instabilità post intervento di stabilizzazione

Buongiorno,
30 anni, donna, Subito intervento di stabilizzazione vertebrale d7-d10,intervento molto complicato perchè trattasi di fratture da scoppio.
Ora per quanto riguarda d10 è stata stabilizzata con 2 viti una posizionata in d9 e l'altra in d11.
Sono state posizionate anche 2 placche che arrivano fino a d3-d4 e partono circa da d11. queste placche sono laterali alla colonna e da entrambe le parti.
Questo perchè per quanto riguarda la d7 c'era una grande instabilità, difatti la vertebra ha assunto forma cuneiforme, formando una curva molto accentuata nello stesso punto.
A quanto pare per d7 non è stato possibile posizionare le viti di sostegno, quindi, la stabilizzazione è stata effettuata grazie a queste placche che terminano all'altezza d3-d4 con degli uncini, che mi pare, (premetto l'ignoranza in materia,)fungano come da tiranti.
Ora sono passati quasi 8 mesi dall'intervento e quasi 4 dall'ltima Tac.
Pochi giorni fa però ho avuto un consulto con un neurochirurgo, soprattutto per avere un altro parere e poi perchè dove terminano le placche in d3-d4 mi è rimasta una sporgenza molto pronunciata. La fine delle placche in pratica è prominente sotto pelle.
A parte l'inestetismo il neurochirurgo che ho sentito per ultimo dice che c'è rischio di borsite in questo punto, ma la cosa che più mi ha spaventato è che mi ha parlato di una grande instabilità in d7, dicendo che lui sarebbe intervenuto in altro modo e per la precisione anche da davanti con un ulteriore sostegno (sgonfiando il polmone ).
Ora dopo l'intervento tutti gli specialisti che mi hanno visto, ossia fisiatra, ortopedico, neurochirurgo, etc non hanno mai nemmeno accennato ,a tutto ciò.
E chiaro che è stato un intervento molto difficile ed è chiaro che io debba prestare molta attenzione in tutto, ma ciò che tutti mi hanno detto e stato che la stabilizzazione fosse andata a buon fine e quindi dopo un periodo di riabilitazione ho mi è stato consigliato di riprendere gradualmente la mia vita.
Io sto bene mi muovo perfettamente, cammino bene, nuoto molto, lavoro, guido, dormo bene e mi sveglio bene, non ho dolori in sede di intervento, solo ogni tanto qualche contrattura muscolare alle scapole che sono rimaste il punto più debole,e dei piccoli dolori fastidiosi si ma per nulla invasivi e molto rari.
Comunque farò regolamente delle radiografie di controllo.
Il chirurgo che mi ha operato al Careggi di Firenze è molto bravo e richiesto(così dicono)è molto diffile prendere appuntamento con lui, ma ci proverò.
Vorrei cortesemente sapere a chi devo credere e se mi devo preoccupare.
Se avesse qualche consiglio da darmi per verificare questi pareri estremamente discordanti sarei molto grata.
Altra cosa: riguardo al rischio di borsite, concordate? E se si che devo fare?
Forse un piccolo intervento per limare questa barretta?
P.s.: tutto il maTERIALE impiantato è titanio quindi non è mai stato consigliato nessun tipo di busto o corsetto. Voi che cosa ne pensate?
Grazie Attendo impaziente.
elena
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Dr. Angelo Pichierri Neurochirurgo, Endocrinochirurgo 47 3
Gentile signora,
l'intervento che ha subito è stato sicuramente molto complicato. La necessità di stabilizzazione lunga ed eventualmente circonferenziale (dal davanti e da dietro) va valutata sulla base di classificazioni che prendono in considerazione una miriade di fattori. L'equipe dalla quale è stata trattata avrà sicuramente fatto questo studio e avrà quindi eseguito l'intervento risultato più opportuno. In chirurgia vertebrale il limite tra under e over-treatment è labile in molti casi e, nelle fratture complesse, si può sconfinare nell'uno o nell'altro anche semplicemente perché si scommette sulla buona riuscita dell'intervento. Nel suo caso, direi di dare tempo al costrutto di provocare la fusione dei segmenti instabili, a patto che un'instabilità progressivamente deformante non sia già presente (la cifosi dorsale è peggiorata progressivamente dopo l'intervento?). Si sa che i sistemi di stabilizzazione resistono bene al carico assiale, al lateral binding ed alla flessoestensione, ma sono più suscettibili di fallimento se si stimolano continuamente con movimenti di rotazione o torsione del dorso. Limiterei quindi tutti questi tipi di movimento (per esempio lo stile libero), favorendo invece il dorso in maniera lenta e controllata. Per quanto riguarda la barra che sporge, più che una borsite potrebbe ulcerare la cute, se è così sporgente. Lo è sempre stata o lo è diventata progressivamente? In quest'ultimo caso potrebbe essere un seno indiretto che c'è qualcosa che non va all'impianto. Se invece lo è sempre stata, tenga sempre d'occhio quindi la zona e se nota differenze di colore (cute troppo pallida o troppo arrossata), vada subito dai neurochirurghi curanti. "Limare" la barra non è possibile (il titanio è resistentissimo): penso che la cosa migliore sia aspettare la fusione ed, EVENTUALMENTE, rimuovere la barra o accorciarla con un nuovo intervento.
Cordiali saluti,

Dr Angelo Pichierri - Neurochirurgo
Dottorando di Ricerca in Neurochirurgia
"Sapienza" Università di Roma 3477803242

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Utente
Utente
Grazie, grazie, grazie,
E' stato parecchio preciso e meticoloso.( anche più di tutti i medici che ho incontrato fin'ora!).
Spero sia ancora lei a potermi rispondere, poichè ora risponderò a ciò che mi chiedeva.
Per quanto riguarda la cifosi, quel poco che c'era prima dell'intervento è stata corretta del tutto, grazie appunto a queste 2 placche che partono da d10 e arrivano in d3, posizionate proprio ai 2 lati esterni della colonna.
Non penso che possa peggiorare con queste due barrette di fianco, e comunque non è peggiorata.
Per quanto riguarda la barra che sporge all'altezza di d3, c'è sempre stata dopo l'intervento, immagino che anche questo fosse stato preso in considerazione da subito, e comunque anche quella non mi sembra che sia modificata.
Non è esageratamente sporgente, per esempio se piego leggermente indietro le spalle e le scapole non sporge nemmeno. Naturalmente però è fastidiosa perchè devo sempre stare attenta ad appoggiarmi.
ora ho preso un appuntamento con il 2° chirurgo dell'equipe, perchè il primo è irraggiungibile.
Visita in libera professione ed è molto caro, ma ho l'idea che almeno un avolta mi debba far vedere da chi ci ha messo le mani.
Lei cosa ne pensa? Forse invece quello che mi può dire lui è lo stesso di quel che mi può dire qualsiasi neurochirurgo?
Grazie attendo
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Dr. Angelo Pichierri Neurochirurgo, Endocrinochirurgo 47 3
Penso che dopo 8 mesi la visita sia praticamente obbligatoria, magari con un esame radiologico più recente (almeno una Rx dorsale). Se la fusione è avvenuta (dovrebbe) potrà discutere l'eventualità di rimuovere la barra, visto che da fastidio.
Cordiali saluti,