Gliale a lenta evoluzione

Gentili Dottori,
ho appena ritirato la risonanza magnetica di mio marito, il quale è stato operato nel settembre 2008.
L'ultimo esame di controllo,la risonanza magnetica del cranio-encefalo, eseguito con tecnica SPIN ECO MULTIECO, SE T1 con scansioni secondo piani assiali, FLAIR T2W secondo piani coronali e SE T1W secondo piani sagittali, ha evidenziato:
esiti di intervento chirurgico con cranotomia frontale alta a sinistra con piccola area glotico-malacica al di sotto del volett osseo.In sede frontale mesiale sinistra si osserva un'area di dismogeneo basso segnale in T1 che dal livello dei corni frontali si estende sino alla convessita'; tale area interessa prevalentemente la sostanza bianca sottocorticale e non si modifica dopo contrasto.
Tale reperto è in favore di una lesione espansiva del tipo gliale a lenta evoluzione e necessita di confronto con esami eseguiti in precedenza.
Strutture della linea mediana nella norma.
Vorrei sapere se la cosa deve preoccuparmi molto o c'è una speranza. Grazie
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Dr. Angelo Pichierri Neurochirurgo, Endocrinochirurgo 47 3
Gentile signora,
il confronto con gli esami precedenti è stato quindi fatto?
Le raccomanderei una visita neurochirurgia ( preferibilmente presso i neurochirurghi che hanno operato suo marito, e portando assolutamente tutta la documentazione radiologica precedente) per togliersi qualsiasi dubbio.
Rimango a disposizione. Cordiali saluti,

Dr Angelo Pichierri - Neurochirurgo
Dottorando di Ricerca in Neurochirurgia
"Sapienza" Università di Roma 3477803242

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Utente
Utente
Gentile Dottor Picchierri,
La ringrazio della risposta, domattina devo inviare tutta la documentazione al Dottore che ha operato mio marito e fatto il confronto mi fara' sapere.
Volevo nel frattempo capirci qualcosa, secondo lei c'è una ripresa della malattia? la cosa è grave o c'è qualche speranza? sono davvero preoccupata e vorrei che mi si ponesse davanti uno spiraglio di luce.
Le sarei grata se mi fornisse un suo parere.
Cordiali saluti
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Dr. Angelo Pichierri Neurochirurgo, Endocrinochirurgo 47 3
Senza un confronto non è davvero possibile esprimere nessun parere. Come può immaginare, per stabilire o meno un ripresa di malattia, è essenziale il parametro temporale (ossia il confronto tra RM eseguite in tempi diversi).
Non può far altro che aspettare il consulto del suo NCH. Mi sento comunque di tranquillizzarla sulla situazione illustrata dall'ultima RM.
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Gentilissimo Dr Pichierri,
mi ha contattato il neurochirurgo dello staff che ha operato mio marito il quale ha ricevuto e confrontato le RM. Tra due settimane ci ha fissato un appuntamento per fare un Day Hospital, sembra che ci sia una piccola ripresa e devono valutare se è il caso di dare una "ripulita". Come puo' ben capire non ho fatto molte domande perchè c'era mio marito presente. Le chiedo gentilmente se puo' chiarirmi alcune cose: possiamo ancora sperare in una guarigione da astrocitoma fibrillare o il fatto che si sia ripresentato non depone a favore? Mi hanno detto che la cosa è piu' semplice perchè oramai la "strada è gia' spianata", che cosa vuol dire? In caso di secondo intervento, si svolgera' nella stessa modalita', aprendo cioe' dove ha gia'la cicatrice? Ho sentito parlare di un vaccino sperimentale che effettuano al Besta, crede sia il caso di rivolgerci all'ospedale di Milano? La ringrazio per la sua disponibilita' e la saluto cordialmente.
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Dr. Angelo Pichierri Neurochirurgo, Endocrinochirurgo 47 3
Gentile signora,
verosimilmente apriranno la vecchia cicatrice. I gliomi di basso grado consento sopravvivenze lunghe per cui non è il caso di deporre le armi: invece, come sta facendo lei, bisogna affrontare la situazione.
Riguardo il vaccino, si tratta di sperimentazioni: come tutte le sperimentazioni possono funzionare come anche non. Se è interessata, li contatti per sapere cosa le propongono. Tenga presente che questi studi sono ancora ad uno stato embrionale e non vi sono elementi in letteratura a favore/sfavore di questi trattamenti: solo con l'accumularsi dei casi si potrà valutare la loro efficacia, i rischi e i benefici.
Cordiali saluti,
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Utente
Utente
Le sue parole mi sono di estremo aiuto, la ringrazio nuovamente per la professionalita' e cordialita' mostratami.
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Utente
Utente
Gentile Dottor Pichierri,
vorrei approfittare ancora della sua disponibilita', l'attesa per il nuovo incontro con i medici che hanno operato mio marito è davvero snervante e nel frattempo la mia mente è assalita da mille dubbi e domande.
Ho riletto la descrizione microscopica del tessuto cerebrale asportato e analizzato tre anni fa all'ospedale di Udine: il frammento tissutale ha immagini riferibili ad un astrocitoma fibrillare, con zonali aree ad elevata frazione cellulare proliferante (Mib-1/ Ki67):5%
Cosa indica precisamente quella percentuale? a suo tempo, ad un mese dall'intervento, abbiamo consultato la Dottoressa Brandes a Bologna, che ritenne non opportuna alcuna terapia. E' possibile che questa volta inizi un ciclo di radioterapie? Secondo la sua esperienza e conoscenza, quante altre volte sara' possibile che si ripresenti in modo "benigno" e quindi intervenire? Mio marito ha 32 anni e insieme stiamo affrontando un problema piu' grande di noi, mi parlava di sopravvivenza lunga, posso quindi sperare che nostro figlio avra' il suo papa'accanto ancora per diversi anni? Scusi le tante domande; forse anche stupide, so che non é semplicissimo fare questo tipo di previsioni, ma ho bisogno di sentirmi dire qualcosa in piu' in merito. Le auguro una buona giornata e la saluto cordialmente.