Possibile recidiva ernia dopo 16 anni

buona sera
sono una donna di 47 anni, nel 1994 mi sono sottoposta ad intervento in microchirurgia per ernia l5/s1 a sinistra, il decorso postoperatorio è stato normale, ora a distanza di 16 anni da circa un mese ho tutti i sintomi di una nuova ernia ovvero lombo sciatalgia a sinistra che si estende fino al malleolo, e da oggi il dolore si irradia anche verso il dorso, il che mi fa temere un coinvolgimento anche del disco superiore l4/l5. mi chiedevo se è possibile una recidiva dopo tutti questi anni, o se pure si possa trattare di tessuto cicatrizale, volevo quindi sapere come comportarmi se dalla risonanza che farò si verificasse l'uno o l'altro caso o magari entrambe, volevo anche chiedere se ha senso fare delle iniezioni di cortisone per alleviare il dolore, o se ci sono altri tipi di terapia a cui poter ricorrere che siano risultati di una certa efficacia. aggiungo che ho sviluppato una scoliosi di tipo difensivo nel periodo intercorso tra il primo esordio dell'ernia e l'operazione fatta nel 94, spero vivamente di poter evitare un altra operazione.
grazie per le risposte che vorrete darmi
vi saluto cordialmente.
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Dr. Paul Tenenbaum Neurochirurgo 163 5
Come Lei afferma è importante l'esecuzione di una Rmn lombo sacrale che sarebbe meglio eseguire con il mezzo di contrasto.
Tutto ciò deve essere controllato dallo specialista, prima e dopo l'esame,così come l'indicazione di terapie mediche che "on line" non dovrebbero essere ne date ne sconsigliate od altro.
Cordiali saluiti

Paul Tenenbaum

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Utente
Utente
buon giorno dottore, grazie per la sua risposta
sono stata dal mio medico di base e ho esposto il problema, lui ha prospettato una possibile recidiva d'ernia ma non mi ha prescritto per il momento la rnm, mi ha dato una cura di iniezioni intramuscolo voltaren + muscoril, oggi farò la 4a inizione, fin ora il risultato è scarso, per la gamba destra c'è stato miglioramento a livello di dolore, permane una lieve debolezza all'alluce che va e viene, la gamba sinistra ovvero il lato che era stato operato riesente sempre di sciatica. dopo l'iniezione per alcune ore il dolore si centralizza sul gluteo dievntando meno intenso, ma poi tutto torna più o meno come prima, il dottore ha prospettato una terapia con medrol in caso di fallimento,forse ha letto nei miei occhi l'ansia di un nuovo iter diagnostico, ho molta paura di scoprire di dover essere di nuovo operata,cosa ne dice se nel frattempo andassi in piscina solo per fare qualche bracciata molto dolce?
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Dr. Paul Tenenbaum Neurochirurgo 163 5
La rimando alla mia precedente risposta.
Cordiali saluti
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
faccia la RM e poi se ne parlerà.
Si parla di recidiva quando la patologia "ritorna" nella stessa sede. Pertanto un'ernia discale che si presenta ad un altro livello da quello operato non viene definita recidiva.
Comunque la recidiva (così definita) di ernia può verificarsi anche dopo 20 anni e più.
Cordialmente
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Utente
Utente
vi ringrazio molto, nel frattempo ho finito le iniezioni, la gamba destra è tornata asintomatica a sinistra invece permane sciatica e le radici sono sempre l5 s1 purtroppo,chiederò al medico di farmi fare la risonanza (sigh)buona serata.
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Utente
Utente
egregi dottori buona sera, volevo aggiornare la mia situazione, ho chiesto al medico l'impegnativa per fare la rmn e nel contempo una cura cortisonica visto il dolore atroce, mi prescrive 3 soldesam da 8 mg più 3 da 4 mg, dopo la prima iniezione mi blocco a letto senza potere neppure andare in bagno dal dolore atroce,ho chiamato telefonicamente il neurochirurgo che mi aveva operata 16 anni fa, il quale mi suggerisce di fare almeno 5+5 iniezioni di soldesam, ad oggi ho fatto 6 punture 5 forti più una da 4 mg e cerotto morfina, la situazione del dolore è lievemente migliorata stando sdraiata in posizione antalgica, ma rimane impossibile camminare, questa mattina è venuto al mio domicilio un osteopata qualificato il quale dopo aver visionato la mia vecchia tac e controllato i riflessi neurologici mi dice che non ho importanti deficit tranne il tendine d'achille a sinistra un poco lento, mi ha manipolato le vertebre alte per cercare di sbloccare la rigidità della colonna senza manipolare a livello dell'eventuale ernia l5/s1 che secondo lui pare proprio essere recidiva oltre ad un irritazione di l4, domani prenoto la rmn a costo di andare in ambulanza a farla, è tutto normale o mi devo preoccupare? dopo 6 iniezioni è normale non avere beneficio sostanziale? è ancora presto? ho speranza di vedere migliorare la situazione? le sciatiche iperalgiche come la mia quanto tempo impiegano a migliorare? possibile che nemmeno il mio medico mi indichi una strada precisa da seguire? mi sembra di vivere in un paese del terzo mondo,se una persona è completamente bloccata non può ottenere una diagnosi al pronto soccorso cosa deve fare aspettare che forse un giorno migliorerà o peggiorerà, scusate lo sfogo ma io mi sento proprio abbandonata

















































































































































































































































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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
da quel che racconta sembra che un'ernia ci sia e che procura una significativa compressione sulla radice che va alla gamba.
Se la cura con cortisone non ha sortito alcun beneficio, credo che la soluzione non possa che essere chirurgica.

Queste considerazioni deve però considerarle solo indicative e teoriche, in assenza di una visita medica e di esami attinenti.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
gentili dottori, in particolar modo gentile dott. migliaccio
mi rivolgo nuovamente a voi dopo essermi recata in ps ho ottenuto una valutazione neurologica che indico di seguito:
paziente in corso di terapia medica con cortisone e morfina cerotto. attualmente mingazzini II ben tenuto, non deficit di forza alle prove segmentarie arti inferiori, rmt simmetrici, non babinsky non cloni, lieve ipoestesia in s1 sinistra, non disturbi in regione perineale, diuresi spontanea, prescritta e prenotata rmn in classe a, ed ecco l'esito avuto poco fa :minima antero spondilosi di s1 rispetto a l5, non fratture,non alterazione del cono,a l4 l5 non discopatie, a l5 s1 grossolana ernia paramediana e intraforaminale sx. lunedì mio marito porterà in visione la rm al neurochirurgo per sentire il suo parere sul da farsi, io ora riesco a fare qualche passo giusto per andare in bagno, il dolore è un pochino diminuito, la mia domanda verte su quale strada intraprendere, mi rendo conto che la risposta non è semplice, secondo lei dottore cìè una speranza di non essere operata? io sono molto spaventata all'idea di una nuova operazione per le conseguenze che potrà avere anche nel corso degli anni perchè so che un secondo intervento pone la questione sulla futura qualità della vita specialmente dovendo fare magari una stabilizzazione con cage o altro, secondo lei qual'è la strada da seguire? mi perdoni se ci sono errori di scrittura data la posizione sdraiata faccio fatica,spero tanto in una sua risposta e colgo l'occasione per farle i miei complimenti per la disponibilità e l'umanità sempre dimostrata, un servizio veramente prezioso il vostro,grazie di cuore
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
intuisco che non vi siano alternative all'intervento. Sulla tecnica da adottare non posso ovviamente pronunciarmi senza aver visto le immagini di RM.
Le Sue paure, a mio parere, sono ingiustificate.
Non vedo,infatti, perchè la qualità della vita dovrebbe essere compromessa dopo un secondo intervento di questo genere, soprattutto se esguito da mani esperte.
Le complicanze,certo, possono sopravvenire, ma bisogna tenere conto che anche non effettuare un intervento, quando invece esso è indicato, può esporre a problemi a volte più seri.

Cordialmente
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Utente
Utente
dottore la ringrazio per la celere risposta la contatterò nei prossimi giorni per un consulto privato presso il suo studio, buona serata.