Esiti da asportazione di angioma cavernoso

Buon giorno scrivo perche mio fratello Fioravante 38 anni, nel 2008 è stato sottoposto ad intervento per asportazione di cavernoma tronco encefalico,a cura dell'équipe del Nuovo Ospedale civico di Baggiovara a Modena. Le posizioni del San raffaele di milano a cui mio fratello si era rivolto erano contrarie all'asportazione, poco prima dell'intervento mio fratello ha avuto un altro sanguinamento con diplopia, inoltre avvertiva torpore alla gamba e difficoltà a parlare. Dopo tre anni di fisioterapia permangono: diplopia, afasia e tremore all'arto destro, alla gamba destra, all'occhio destro, paresi della palpebra destra, dalla risonanza si è rileva una sofferenza olivare, mio fratello è autonomo nell'igiene personale e vistizione ma cammina con deambulatore, l'inserimento dello stimolatore ha causato un peggioramento dell'eequilibrio. A nov 2011 gli è stato inserito uno stimolatore intracranico per la riduzione del tremore, dopo un lungo periodo di somministrazione di farmaci per il parkinson e iniezioni di botox al braccio destro. Il tremore si è lievissimamente ridotto. Oggi mio fratello dopo tre anni vive uno stato di disperazione profonda e ha già tentato una volta di suicidarsi e non vede alcun futuro se non alle dipendenze di qualcuno. Vorrei capire se dopo 3 anni la situazione deve dirsi stabilizzato o se sia suscettibile di ulteriore evoluzione e soprattutto
Grazie
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Dr. Angelo Pichierri Neurochirurgo, Endocrinochirurgo 47 3
Gentile Utente,
per quanto possa esprimere un giudizio sommario, non avendo a disposizione dati strumentali o clinici obiettivi posso dire quanto segue:
- l'afasia riportata tra i sintomi non è correlabile alla problematica "cavernoma del tronco": si tratta piuttosto di un disartria (cerebellare o troncale)?
- il tremore è in genere responsivo agli stimolatori e penso che chi ha impiantato il dispositivo abbia ulteriori margini di azione (modulandone il funzionamento)
- riguardo gli altri sintomi, che sono sostanzialmente insorti a causa del sanguinamento e non sono regrediti, direi che possano considerarsi stabilizzati. La diplopia diventa accettabile con il tempo, perché il cervello si adatta.
- il problema principale mi sembra essere ora una depressione secondaria che, a mio parere, può giovarsi di una psicoterapia e, semmai, anche di un supporto farmacologico, almeno temporaneo.
Cordiali saluti,

Dr Angelo Pichierri - Neurochirurgo
Dottorando di Ricerca in Neurochirurgia
"Sapienza" Università di Roma 3477803242

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