Dolori al bacino, zona lombare e gamba sinistra
Buonasera Dottori,
a fine aprile ho subito una sorta di colpo della strega per l'errato sollevamento di uno scatolone: l'effetto è stato quello di una sorta di scossa elettrica e dolore diramatosi in orizzontale nella zona lombare, nel bacino e lungo entrambe le gambe. Tale evento si è aggiunto ad un preesistente dolore nella parte interna della coscia sinistra in zona inguinale probabilmente dovuto a sforzo eccessivo e prolungato nella attività alpinistica ed escursionistica in montagna che pratico.
L'evento traumatico ha comportato lombo sciatalgia che con antiinfiammatori e nuoto dal mese di giugno ad oggi è praticamente passata, ma rimangono dolori variabili e non continui a:
- gamba sinistra (indolenzimento generale della gamba, fitte in forma di spilli o pulsazioni in zona anca, sotto e sopra coscia, parte interna coscia, zona osso pubico, sotto il ginocchio, formicolio e senso di pressione sotto le dita del piede)
- bacino e zona lombare (indolenzimento nel piegarmi in avanti e fitte)
- zona osso sacro e coccige (fitte)
che in genere si presentano al mattino, stando seduto e camminando (sebbene non sempre e soprattutto in discesa prolungata lungo un sentiero) e tendono a sparire alla sera e con lo stratching. Faccio esercizi di stratching e di ginnastica posturale ogni sera e continuo con il nuoto 2 volte a settimana (stile e dorso appaiato).
Ho eseguito diversi accertamenti:
- RNM che ha rilevato una modestissima protrusiano discale L4-L5 che a detta di ortopedico, neurochirugo e fisiatra non determina problemi di rilievo
- RX anca sx che rileva un modesto appuntimento artrosico
- RX colonna vertebrale in flesso estensione che rileva un modesto assottigliamento dello spazio interdiscale L5-S1
- EMG elettromiografia gamba sx del tutto nella norma
- visite ortopediche, fisiatrica, neurochirurgica, e urologica per sospetta recidiva di varicocele (operato per varicocele sx 14 anni fa) da cui è emerso che è tutto normale, 3 sedute di fisioterapia
Il neurochirurgo sostiene che i dolori sono dovuti all'assottigliamento dello spazio interdiscale L5-S1, per cui vengono compressi dei nervi e suggerisce, se col nuoto non passa, di inserire un dispositivo interdiscale per distanziare le due vertebre ravvicinate (a 38 anni? e per un assottigliamento modesto?)
L'ortopedico dice che si tratta pubalgia.
Il fisiatra dice che si tratta di tendinite dei muscoli adduttori e di fare 3 sedute di terapia ad onde d'urto, ma questo per il dolore nella parte interna della coscia sinistra in zona inguinale, mentre non ha risposte per i dolori al bacino e zona lombare.
Tutti hanno rilevato una normale mobilità articolare della gamba sx su tutti i piani ed escluso problemi di ernia del disco.
Le domande ora sono:
- può la tendinite determinare il resto di dolori alla gamba e al bacino e zona lombare? con la terapia a onde d'urto scompare davvero?
- può la protrusione L4-L5, a detta di tutti irrilevante, determinare i suddetti dolori?
- è dovuto alla ridotta distanza (angolo acuto) delle vertebre L5-S1? se sì non c'è altro modo di intervenire senza operazioni per mettere i distanziatori che dice il neurochirurgo?
- può essere un qualche tipo di problema vascolare alla gamba? in tal caso che tipo di esami devo fare per rilevarlo?
- una RNM o una TAC o una ecografia alla gamba possono dare indicazioni?
- può trattarsi di un inizio di coxartrosi?
- la presenza di modeste emorroidi di I grado può causare effetti del genere?
Non so più che pensare e non riesco a trovare risposte adeguate! So solo che da qeull'evento di fine aprile continuo ad avere indolenzimento variabile come sopra descritto e la gamba che continua a farmi male.
Ringrazio per un eventuale contributo!
Roberto
a fine aprile ho subito una sorta di colpo della strega per l'errato sollevamento di uno scatolone: l'effetto è stato quello di una sorta di scossa elettrica e dolore diramatosi in orizzontale nella zona lombare, nel bacino e lungo entrambe le gambe. Tale evento si è aggiunto ad un preesistente dolore nella parte interna della coscia sinistra in zona inguinale probabilmente dovuto a sforzo eccessivo e prolungato nella attività alpinistica ed escursionistica in montagna che pratico.
L'evento traumatico ha comportato lombo sciatalgia che con antiinfiammatori e nuoto dal mese di giugno ad oggi è praticamente passata, ma rimangono dolori variabili e non continui a:
- gamba sinistra (indolenzimento generale della gamba, fitte in forma di spilli o pulsazioni in zona anca, sotto e sopra coscia, parte interna coscia, zona osso pubico, sotto il ginocchio, formicolio e senso di pressione sotto le dita del piede)
- bacino e zona lombare (indolenzimento nel piegarmi in avanti e fitte)
- zona osso sacro e coccige (fitte)
che in genere si presentano al mattino, stando seduto e camminando (sebbene non sempre e soprattutto in discesa prolungata lungo un sentiero) e tendono a sparire alla sera e con lo stratching. Faccio esercizi di stratching e di ginnastica posturale ogni sera e continuo con il nuoto 2 volte a settimana (stile e dorso appaiato).
Ho eseguito diversi accertamenti:
- RNM che ha rilevato una modestissima protrusiano discale L4-L5 che a detta di ortopedico, neurochirugo e fisiatra non determina problemi di rilievo
- RX anca sx che rileva un modesto appuntimento artrosico
- RX colonna vertebrale in flesso estensione che rileva un modesto assottigliamento dello spazio interdiscale L5-S1
- EMG elettromiografia gamba sx del tutto nella norma
- visite ortopediche, fisiatrica, neurochirurgica, e urologica per sospetta recidiva di varicocele (operato per varicocele sx 14 anni fa) da cui è emerso che è tutto normale, 3 sedute di fisioterapia
Il neurochirurgo sostiene che i dolori sono dovuti all'assottigliamento dello spazio interdiscale L5-S1, per cui vengono compressi dei nervi e suggerisce, se col nuoto non passa, di inserire un dispositivo interdiscale per distanziare le due vertebre ravvicinate (a 38 anni? e per un assottigliamento modesto?)
L'ortopedico dice che si tratta pubalgia.
Il fisiatra dice che si tratta di tendinite dei muscoli adduttori e di fare 3 sedute di terapia ad onde d'urto, ma questo per il dolore nella parte interna della coscia sinistra in zona inguinale, mentre non ha risposte per i dolori al bacino e zona lombare.
Tutti hanno rilevato una normale mobilità articolare della gamba sx su tutti i piani ed escluso problemi di ernia del disco.
Le domande ora sono:
- può la tendinite determinare il resto di dolori alla gamba e al bacino e zona lombare? con la terapia a onde d'urto scompare davvero?
- può la protrusione L4-L5, a detta di tutti irrilevante, determinare i suddetti dolori?
- è dovuto alla ridotta distanza (angolo acuto) delle vertebre L5-S1? se sì non c'è altro modo di intervenire senza operazioni per mettere i distanziatori che dice il neurochirurgo?
- può essere un qualche tipo di problema vascolare alla gamba? in tal caso che tipo di esami devo fare per rilevarlo?
- una RNM o una TAC o una ecografia alla gamba possono dare indicazioni?
- può trattarsi di un inizio di coxartrosi?
- la presenza di modeste emorroidi di I grado può causare effetti del genere?
Non so più che pensare e non riesco a trovare risposte adeguate! So solo che da qeull'evento di fine aprile continuo ad avere indolenzimento variabile come sopra descritto e la gamba che continua a farmi male.
Ringrazio per un eventuale contributo!
Roberto
[#1]
Egr. Signor Roberto,
a distanza,senza poter visionare gli esami effettuati, senza un esame clinico diretto è ben difficile orientarsi nella diagnosi.
Sta di fatto comunque che Lei è sofferente e non ha trovato finora alcun rimedio duraturo.
Non so dirLe se quella protrusione possa in qualche modo essere la causa del dolore, spesso piccole protrusioni sono causa di sciatalgia molto più di un'ernia espulsa.
Inoltre la sciatalgia non sempre ha come causa una discopatia, ma ben altre di minor riscontro ma pur possibili, come restringimenti dei forami, fenomeni artrosici localizzati in prossimità delle radici ecc. che trovano la soluzione con la correzione chirurgica.
L'eventuale dispositivo interdiscale (cage) o eventualmente di altro tipo (distanziatore interspinoso) SE INDICATO risolverebbe la sintomatologia, e l'età non c'entra perchè quei dispositivi non Le impedirebbero di riprendere la sua vita normale.
Se crede può telefonarmi per evetuali maggiori chiarimenti
Intanto Le invio cordiali saluti
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliacciotiscali.it
a distanza,senza poter visionare gli esami effettuati, senza un esame clinico diretto è ben difficile orientarsi nella diagnosi.
Sta di fatto comunque che Lei è sofferente e non ha trovato finora alcun rimedio duraturo.
Non so dirLe se quella protrusione possa in qualche modo essere la causa del dolore, spesso piccole protrusioni sono causa di sciatalgia molto più di un'ernia espulsa.
Inoltre la sciatalgia non sempre ha come causa una discopatia, ma ben altre di minor riscontro ma pur possibili, come restringimenti dei forami, fenomeni artrosici localizzati in prossimità delle radici ecc. che trovano la soluzione con la correzione chirurgica.
L'eventuale dispositivo interdiscale (cage) o eventualmente di altro tipo (distanziatore interspinoso) SE INDICATO risolverebbe la sintomatologia, e l'età non c'entra perchè quei dispositivi non Le impedirebbero di riprendere la sua vita normale.
Se crede può telefonarmi per evetuali maggiori chiarimenti
Intanto Le invio cordiali saluti
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliacciotiscali.it
[#2]
Ex utente
Egr. Dott. Migliaccio la ringrazio per l'attenzione,
per completezza di informazioni riporto i risultati delle indagini diagnostiche:
1. RX COLONNA LOMBO-SACRALE e RX SACRO-COCCIGE (04-06-2007): non evidenti lesioni ossee focali. Angolo sacrale acuto con riduzione dello spazio discale L5-S1. Conservati i restanti spazi discali. Metameri di regolare altezza e morfologia, in asse.
2. RNM LOMBO SACRALE (16-06-2007): indagine eseguita con sezioni sagittali TSE T1 e T2 pesate e sezioni assiali TSE T2 pesate. Diametri canalari ossei nei limiti di norma. A L4-L5 è presente modestissima e focale protrusione mediana posteriore con appoggio sulla superficie ventrale del sacco durale. Normocontenuti i restanti dischi intersomatici esaminati. Normale il segnale del cono midollare.
3. RX ANCA SINISTRA (12-07-2007): si rileva iniziale appuntamento artrosico del ciglio osseo del tetto acetabolare. La congruenza dell’anca è normale e lo spazio articolare coo-femorale non è significativamente compromesso in ampiezza. Non si rilevano alterazioni osteo-strutturali né significative calcificazioni periarticolari. Fleboliti nello scavo pelvico.
4. Elettromiografia ENG-EMG (12-07-2007): reperti nella norma, normale ogni zona esaminata della gamba sinistra
5. RX RACHIDE LOMBO-SACRALE IN FLESSO-ESTENSIONE (25-09-2007): i metameri lombo-sacrali sono normoconformati e non si rilevano alterazioni osteo-strutturali focali.
A livello degli spazi discali D12-L1 e L1-L2 si proiettano piccole calcificazioni distrofiche.
L’ampiezza degli spazi discali lombari non è significativamente compromessa, ma lo spazio L5-S1 è leggermente assottigliato dorsalmente.
L’ampiezza dei forami di coniugazione è normale.
L’ampiezza dei movimenti di flesso-estensione è notevolmente ridotta.
Il quadro radiologico non è significativamente evoluto rispetto ad un precedente del giugno scorso.
Riguardo a "l’ampiezza dei movimenti di flesso-estensione è notevolmente ridotta" c'è da dire che nell'effettuare la radiografia io mi sarei piegato di più sia in avanti che indietro, ma il radiologo mi ha detto che bastava... Tant'è che negli esercizi di stratching che faccio ogni sera non ho problemi a flettermi in avanti e toccare i piedi a gambe tese.
Alla luce di questi dettagli volevo chiederle se il tipo di sintomi che riporto sono imputabili ad artrosi lombare. Per altro aggiungo che in occasione di particolari movimenti, come stare in mezza accosciata e sollevare qualcosa anche di leggero facendo forza sulle gambe, mi capita di sentire una fitta come uno spillo che attraversa le parti sotto i glutei, in corrispondenza della parte bassa delle ossa del bacino (tuberosità pubica se non sbaglio) e la zona centrale sotto l'ano, in corrispondenza della sinfisi pubica (se non sbaglio si chiama così la zona di unione delle ossa pubiche o comunque delle ossa sottostanti le natiche). Tutto ciò a suo parere è ricollegabile all'assottigliamento "leggero" a livello L5-S1?
Cordialmente saluto e attendo un suo ulteriore parere
per completezza di informazioni riporto i risultati delle indagini diagnostiche:
1. RX COLONNA LOMBO-SACRALE e RX SACRO-COCCIGE (04-06-2007): non evidenti lesioni ossee focali. Angolo sacrale acuto con riduzione dello spazio discale L5-S1. Conservati i restanti spazi discali. Metameri di regolare altezza e morfologia, in asse.
2. RNM LOMBO SACRALE (16-06-2007): indagine eseguita con sezioni sagittali TSE T1 e T2 pesate e sezioni assiali TSE T2 pesate. Diametri canalari ossei nei limiti di norma. A L4-L5 è presente modestissima e focale protrusione mediana posteriore con appoggio sulla superficie ventrale del sacco durale. Normocontenuti i restanti dischi intersomatici esaminati. Normale il segnale del cono midollare.
3. RX ANCA SINISTRA (12-07-2007): si rileva iniziale appuntamento artrosico del ciglio osseo del tetto acetabolare. La congruenza dell’anca è normale e lo spazio articolare coo-femorale non è significativamente compromesso in ampiezza. Non si rilevano alterazioni osteo-strutturali né significative calcificazioni periarticolari. Fleboliti nello scavo pelvico.
4. Elettromiografia ENG-EMG (12-07-2007): reperti nella norma, normale ogni zona esaminata della gamba sinistra
5. RX RACHIDE LOMBO-SACRALE IN FLESSO-ESTENSIONE (25-09-2007): i metameri lombo-sacrali sono normoconformati e non si rilevano alterazioni osteo-strutturali focali.
A livello degli spazi discali D12-L1 e L1-L2 si proiettano piccole calcificazioni distrofiche.
L’ampiezza degli spazi discali lombari non è significativamente compromessa, ma lo spazio L5-S1 è leggermente assottigliato dorsalmente.
L’ampiezza dei forami di coniugazione è normale.
L’ampiezza dei movimenti di flesso-estensione è notevolmente ridotta.
Il quadro radiologico non è significativamente evoluto rispetto ad un precedente del giugno scorso.
Riguardo a "l’ampiezza dei movimenti di flesso-estensione è notevolmente ridotta" c'è da dire che nell'effettuare la radiografia io mi sarei piegato di più sia in avanti che indietro, ma il radiologo mi ha detto che bastava... Tant'è che negli esercizi di stratching che faccio ogni sera non ho problemi a flettermi in avanti e toccare i piedi a gambe tese.
Alla luce di questi dettagli volevo chiederle se il tipo di sintomi che riporto sono imputabili ad artrosi lombare. Per altro aggiungo che in occasione di particolari movimenti, come stare in mezza accosciata e sollevare qualcosa anche di leggero facendo forza sulle gambe, mi capita di sentire una fitta come uno spillo che attraversa le parti sotto i glutei, in corrispondenza della parte bassa delle ossa del bacino (tuberosità pubica se non sbaglio) e la zona centrale sotto l'ano, in corrispondenza della sinfisi pubica (se non sbaglio si chiama così la zona di unione delle ossa pubiche o comunque delle ossa sottostanti le natiche). Tutto ciò a suo parere è ricollegabile all'assottigliamento "leggero" a livello L5-S1?
Cordialmente saluto e attendo un suo ulteriore parere
[#3]
Come Le accennavo è sempre difficoltoso porre una diagnosi e quindi una indicazione soprattutto chirurgica senza l'esame diretto del paziente e senza visionare la documentazione degli esami effettuati.
Da quanto Lei descrive mi sembra che la funzionalità della Sua colonna vertebrale sia abbastanza soddisfacente, che i Suoi sintomi sono tutto sommato ben tollerati e che agli esami effettuati non si riscontrano alterazioni particolari.
L'esordio, è vero, è stato acuto e a seguito di uno sforzo; questo può significare che la parte interna del disco(nucleo polposo) sia in parte fuoriuscito e che per tale effetto lo spazio discale si sia ridotto.
Tale aspetto può certo essere causa della sintomatologia, ma, come Le dicevo, l'eventuale indicazione a quale tipo di intervento sottoporsi o in alternativa, quale tipo di terapia medica praticare, è necessaria una valutazione mediante una accurata visita.
Lei, mi pare, ha già consultato un Collega Neurochirurgo, provi a ricontattarlo o, se crede, Brescia non è poi così distante da Milano (code autostradali permettendo)può fissare un appuntamento ai numeri che legge qui di seguito.
Cordialmente
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Medico Chirurgo Specialista in
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
Da quanto Lei descrive mi sembra che la funzionalità della Sua colonna vertebrale sia abbastanza soddisfacente, che i Suoi sintomi sono tutto sommato ben tollerati e che agli esami effettuati non si riscontrano alterazioni particolari.
L'esordio, è vero, è stato acuto e a seguito di uno sforzo; questo può significare che la parte interna del disco(nucleo polposo) sia in parte fuoriuscito e che per tale effetto lo spazio discale si sia ridotto.
Tale aspetto può certo essere causa della sintomatologia, ma, come Le dicevo, l'eventuale indicazione a quale tipo di intervento sottoporsi o in alternativa, quale tipo di terapia medica praticare, è necessaria una valutazione mediante una accurata visita.
Lei, mi pare, ha già consultato un Collega Neurochirurgo, provi a ricontattarlo o, se crede, Brescia non è poi così distante da Milano (code autostradali permettendo)può fissare un appuntamento ai numeri che legge qui di seguito.
Cordialmente
Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Medico Chirurgo Specialista in
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
[#4]
Ex utente
Buongiorno Dr. Migliaccio,
ho iniziato ieri una terapia di correnti RTC per ridurre o eliminare l'infiammazione ancora presente nella zona sacrale L5-S1 che era stata interessata dallo stiramento fatto in aprile e che avevo trascurato e devo dire che già alla prima applicazione l'indolenzimento è diminuito. A detta del fisioterapista ho una situazione di generale calo di potenza muscolare e stress fisico, pertanto per il momento continuerò con la terapia conservativa di ginnastica posturale, stratching e nuoto, farò le 3 sedute di onde d'urto per la pubalgia-tendinite alla coscia sinistra e queste correnti RTC per la zona lombare-sacrale e osserverò il prescritto riposo dall'attività fisica in montagna. Se indolenzimenti e fitte non passeranno la contatterò per una visita anche da lei che ha dimostrato di prestare più attenzione di quanta ne abbia ricevuta fino ad ora da altri medici consultati direttamente.
Per ora la ringrazio e cordiali saluti
Roberto
ho iniziato ieri una terapia di correnti RTC per ridurre o eliminare l'infiammazione ancora presente nella zona sacrale L5-S1 che era stata interessata dallo stiramento fatto in aprile e che avevo trascurato e devo dire che già alla prima applicazione l'indolenzimento è diminuito. A detta del fisioterapista ho una situazione di generale calo di potenza muscolare e stress fisico, pertanto per il momento continuerò con la terapia conservativa di ginnastica posturale, stratching e nuoto, farò le 3 sedute di onde d'urto per la pubalgia-tendinite alla coscia sinistra e queste correnti RTC per la zona lombare-sacrale e osserverò il prescritto riposo dall'attività fisica in montagna. Se indolenzimenti e fitte non passeranno la contatterò per una visita anche da lei che ha dimostrato di prestare più attenzione di quanta ne abbia ricevuta fino ad ora da altri medici consultati direttamente.
Per ora la ringrazio e cordiali saluti
Roberto
[#6]
Ex utente
Un aggiornamento per chi legge e che potrebbe trovare utili tali note:
tramite le seguenti pratiche:
- 4 trattamenti osteopatici
- nuoto 2 volte la settimana
- palestra per rafforzamento muscoli addominali e dorsali 2 volte a settimana
- stratching quasi ogni sera
il problema alla gamba si è praticamente risolto, rimangono degli indolenzimenti in zona lomdo sacrale, soprattutto stando supino a letto dopo 5-6 ore di sonno
Per la pubalgia oltre al trattamento con l'osteopata ho effettuato 3 terapie ad onde d'urto sui muscoli adduttori, ma a detta del terapista i risultati si vedranno entro 1-2 mesi, la situazione è migliorata ma non scomparsa, comunque sono passati quasi del tutto i vari indolenzimenti continui, fitte e pizzicori
Saluti a tutti
tramite le seguenti pratiche:
- 4 trattamenti osteopatici
- nuoto 2 volte la settimana
- palestra per rafforzamento muscoli addominali e dorsali 2 volte a settimana
- stratching quasi ogni sera
il problema alla gamba si è praticamente risolto, rimangono degli indolenzimenti in zona lomdo sacrale, soprattutto stando supino a letto dopo 5-6 ore di sonno
Per la pubalgia oltre al trattamento con l'osteopata ho effettuato 3 terapie ad onde d'urto sui muscoli adduttori, ma a detta del terapista i risultati si vedranno entro 1-2 mesi, la situazione è migliorata ma non scomparsa, comunque sono passati quasi del tutto i vari indolenzimenti continui, fitte e pizzicori
Saluti a tutti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 75.8k visite dal 06/11/2007.
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