Ernia l4-l5 operata - persistente parestesia arto dx

Gentili dottori, ho 30 anni dopo anni di sciatiche continue effettuata rmn a dicembre, perchè bloccata a letto per l'ennesima volta, responso dell'esame ernia espulsa tratto l4-l5.A febbraio2007 sono stata operata a Firenze di ernia discale l4-l5 con intervento di microchirurgia.
L'intervento posso dire che è andato a buon fine, mi sono raddrizzata (avevo preso una postura molto molto pendente a dx)e la schiena di per sè non mi ha reso fastidi.
IL problema è che alla gamba dx non mi e' mai passata del tutto la sciatica, ho dolore persistente ed all'altezza della caviglia/piede dx esterno ho fitte lancinanti che quando si presentano mi bloccano e per trovare sollievo devo immediatamente togliere la scarpa (rigorosamente da ginnastica perchè nelle altre non riesco piu' a starci)e possibilmente mettermi sdraiata.
Per questo problema a settembre mi sono sottoposta a mini intervento di discolisi ed epidurolisi a Bologna ed a 4 infiltrazioni d'ozono a Firenze ma, nonostante questo,il problema non si è risolto.
All'ultimo controllo il neurochirurgo mi ha spiegato che il problema e' sicuramente imputabile al nervo sciatico (avendo i dischi L4-L5 ed L5-S1 messi male ed il canale del nervo ristretto) e che un rimedio sicuro ma non molto semplice c'è, ovvero un nuovo intervento dove dovrebbero mettermi dei "ferri"? ai dischi prelevare delle cellule mandarle a far rigenerare in Germania e dopo 3 mesi operare di nuovo per rimettere queste cellule e se e' il caso togliere anche i "ferri". Onestamente non sono molto felice di questa soluzione sia perchè operarmi di nuovo vorrei evitarlo e perchè comunque ho capito che sarebbe un intervento complesso (molto di piu' dei precedenti) e, cosa da non sottovalutare, non potrei farlo totalmente a carico de SSN e non oso pensare quando possa costare.... Per il momento comunque mi ha prescritto rx rachide lombosacrale morfodinamica (perchè mi ha spiegato che visto che la posizione in cui sto meglio è distesa una nuova rmn essendo eseguita da distesi non avrebbe evidenziato sicuramente niente anche se c'è) ed emg arto dx per avere ulteriori riscontri.
Vorrei avere un Vostro parere su tutto quello che fino adesso ho fatto e se secondo voi ci possano essere alternative da vagliare prima di operare di nuovo.

Chiedo scusa per essermi dilungata cosi tanto, aspettando un Vostro parere Vi ringrazio anticipatamente.

Serena
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
sarebbe necessario valutare l'attuale Suo stato clinico con una accurata visita e con lo studio di immagini NMR e TAC più recenti.
L'intervento propostoLe mi sembra quanto meno un pò avveniristico e forse del tutto inutile.
Sui "ferri" che dovrebbero utilizzare non saprei a cosa i colleghi si riferiscano, perchè tali "ferri" (mezzi di sintesi, cioè strumenti per fissare la colonna) sono di differente tipo ed eventualmente applicabili su precisa indicazione.
Penso che un consulto Fisiatrico possa aiutarLa a considerare un ciclo di terapia fisica. Se essa dovesse fallire, bisognerà valutare una indicazione chirurgica che potrebbe essere semplicemente una revisione del precedente intervento, rimuovendo un eventuale esito cicatriziale o residuo di disco.


Se vuole maggiori chiarimenti, può anche telefonarmi.

Cordiali saluti

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Medico Chirurgo Specialista in
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/
giovannimigliaccio@tiscali.it
[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Migliaccio innanzitutto la ringrazio per avermi risposto subito.

Capisco che dalle informazioni che ho esposto non puo' fare una vera e propria diagnosi ma secondo Lei, se puo' dirmelo, il problema non risolta all'arto può davvero essere ancora imputabile al nervo sciatico, quindi di competenza neurochirurgica, oppure fisico dovuto al lungo periodo passato in posizione non naturale ed ad una caduta proprio sulla gamba destra avuta ad aprile 2007, 2 mesi dopo l'intervento,e quibdi magari di competenza fisiatrica/ortopedica?

Dalla fisiatra ero stata a ottobre 2006 proprio per i continui dolori alla schiena e la dottoressa mi aveva prescritto sedute di ginnastica passiva mirata per la schiena effettuata poi c/o un istituto. Durante il ciclo di riabilitazione pero' ho avuto il "blocco totale" da cui poi è partito tutto il calvario.
Le radiografie prescritte dal neurochirurgo le ho eseguite il 03/11 e sono in attesa delle risposte mentre l'emg devo effettuarle il 19/11.

Ho un parente fisioterapista, pensa che sarebbe una buona idea consultarmi direttamente con lui non appena ho le risposte di questi ultimi accertamenti o comunque sarebbe meglio avere un parere medico specialistico tipo fisiatrico, come Lei mi suggerisce, o comunque ortopedico?

Spero di ricevere nuovamente una Sua risposta, per il momento la ringrazio già per l'attenzione rivoltami.

Serena

[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
mi faccia sapere l'esito degli esami e poi si potranno avere le idee più chiare.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottor Migliaccio,
oggi ho ricevuto le risposte degli ultimi esami, emg ed rx rachide in morfodinamica, per completezza le trascrivo anche i 2 referti delle precedenti rmn che non le avevo mandato, chiedo scusa fin da ora perchè mi dilungherò.

1) RMN LS ESEGUITA A DICEMBRE 2006 PRIMA DELL'INTERVENTO:

Scomparsa della lordosi fisiologica, con accenno ad iniziale inversione cifotica centrata nel tratto medio. Lievemente inferiore alla norma l'ampiezza del canale vertebrale, prevalentemente per congenita brevità dei peduncoli. Iniziali impurità artrosiche interapofisarie ne tratto L4-S1.

Degenerazione-disidratazione dei dischi L4-L5 ed L5-S1, lievemente asottigliati.

A livello L4-L5 il quadro è modificato rispetto al controllo di Maggio 2005. Si apprezza attualmente voluminosa ernia mediana-paramediana destra del disco. Il tessuto discale erniato oblitera ampiamente gli spazi epidurali anteriori, impronta in modo significativo il versante anteriore del sacco durale deformandone i suoi profili, impronta l'emergenza radicolare destra di L5, sviluppandosi in minima misura sia cranialmente che caudamente rispetto al piano del disco stesso.

Al passaggfio persiste, scarsamente modificata, modesta salienza ad ampio raggio del profilo discale posteriore con lieve maggiore evidenza mediana-paramediana dx; minima l'impronta esercitata sul sacco durale all'altezza delle emergenze radicolari.

La muscolatura nelle docce paravertebrali posteriori è ipotrofica, al passaggio lombo-sacrale.

Nei limiti il cono midollare, all'esame diretto.


FEBBRAIO 2007 ESEGUITO INTERVENTO IN NEUROCHIRURGIA A CAREGGI (FI)


2) RMN LS ESEGUITA A GIUGNO 2007, 4 MESI DOPO L'INTERVENTO:

Sono apprezzabili gli esiti del pregresso intervento di ernia discale L4-L5. Attualmente il disco L4-L5 presenta protrusione circonferenziale un pò più evidente a sede mediana con impronta sulla superficie anteriore del sacco durale, iniziale impegno intra-foraminale bilaterale, prevalente a dx, senza tuttavia significative impronte sulle radici nervose.

I restanti reperti appaiono sovrapponibili al precedente controllo di dicembre 2006. In particolare immodificata la salienza del profilo discale posteriore L5-S1 prevalente a sede mediana-paramediana dx con modesta impronta sulla superficie anteriore del sacco durale, non significativo impegno intra-foraminale bilaterale.

Degenerazione-disidratazione dei dischi L4-L5 ed L5-S1, discretamente ridotti di spessore.

Scomparsa la fisiologica lordosi.

Invariato l'aspetto del canale vertebrale lievemente ridotto in ampiezza prevalentemente per brevità congenita dei peduncoli.

Non si apprezzano alterazioni di segnale a carico dei metameri compresi nel volume esplorato.


SETTEMBRE 2007 EFFETTUATO A BOLOGNA INTERVENTO DI DISCOLISI ED EPIDUROLISI E 4 INFILTRAZIONI D'OZONOTERAPIA A FIRENZE

Nonostante tutto continuano i problemi all'arto dx come le avevo descritto nelle precedenti email.


3)RX RACHIDE LS 2P MORFODINAMICA IN LL ESEGUITO A NOVEMBRE 2007:

Ridotta la fisiologica lordosi.

Ristretto per discopatia degenerativa lo spazio L4-L5; nella proiezione eseguita in "flessione" la riduzione di questo spazio è prevalente nel tratto anteriore.

RX PIEDE DX:

Osteopenia.

Irregolarità artrosiche di lieve entità della metatarso falangea del 1° raggio.


4) EMG ARTI INFERIORI ESEGUITA A NOVEMBRE 2007:

Referto:

Nella norma le VCM e le VCS esamiante, ai limiti superiori della norma la latenza della risposta M per il nervo SPE a destra con ampiezza ridotta, normali le altre latenze e le ampiezze delle risposte M e dei NAPS.

All'esame ad ago riduzione dei tracciati di attività volontaria sui muscoli di pertinenza L4-L5 e più evidente L5-S1 a destra in assenza di attività spontanea patologica.

Conclusioni:

Reperti strumentali per radicolopatia cronica L4-L5 e più avanzata L5-S1 a destra.


Chiedendole scusa per questa lunghissima email spero che avendole fornito tutti i referti in mio possesso possa Lei farsi un'idea di tutto quello che ho fatto e magari suggerirmi qualche terapia/cura o altro che possa far scomparire del tutto il problema ancora presente.

Distinti saluti,

Serena Ottanelli
[#5]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile Signora Serena,
ovviamente dovrei vedere le immagini degli esami che ha effettuato (se vuole può inviarmele per posta, poi ovviamente gliele restituisco), ma "occhio e croce", senza pensare ad avveniristici interventi della cui validità ancora "non v'è certezza" (parafrasando un Suo illustre concittadino), ritengo che un intervento tradizionale con ampliamento dei forami e l'asportazione di residui cicatriziali e forse di disco, risolverebbe la sua sintomatologia.
Mi faccia sapere

Cordialità

Dr.G.Migliaccio
[#6]
Dr. Christian Soda Neurochirurgo 52 2
concordo in pieno con il Dott. Migliaccio.

[#7]
Utente
Utente
Gentile Dott. Migliaccio e Dott. Soda,

al controllo col neurochirurgo siamo arrivati alla conclusione di sospendere al momento eventuali nuove considerazioni chirurgiche, anche perchè a seguito appunto dell'ultima visita il medico ha supposto che il problema al piede, avendo dei sintomi non molto compatibile con il problema alla schiena ( anche se sicuramente ho ancora il nervo sciatico non completamente rimesso) sia da imputare ad altro (probabilmente borsite dovuta dalla prolungata postura sbagliata quando stavo male e magari anche alla caduta avuta ad aprile).

Per questo durante l'ultima visita il dottore mi ha fatto un'infiltrazione di cortisone al piede e con mio sommo sollievo ho passato una settimana quasi normale dopo non so più da quanto tempo!! Dovrò tornare in settimana nuova per un'altra infiltrazione e se anche dopo questa starò ancora abbastanza bene il neurochirurgo mi ha detto che m'indicherà un ortopedico specialista del piede per risolvere questo problema.

Mi chiedo sarà davvero borsite??? Mi auguro di sì (anche se sarebbero 8 mesi che ce l'ho senza saperlo e peggio ancora senza averla curata.....)così magari risolta questa forse anche i fastidi alla schiena finalmente spariranno del tutto.
[#8]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
il cortisone, tra l'altro, è anche un potente antiinfiammatorio che risolve il sintomo dolore, ma di cui non si deve abusare.
Non so se si tratti di borsite, ma nulla esclude che, se così fosse, eventualmente possa concomitare con quanto invece si è evidenziato, (anche con EMG) a livello lombosacrale.
Il collega neurochirurgo l'ha visitata. ha valutato tutti i parametri a sua disposizione e pertanto naturalmente si trova avvantaggiato rispetto a noi nel formulare la diagnosi.
Segua quindi i Suoi consigli e auguri di pronta guarigione.

Cordialmente

Dr.G.Migliaccio
Osteoporosi

L'osteoporosi è una malattia dell'apparato scheletrico che provoca il deterioramento delle ossa. Come si riconosce, quali sono i fattori di rischio e come si cura?

Leggi tutto