Ernia discale paramediana sin

Egregio dottore,
un anno fa, in seguito ad una forte lombosciatalgia, il mio medico mi ha prescritto una risonanza. Dal referto risultava una protusione discale L4-L5.
A distanza di un anno circa, la lombosciatalgia si è riprensentata, molto più intensa. Sono stata ricoverata per una settimana, in quanto i dolori non riuscivo più a sopportarli, nonostante le iniezioni di bentelan, muscoril, oki, co-efferalgan, che facevo a casa da settimane.
Dalla risonanza fatta in ospedale risulta:
"Voluminosa ernia discale in parte estrusa verso l'alto in L4-L5 paramediana sn, con netta impronta durale. Acccenno a solo piccola protrusione discale paramediana sn in L5-S1. Cono in sede. Conservata l'intensità di segnale del cono e delle radici della cauda. Corpi vertebrali di altezza nei limiti, conservato il loro allineamento posteriore".
In seguito alla visita del neurochirugo che ha affermato: "Non si interviene finchè non si presenta la paralisi totale del piede"...sono stata dimessa e purtroppo la situazione non è ancora migliorata a distanza di un mese. Porto un bustino steccato quando sono seduta e sono sempre distesa con un cuscino tra le gambe. Non riesco a camminare per più di 10 metri e sono molto sofferente.
Documentandomi in internet ho letto che esistono oggi diverse alternative chirurgiche, oltre alla tecnica "classica" di cui mi ha parlato il neurochirurgo (due ore di intervento, anestesia totale, incisione, ecc.).
Ad esempio la discectomia percutanea laser eseguita da pochi specialisti es. dott. Tassi, Menchetti, Postacchini... Non sono esperta in materia e non intendo "rubare" il mestiere a nessuno. Sono una giovane ragazza che desidera recuperare quanto prima e, nel migliore dei modi, a camminare. Non intendo aspettare la "possibile" paralisi che potrà presentarsi ed intervenire "quando sarà". Ho già perso la sensibilità dal ginocchio alla caviglia. Ringrazio di cuore con anticipo, lo specialista che mi darà dei preziosi consigli!

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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Stante il distubo da Lei descritto e l'evolversi dello stesso, ho la netta sensazione che sia indispensabile metterci le mani.
Presumo sia possibile la tecnica da lei indicata e su cui mi sembra ben documentata.
Formulo fervidi auguri.
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Utente
Utente
Buongiorno dr. Della Corte,
La ringrazio vivamente per la cortese risposta.
Vorrei porle, se possibile, un paio di quesiti:
- a suo avviso, considerata la mia età (23 anni) e la sintomatologia, quale sarebbe la tecnica più opportuna per il mio caso?
- abito in provincia di Treviso, quale struttura è più specializzata per il mio problema?
- la discectomia percutanea laser con tac in quali centri convenzionati viene effettuata, per quanto di sua conoscenza?
La ringrazio
Buona giornata
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
E' sempre opportuna la tecnica meno invasiva perchè meno traumatica.
Non sono in grado di rispondere alle altre due domande.
Cordialmente