Ernia o osteoporosi?
Salve, chiedo un consulto su una strana diagnosi fatta a mia madre (65 anni). 2 mesi fa si reca al pronto soccorso con dolori lancinanti alla gamba sinistra. Diagnosi: ernia. Le danno dei calmanti per il dolore, del cortisone e Muscoril (o qualcosa del genere). Dopo qualche giorno, si ripete la stessa cosa, questa volta in un pronto soccorso di un'altra città, Milano: stessa diagnosi. Dopo una RMN, dove viene accertata la presenza di un'ernia presso L5 (cito a memoria). Visita specialistica presso un famoso centro neurochirugico milanese, altra RMN, stavolta completa del LS, che non evidenzia però alcuna ernia. Il medico specialista, nonostante tutto, diagnostica un'ernia da curare con dei medicinali, molto simili a quelli somministrati in PS. 2 mesi dopo il medico, sempre lo stesso, inizia le pratiche per il ricovero e l'intervento per eliminare l'ernia.
Mia madre si trasferisce in un'altra città ed esegue la medesima visita presso un altro specialista, mostrando i 2 referti del PS, le 2 RMN e tutta la documentazione che nel frattempo aveva accumulato. Il medico fa un'altra diagnosi: osteoporosi dell'anca.
Con il primo medico, a cui abbiamo acceduto in visita privata (libera professione), abbiamo speso circa 1000 euro tra risonanze e onorari. Questo secondo specialista sembra sconfessare completamente il primo, con una diagnosi che sposta nettamente il problema. Se avesse ragione, avrei peraltro da chiedere perlomeno il rimborso delle spese della 'fase ernia'.
Secondo lei/voi, com'è possibile una divergenza diagnostica così grave? Mia madre è tuttora il lista per il ricovero da ernia...
Chi ha ragione dei due?
Come dobbiamo comportarci?
Grazie per l'aiuto.
Mia madre si trasferisce in un'altra città ed esegue la medesima visita presso un altro specialista, mostrando i 2 referti del PS, le 2 RMN e tutta la documentazione che nel frattempo aveva accumulato. Il medico fa un'altra diagnosi: osteoporosi dell'anca.
Con il primo medico, a cui abbiamo acceduto in visita privata (libera professione), abbiamo speso circa 1000 euro tra risonanze e onorari. Questo secondo specialista sembra sconfessare completamente il primo, con una diagnosi che sposta nettamente il problema. Se avesse ragione, avrei peraltro da chiedere perlomeno il rimborso delle spese della 'fase ernia'.
Secondo lei/voi, com'è possibile una divergenza diagnostica così grave? Mia madre è tuttora il lista per il ricovero da ernia...
Chi ha ragione dei due?
Come dobbiamo comportarci?
Grazie per l'aiuto.
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Gentile signora,
Lei ci chiama a giudici di comportamenti altrui, ma questo non è possibile soprattutto on-line.
Non si ha a dispozione alcun dato oggettivo e quindi è impossibile esprimere un parere.
Propenderei nell'ipotizzare una doppia patologia, ma è solo una ipotesi che tale rimane in assenza di una valutazione oggettiva.
Con cordialità
Lei ci chiama a giudici di comportamenti altrui, ma questo non è possibile soprattutto on-line.
Non si ha a dispozione alcun dato oggettivo e quindi è impossibile esprimere un parere.
Propenderei nell'ipotizzare una doppia patologia, ma è solo una ipotesi che tale rimane in assenza di una valutazione oggettiva.
Con cordialità
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 09/03/2011.
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