Angiomi cavernosi

Egregi dottori,dopo che a metà novembre 2010 ho avuto due episodi nella stessa giornata di disfasia e clonie alla emifaccia sinistra; dopo TAC e RM mi è stata diagnosticata la presenza di due angioni cavernosi uno in regione opercolare destra ed il secondo in regione paraventricolare paramediana sinistra.
Sono andato dal neurochirurgo presso neurochirurgia di Treviso ed ho fatto una RM funzionale il cui esito è il seguente:
In sede silviana destra si apprezza formazione espansiva rotondeggiante di 15 mm di asse maggiore iperintensa, con cercine periferico emosiderinico maggiormente da cavernoma. Una seconda con analoghe caratteristiche in sede frontale basale sinistra di 5 mm ed altra più piccola frontale al vertice dello stesso lato di 3 mm. Lieve atrofia cerebrale. Non lesioni ischemiche recenti con sequenze pesate in diffusione. Linea mediana in asse. Con studio di tensore di diffusione e successiva ricostruzione trattografica, non si apprezza significativa riduzione nel numero dei principali fasci di fibre indagati o interruzioni degli stessi. Con task di fluenza fonemica e denominazione visiva volti all'attivazione delle aree del linguaggio si evidenziano clusters di attività in sede temporale-opercolare sinistra da area del linguaggio, in sede frontale mesiale da area mortoria accessoria ed in siede di piede di seconda circonvoluzione frontale bilaterale da regioni mortorie di bocca e lingua; tali clusters a destra si portano in stretto rapporto con la lesione cavernomatosa silviana. Clusters di attivazione occipitali da aree visive si evidenziano unicamente con task di denominazione visiva.
Mi è stato proposto di fare l'intervento chirurgico in quanto il neurochirurgo mi ha detto che la percentuale di rischio che possano avvenire altri episodi è mediamente del 5%.
Vorrei quindi sapere se effettivamente l'intervento è da fare, quali sono i rischi derivanti dall'intervento e quali sono i tempi di recupero.
Non ultimo sono libero professionista, faccio anche 500 Km al giorno e devo parlare spesso (faccio formazione).
Cordialmente ringrazio.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Egregio Sig.,
vorrei sapere se Lei è mancino (magari corretto) e se Le hanno indicato, per l'intervento, il cavernoma temp. dx (se ho capito bene, l'unico con l'emosiderina).
Nella risposta, gentilmente, dia conferma (o corregga) le lateraplità segnalate nella richiesta di consulto.
Cordialità
[#2]
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
rispondo alle sue domade:
-non sono mancino; in un primo momento anche il nerochirurgo durante la prima visita mi aveva posto la stessa domanda, ma a dire il vero non ho memoria di aver usato la sinistra; poi, dopo la risonanza funzionale, invece mi ha detto che la difficoltà nel parlare era dovuta ad un parziale blocco dei muscoli che interessano la lingua.
-l'intervento è sul cavernoma temporale dx ed è su questo che richiedo il suo consulto.
Grazie.
[#3]
Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Egregio Sig.,
l'indicazione all'intervento per quel cavernoma, c'è.
Ci sono rischi all'intervento ed anche all'inerzia.
Ritengo che quel cavernoma abbia sanguinato (faccia l'esplicita domanda,senza mostrarsi allarmato ma solo incuriosito, sul presunto pregresso sanguinamento, al Neurochirurgo che La ha visitato ed ha visto le immagini).
Se la risposta è sì, il rischio di un risanguinamento è quello che maggiormente ci spinge verso l'intervento.

Se ha piacere, faccia sapere cosa deciderà.
Auguri cordiali.