Protusioni discali
Buongiorno Dr, da aprile 2009 ho iniziato ad avere problemi a camminare, massimo dopo 10 mt devo trascinare la gamba dx, perchè il piede "non torna su" e difficoltà anche a guidare. Dolore quasi fisso al gluteo verso anca dx. Ho preso anche antidolorifici, antinfiammatori e cortisone, ma senza averne beneficio. Ho fatto una EMG e l'esito è negativo, a questo punto ho fatto la RMN alla colonna lombosacrale, e l'esito è questo: "Accentuazione della lordosi. Nella norma le dimensioni del canale rachideo. Note spondilo-artrosiche, disidratazione e lieve riduzione in altezza dei dischi D10-D11, D11-D12, L5-S1. I dischi D10-D11 e D11-D12 presentano una lieve protusione rispettivamente a sede mediana e paramediana sinistra. Il disco L4-L5 protrude lievemente a sede paramediana-intraforaminale destra. Focale protusione discale mediana L5-S1. Non ernie o protusioni dei restanti dischi. Il midollo spinale del tratto esplorato, cono compreso, ha normale morfologia, dimensioni e intensità di segnale" Mi hanno detto che sono inoperabili. Nel frattempo ho fatto diverse sedute con massofisioterapista, fisiatra, ma non ho avuto beneficio. Da gennaio 2010 sono in cura da un agopunturista, con il quale stavo migliorando, ma ora dal mese di dicembre u.s. non ho più benefici. Visto i dolori non posso neanche fare un minimo di attività fisica. Le chiedo, cortesemente un suo parere. Cordialmente
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I Suoi disturbi sembrerebbero derivare, massimamente, dalla compressione L4-L5.
Il fatto che Lei sia così limitata nei movimenti con deficit motori così importanti, mi induce a non concordare con quanti Le abbiano sconsigliato un intervento chirurgico.
In particolare, se si può essere perplessi sulla possibilità di un intervento classico a cielo aperto (la cosiddetta microdiscectomia con l'uso del microscopio operatore), mi sembra che ben potrebbe essere indicato un intervento in mininvasiva che tolga la compressione alla radice nervosa sicuramente sofferente e che Le dà dolori e paresi all'arto inf.
Si documenti sulla tecnica minivasiva e legga anche i miei articoli in MinForma sull'argomento.
Proseguendo sulla strada attualmente percorsa c'è da prevedere un aggravamento della paresi ed un'accentuazione dei dolori.
Cordialità
Il fatto che Lei sia così limitata nei movimenti con deficit motori così importanti, mi induce a non concordare con quanti Le abbiano sconsigliato un intervento chirurgico.
In particolare, se si può essere perplessi sulla possibilità di un intervento classico a cielo aperto (la cosiddetta microdiscectomia con l'uso del microscopio operatore), mi sembra che ben potrebbe essere indicato un intervento in mininvasiva che tolga la compressione alla radice nervosa sicuramente sofferente e che Le dà dolori e paresi all'arto inf.
Si documenti sulla tecnica minivasiva e legga anche i miei articoli in MinForma sull'argomento.
Proseguendo sulla strada attualmente percorsa c'è da prevedere un aggravamento della paresi ed un'accentuazione dei dolori.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 27/02/2011.
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