Il neurochirurgo mi ha detto che l'ernia non può provocarmi formicolii anche agli arti inferiori
Gentili dottori Vi scrivo per chiederVi un parere: in seguito a forti dolori al collo e alla testa ho eseguito su consiglio del neurochirurgo rmn cervicale che ha evidenziato: "Ernia discale mediana a livello di C5-C6; Assente la fisiologica lordosi cervicale." Il resto non lo riporto perchè negativo. Sono stata dal neurochirurgo e mi ha detto che l'ernia spinge sul midollo, che per ora vuole evitare l'intervento e mi ha consigliato di mettere il collare di notte e FKT posturale, vedere come va e in seguito rivalutare la necessità dell'intervento. Io avverto forte dolore al collo, spesso sono bloccata e faccio fatica a fare movimenti, anche quelli più banali, avverto spesso delle fitte alle dita delle mani e dolore alle braccia,e il dolore cervicale si estende alla testa, ho quasi sempre mal di testa. In più avverto formicolii e sensazione di punture in varie parti del corpo, non solo agli arti superiori ma anche alle gambe e ai piedi. Il neurochirurgo mi ha detto che l'ernia non può provocarmi formicolii anche agli arti inferiori e, quindi, esclude che sia essa la causa degli stessi. Mi ha detto inoltre che l'ernia non incide sulle radice nervose. Preciso che tali formicolii sono presenti da diversi mesi. Il neurochirurgo mi a consigliato di prendere nicetile e vitamina B e vedere come va. Per il mal di testa mi ha detto di prendere il Topamax. Volevo sapere cosa ne pensate, cosa mi consigliate e se secondo voi avrò dei benefici dalla fisioterapia. Volevo inoltre sapere cosa pensate riguardo al problema dei formicolii( ho anche crampi ai piedi spesso) e se questi possono secondo voi essere correlati o meno all'ernia. HO 28 anni. Cordiali Saluti
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Il referto mi sembra un po' scarno (questa ernia spinge sulla dura, arriva sul midollo, è a largo raggio con prevalenza mediana...?).
Se il Collega si è espresso nei termini da Lei riferiti, significa che non ha clinicamente individuato motivi di urgente allarme e, conseguentemente, un trattamento conservativo mi sembra appropriato.
Se, invece, effettivamente spinge sul midollo, e Lei ha disturbi anche agli arti inf., allora mi sembra una situazione che è più vicina alla chirurgia che all'attendismo.
Cordialità
Se il Collega si è espresso nei termini da Lei riferiti, significa che non ha clinicamente individuato motivi di urgente allarme e, conseguentemente, un trattamento conservativo mi sembra appropriato.
Se, invece, effettivamente spinge sul midollo, e Lei ha disturbi anche agli arti inf., allora mi sembra una situazione che è più vicina alla chirurgia che all'attendismo.
Cordialità
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta...il referto riporta soltanto quello che Le ho scritto...purtroppo nell'ospedale della mia città non sono molto precisi....Il neurochirurgo mi ha detto che l'ernia spinge sul canale midollare, ha fatto riferimento al fatto che il liquor non circola bene...cioè al fatto che c'è una compressione..non sono molto esperta in queste cose e non ho nemmeno fatto molte domande al neurochirurgo perchè mi sono un pò spaventata, nel senso che mi ha colto di sorpresa..Mi ha detto che si trova esattamente al centro, ma non ho capito al centro di cosa!Mi ha detto inoltre che oltre al dolore non mi provoca blocchi di braccia ecc...infatti non ne ho. Però mi fa molto male, il dolore si estende anche alle braccia e alla testa e mi sento limitata nei movimenti, mi fa male anche da sdraiata, infatti la notte è difficile trovare la posizione che non mi porvoca dolore. Disturbi arti inferiori non ne ho, a parte i formicolii e il fatto che ultimamente mi fa male un po anche la schiena e a volte le gambe, ma non è un dolore insopportabile.Dal momento che il mio dottore dice che l'ernia non schiaccia sulle radici nervose, secondo Lei i formicolii sono da imputare ad essa o no? Forse dovrei fare una visita più dettagliata...ad ogni modo spero di risolvere almeno in parte con la fisioterapia...certo così non posso continuare di sicuro!Lei cosa mi consiglia? La ringrazio anticipatamente. Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Gentile Dottore La rignrazio per la risposta...volevo dirLe che ho consultato un fisioterapista e sto eseguendo delle sedute di tecarterapia e termoterapia....in realtà ho dei dubbi su tale terapia dal momento che il neurochirurgo mi aveva consigliato ginnastica posturale...ho iniziato da poco quindi il dolore è ancora presente..Lei conosce questo tipo di terapia? Ho letto su internet che non ci sono studi scientifici e temo che sia più un fatto commerciale che terapeutico..dal momento che è anche un pò costosa...La ringrazio per l'attenzione. Cordiali Saluti
[#9]
Utente
Gentile Dottor Della Corte,
Le scrivo ancora per chiederLe un parere. In relazione ai consulti precedenti, volevo dirLe che ho poi sospeso la tecar e la termo terapia per iniziare la posturale, ma la situazione è, per cosi dire, precipitata, nel senso che il dolore è diventato insopportabile con conseguente impossibilità di fare qualsiasi movimento. Mi sono nuovamente recata dal neurochirgo che mi ha prescritto il cortisone e toradol per circa 10 giorni. Ho esaguito la cura, la situazione è migliorata anche se non di molto. Ho iniziato la posturale, sono alla 3 seduta e sono un po migliorata nei movimenti anche se il dolore persiste. In sostanza non riesco a fare quasi niente. Nel frattempo ho fatto un altra visita da un altro neurochirurgo, che mi ha, per adesso, sconsigliato l'intervento, dicendomi che secondo il suo parere l'intervento debba essere l'ultima spiaggia. Le riporto il referto:cervicobrachialgia bilaterale maggiore a dx. Ernia cervicale mediana paramediana sinistra. Lieve deficit di forza AS Dx. lieve ipoestesia ttd superficie esterna avambraccio sinistro. riflessi vivaci ai 4 arti y e sn. Mi ha consigliato di indossare il collare per 2 settimane e una cura con bentalan per circa una settimana. Mi ha detto inoltre di lasciare la fiosetarapia e di riiniziare dopo la cura col cortisone. Mi ha detto che trattasi di ernia molle che spinge sul canale midollare, ma che per il momento non richiede urgenza di intervento chirurgico. Volevo sapere, se possibile, cosa ne pensa. Cordiali Saluti
Le scrivo ancora per chiederLe un parere. In relazione ai consulti precedenti, volevo dirLe che ho poi sospeso la tecar e la termo terapia per iniziare la posturale, ma la situazione è, per cosi dire, precipitata, nel senso che il dolore è diventato insopportabile con conseguente impossibilità di fare qualsiasi movimento. Mi sono nuovamente recata dal neurochirgo che mi ha prescritto il cortisone e toradol per circa 10 giorni. Ho esaguito la cura, la situazione è migliorata anche se non di molto. Ho iniziato la posturale, sono alla 3 seduta e sono un po migliorata nei movimenti anche se il dolore persiste. In sostanza non riesco a fare quasi niente. Nel frattempo ho fatto un altra visita da un altro neurochirurgo, che mi ha, per adesso, sconsigliato l'intervento, dicendomi che secondo il suo parere l'intervento debba essere l'ultima spiaggia. Le riporto il referto:cervicobrachialgia bilaterale maggiore a dx. Ernia cervicale mediana paramediana sinistra. Lieve deficit di forza AS Dx. lieve ipoestesia ttd superficie esterna avambraccio sinistro. riflessi vivaci ai 4 arti y e sn. Mi ha consigliato di indossare il collare per 2 settimane e una cura con bentalan per circa una settimana. Mi ha detto inoltre di lasciare la fiosetarapia e di riiniziare dopo la cura col cortisone. Mi ha detto che trattasi di ernia molle che spinge sul canale midollare, ma che per il momento non richiede urgenza di intervento chirurgico. Volevo sapere, se possibile, cosa ne pensa. Cordiali Saluti
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Mi permetto di dissentire su quanto afferma il collega che le consiglia la terapia conservativa, visto che, almeno da quanto riportato, sarebbe presente un'ernia che oblitera lo spazio dove è contenuto il midollo cervicale e che vi sarebbero segni clinici del tutto congrui con quanto evidenziato in sede cervicale.
Una terapia medico-conservativa può a volte produrre un giovamento più o meno duraturo, ma si dovrebbe considerare che tale terapia eventualmente agisce sui sintomi ovvero sull'effetto e non su ciò che produce i sintomi,cioè la causa.
Cordiali saluti
Una terapia medico-conservativa può a volte produrre un giovamento più o meno duraturo, ma si dovrebbe considerare che tale terapia eventualmente agisce sui sintomi ovvero sull'effetto e non su ciò che produce i sintomi,cioè la causa.
Cordiali saluti
[#14]
Utente
Gentile Dott.Migliaccio, innanzitutto La ringrazio per la cortesia. Volevo farLe alcune domande; Ho effettuato ginnastica posturale, 12 sedute, la situazione è migliorata. Diciamo che per 2 o 3 settimane sono stata abbastanza bene..poi il dolore è ricomparso, non come prima ma abbastanza fastidioso. Diciamo che allo stato attuale ci convivo ma con molta difficoltà e facendo spesso ricorso a farmaci antinfiammatori. Volevo farLe un paio di domande: Il neurochirurgo che ho consultato qualche mese fa mi disse che molto spesso l'ernia si disidrata e che quindi il dolore si toglie. Anche leggendo su internet ho trovato questo tipo di informazione..Vorrei chiederLe se è effettivamente cosi e cioè se aspettando per un pò di tempo è possibile che il problema si auto-risolva. La secondo domanda riguarda la possibilità di effettuare l'ozono terapia. Vorrei sapere, se possibile, cosa ne pensa. Una terza e ultima domanda, più per curiosità che per altro, dal momento che sono consapevole ovviamente che la cura la prescrive il medico. Ho sentito parlare della coblazione, in cosa consiste?La ringrazio anticipatamente per l'attenzione. Cordiali Saluti
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Rilegga attentamente la mia replica #11
A titolo informmativo: Un'ernia col tempo può, diciamo, perdere la propria forza compressiva e se nel frattempo non ha prodotto danni ed è assente ogni sintomatologia dolorosa, ovviamente non ci sarà bisogno dell'intervento e di nessun altro tipo di terapia.
Vi sono diverse tecniche chirurgiche, ma nessuna è alternativa all'altra. Ogni tecnica ha le proprie indicazioni in base al tipo di patologia, di sintomi, di alterazioni anatomiche ecc.
La coblazione , per esempio, può essere indicata nelle protrusioni, ma non nelle ernie discali.
Buona Domenica
A titolo informmativo: Un'ernia col tempo può, diciamo, perdere la propria forza compressiva e se nel frattempo non ha prodotto danni ed è assente ogni sintomatologia dolorosa, ovviamente non ci sarà bisogno dell'intervento e di nessun altro tipo di terapia.
Vi sono diverse tecniche chirurgiche, ma nessuna è alternativa all'altra. Ogni tecnica ha le proprie indicazioni in base al tipo di patologia, di sintomi, di alterazioni anatomiche ecc.
La coblazione , per esempio, può essere indicata nelle protrusioni, ma non nelle ernie discali.
Buona Domenica
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Utente
La ringrazio per la risposta. Ho visto tra i vari consulti che è possibile inviare le immagini della risonanza, volevo chiederLe se posso inviarLe le mie. In realtà avrei già prenotato una visita da Lei...ma sono di Campobasso, quindi mi riservo di aspettare ancora un pò sperando che il problema si attutisca. Cordiali Saluti e ancora grazie per la disponibilità.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 26.1k visite dal 25/02/2011.
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