Ernia del disco recidiva
Salve, ho 35 anni e ad ottobre scorso sono stato operato per un ernia l5-s1 espulsa sx. A distanza di 5 mesi, eseguendo una RM poichè avevo continui dolori al gluteo ed al polpaccio sx, il referto recitava ancora ernia espulsa l5-s1 sx. Il neurochirurgo che mi aveva operato mi ha prospettato una seconda operazione di discectomia. Ora le mie domande sono: possibile una recidiva in così poco tempo considerando che già a natale stavo male e prendevo antidolorifici fans? è corretto effettuare la medesima operazione oppure deve essere presa in considerazione qualcos'altro, mi riferisco a protesi o distanziatori?
Faccio presente che, ai fini di un vostro consulto, il mio lavoro è da considerarsi pesante ed usurante. grazie
Faccio presente che, ai fini di un vostro consulto, il mio lavoro è da considerarsi pesante ed usurante. grazie
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Utente
La ringrazio dottore per il suo consiglio,purtroppo i sintomi che avverto tutt'ora mi lasciano poche speranze di scongiurare un'altra operazione; riesco a controllare il dolore solo mediante l'assunzione di 2 compresse al giorno di Lyrica.Confrontando le risonanze magnetiche, pre e post operazione,posso affermare,pur essendo un profano,che sono identiche sia visivamente sia nei due referti scritti dai medici radiologi.Volevo avere conferma se la fibrosi reattiva da lei citata riguarda aderenze causate dai punti e cicatrici interne della prima operazione. E se fosse così che cosa dovrei fare? La ringrazio nuovamente per la sua disponibilità.
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Le cicatrici-aderenze si formano "normalmente" ma sono di entità e caratteristiche tali da non dare particolari fastidi. Se il quadro è sovrapponibile a quello esistente nel pre-intervento, è da ritenere che si tratti, essenzialmente, di una recidiva pura e semplice.
Chieda al Suo Chirurgo se, in questo caso e considerato che si tratta di un 2^intervento su un campo operatorio con inevitabile fibrosi concomitante, fosse possibile operarLa in mininvasiva in modo da non ripercorrere la medesima strada del 1^intervento.
Faccia sapere ed auguri cordiali.
Chieda al Suo Chirurgo se, in questo caso e considerato che si tratta di un 2^intervento su un campo operatorio con inevitabile fibrosi concomitante, fosse possibile operarLa in mininvasiva in modo da non ripercorrere la medesima strada del 1^intervento.
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.8k visite dal 24/02/2011.
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