Rm colonna lombo-sacrale
Gentilissimi dottori il mio nome è Matteo ed ho 32 anni. Oggi ho ritirato la RM alla colonna lombo sacrale, dopo quasi 3 anni di dolore tremendo ed ho bisogno del Vostro aiuto. Aggiungo che due volte negli ultimi tre mesi sono rimasto completamente bloccato con la schiena cadendo per terra e non riuscendo muovermi per quasi un’ora (non mi sentivo più nemmeno le gambe) .Cortesemente mi potreste chiarire il seguente testo:
RM COLLONA LOMBO-SACRALE
Sono state eseguite sequenze sagittali T1 e T2 ponderate e sequenze assiali mirate alla valutazione degli spazi intersomatici compresi tra L3 ed S1.
Leggermente rettificata la fisiologica curvatura lordotica; non disallineamenti metamerici sul piano sagittale.
Non si riconoscono alterazioni intensitometriche focali a provenienza della spongiosa dei metameri lombari esaminati.
I dischi intersomatici presentano regolare spessore ed intensita di segnale ad eccezione del livello L5-S1 ove l' ampiezze dello spazio intersomatico è leggermente ridotta con initiali note osteocondrosiche delle limitanti cortico-spugnose contrapposte che si associano a modico assottigliamento del disco intervertebrale.
A tale livello concomita dicreta protrusione discale mediana posteriore che oblitera il clivaggio adiposo anteriore sollevando lievemente il legamento longitudinale posteriore e determinando impronta a medio raggiodi curvatura sulla superficie ventrale del sacco durale attualmente non associata a significativi effetti compressivi radicolari.
Piccola cisti periradicolare di diametro intorno al centimetro in corrispondenza delle porzioni declivi dell'origine del forame di coniugazione di destra.
Sui restanti livelli esaminati non si riconoscono ernie o procidenze discali significative . I diametri dello speco vertebrale rientrano nei limiti della norma.
Regolare l'intensità e l'immagine del cono midollare.
In attesa di una Vostra risposta vi porgo i miei piu sinceri saluti. Matteo
RM COLLONA LOMBO-SACRALE
Sono state eseguite sequenze sagittali T1 e T2 ponderate e sequenze assiali mirate alla valutazione degli spazi intersomatici compresi tra L3 ed S1.
Leggermente rettificata la fisiologica curvatura lordotica; non disallineamenti metamerici sul piano sagittale.
Non si riconoscono alterazioni intensitometriche focali a provenienza della spongiosa dei metameri lombari esaminati.
I dischi intersomatici presentano regolare spessore ed intensita di segnale ad eccezione del livello L5-S1 ove l' ampiezze dello spazio intersomatico è leggermente ridotta con initiali note osteocondrosiche delle limitanti cortico-spugnose contrapposte che si associano a modico assottigliamento del disco intervertebrale.
A tale livello concomita dicreta protrusione discale mediana posteriore che oblitera il clivaggio adiposo anteriore sollevando lievemente il legamento longitudinale posteriore e determinando impronta a medio raggiodi curvatura sulla superficie ventrale del sacco durale attualmente non associata a significativi effetti compressivi radicolari.
Piccola cisti periradicolare di diametro intorno al centimetro in corrispondenza delle porzioni declivi dell'origine del forame di coniugazione di destra.
Sui restanti livelli esaminati non si riconoscono ernie o procidenze discali significative . I diametri dello speco vertebrale rientrano nei limiti della norma.
Regolare l'intensità e l'immagine del cono midollare.
In attesa di una Vostra risposta vi porgo i miei piu sinceri saluti. Matteo
[#1]
Gent.le Utente,
non mi pare che il quadro rmn sia particolarmente compromesso e soprattutto vedo una sproporzione fra il quadro clinico da Lei descritto e il referto delle immagini.
Questi sono i casi in cui la valutazione clinica/ambulatoriale appare decisiva anche per la raccolta della storia dei disturbi e, conseguentemente, sull'approccio terapeutico da mettere a punto.
Si rivolga ad uno Specialista della Sua zona e, se ha piacere, faccia sapere.
Cordialmente
non mi pare che il quadro rmn sia particolarmente compromesso e soprattutto vedo una sproporzione fra il quadro clinico da Lei descritto e il referto delle immagini.
Questi sono i casi in cui la valutazione clinica/ambulatoriale appare decisiva anche per la raccolta della storia dei disturbi e, conseguentemente, sull'approccio terapeutico da mettere a punto.
Si rivolga ad uno Specialista della Sua zona e, se ha piacere, faccia sapere.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 24/02/2011.
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