Oligodendroglioma di ii grado
Buongiorno,
mia madre è affetta da oligodendroglioma di II grado (non operabile perchè diffuso in massa) da circa tre anni.
Ci segue un oncologo di fiducia e ci fidiamo ma sono sicura che un parere vostro potrebbe comunque aiutarci.Siamo rimasti a una tac del cranio e sella turcica che evidenzia nella fossa endocranica media dx disomogenea ipodensità ,altra iperdensità nel corno posteriore del ventricolo omolaterale che appare compresso.Edema digitiforme fronto-temporo-parietale destro con spianamento dei sochi omolaterali. Strutture mediane in asse. Questo esame risale al 24/12/2010.
Dopo uno svenimento durante la notte mentre era in bagno è stata ricoverata nuovamente e l'hanno sottoposta a un altra tac con risultato evidentemente modificato: si evidenzia incremento dell'edema digitiforme in sede fronto-temporo-parietale destra e maggiore distensione dei ventricoli laterali.Invariati i precedenti referti.
Il nostro oncologo adesso decide di far eseguire risonanza magnetica per dare giustificazione a dolori persistenti e a un peggioramento nell'orientamento il tutto sospendendo la chemioterapia. Premetto che già sei mesi fa era stata interrotta (dicono che così è la prassi) e il tumore è cresciuto parecchio.
Adesso ho paura che si ripeta la stessa cosa.
Cosa rischia mia madre? peggiorerà sempre o potrà esserci una situazione stabile?
Sarà il caso di portarla in qualche clinica specializzata a Verona per esempio?
Penso sia inutile dirvi che vorrei che vivesse ma non so veramente cosa aspettarmi.
vi ringrazio in anticipo per eventuali consigli.
mia madre è affetta da oligodendroglioma di II grado (non operabile perchè diffuso in massa) da circa tre anni.
Ci segue un oncologo di fiducia e ci fidiamo ma sono sicura che un parere vostro potrebbe comunque aiutarci.Siamo rimasti a una tac del cranio e sella turcica che evidenzia nella fossa endocranica media dx disomogenea ipodensità ,altra iperdensità nel corno posteriore del ventricolo omolaterale che appare compresso.Edema digitiforme fronto-temporo-parietale destro con spianamento dei sochi omolaterali. Strutture mediane in asse. Questo esame risale al 24/12/2010.
Dopo uno svenimento durante la notte mentre era in bagno è stata ricoverata nuovamente e l'hanno sottoposta a un altra tac con risultato evidentemente modificato: si evidenzia incremento dell'edema digitiforme in sede fronto-temporo-parietale destra e maggiore distensione dei ventricoli laterali.Invariati i precedenti referti.
Il nostro oncologo adesso decide di far eseguire risonanza magnetica per dare giustificazione a dolori persistenti e a un peggioramento nell'orientamento il tutto sospendendo la chemioterapia. Premetto che già sei mesi fa era stata interrotta (dicono che così è la prassi) e il tumore è cresciuto parecchio.
Adesso ho paura che si ripeta la stessa cosa.
Cosa rischia mia madre? peggiorerà sempre o potrà esserci una situazione stabile?
Sarà il caso di portarla in qualche clinica specializzata a Verona per esempio?
Penso sia inutile dirvi che vorrei che vivesse ma non so veramente cosa aspettarmi.
vi ringrazio in anticipo per eventuali consigli.
Gent.le Utente,
le neoplasia, tipo oligodendroglioma, tendono a crescere più lentamente di altre lesioni simili, ma costantemente la massa tumorale diviene maggiore distruggendo tessuto sano e sostituendosi ad esso. Se già, anni fa, è stata scartata l'opzione chirurgica, a maggior ragione è da scartare oggi che la neoplasia è cresciuta e, forse, come non infrequentemente accade,è divenuta "più aggressiva" passando, ad es., dal 2^ ad un grado superiore.
Le terapie antiblastiche hanno, come Lei saprà, i loro ritmi e non possono essere somministrate costantemente.
Se l'Oncologo ha deciso di fare una pausa è da credere che ciò è stato necessario per non sovraccaricare eccessivamente l'organismo.
Le consiglio di continuare col trattamento medico che sta già facendo e di non pensare a procedure che potrebbero essere più rischiose che utili.
Auguri cordiali.
le neoplasia, tipo oligodendroglioma, tendono a crescere più lentamente di altre lesioni simili, ma costantemente la massa tumorale diviene maggiore distruggendo tessuto sano e sostituendosi ad esso. Se già, anni fa, è stata scartata l'opzione chirurgica, a maggior ragione è da scartare oggi che la neoplasia è cresciuta e, forse, come non infrequentemente accade,è divenuta "più aggressiva" passando, ad es., dal 2^ ad un grado superiore.
Le terapie antiblastiche hanno, come Lei saprà, i loro ritmi e non possono essere somministrate costantemente.
Se l'Oncologo ha deciso di fare una pausa è da credere che ciò è stato necessario per non sovraccaricare eccessivamente l'organismo.
Le consiglio di continuare col trattamento medico che sta già facendo e di non pensare a procedure che potrebbero essere più rischiose che utili.
Auguri cordiali.

Utente
potrei chiedervi un ulteriore consiglio?
Ha fortissime fitte alla testa che la portano addirittura a piangere....quale medicinale tra lixidol e toradol lei consiglierebbe?
Per adesso utilizziamo il lixidol ma non ha grossi risultati. Il nostro medico ci ha dato la facoltà di scegliere tra i due...
Ha fortissime fitte alla testa che la portano addirittura a piangere....quale medicinale tra lixidol e toradol lei consiglierebbe?
Per adesso utilizziamo il lixidol ma non ha grossi risultati. Il nostro medico ci ha dato la facoltà di scegliere tra i due...
Ogni paz. risponde a modo suo ai vari medicamenti, segua i consigli del Curante che, conoscendo Sua madre, potrà meglio indirizzarLa (magari fornendogli qualche piccolo particolare clinico in più).
Cordialità
Cordialità

Utente
volevo ringraziarla per la cordialità....
spero di poterla consultare per eventuali consigli...
buon lavoro.
spero di poterla consultare per eventuali consigli...
buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.1k visite dal 08/02/2011.
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