Bruciore acuto lombare e nevralgia del trigemino

Buongiorno,
premetto che sono donna, ho 45 anni e svolgo un lavoro d'ufficio anche se non esclusivamente sedentario oltre alla cura della casa e della famiglia. Non ho mai avuto problemi di salute o particolari patologie.
Agli inizi di dicembre ho manifestato un fitto dolore alla parte dx del viso che interessava anche l'occhio, dal labbro alla testa. Dopo alcuni giorni sono stata dal mio medico che ha diagnosticato una nevralgia della II branca del trigemino prescrivendomi Tegretol 200 mg da prendere progressivamente da una fino a tre capsule al giorno. Già alla seconda pastiglia , come mi aveva informato la d.ssa, provavo dei giramenti di testa, ma sopportabili, dalla terza pastiglia ho incominciato ad avere forti vertigini che non mi permettevano di guidare per recarmi al lavoro. Presentatami dal medico ho fatto presente la situazione e mi ha detto di regredire con il Tegretol mentre nel frattempo avrei dovuto consultare un neurologo. Non appena ridotto il farmaco ho avvertito l'acutizzarsi del dolore alla faccia/testa, ma soprattutto ciò che mi ha impedito di dormire per cinque notti di fila non trovando una posizione consona, è stato un lancinante bruciore nella zona lombare dx che si estendeva per tutta la gamba fino alle dita dei piedi. Il dolore si attenuava leggermente nelle ore diurne. Contestualmente mi sono recata dal neurologo che mi ha confermato la diagnosi e mi ha prescritto il Lyrica 25mg da assumere gradualmente fino a 15o mg al giorno e prescritto una rmn con contrasto. Inizialmewnte il dolore alla schiena è sparito ma ad oggi permane ancora un fastidio al viso/testa con dolori improvvisi anche se non più insopportabili. Prendo la dose di Liryca max dal 18/1 scorso. Ieri ho rivisto il neurologo che ha visionato la risonanza confortandomi dal punto di vista di tumori o altro, riconfermando la nevralgia e dicendomi che avrei dovuto continuare la terapia così com'è per almeno due mesi, in quanto il problema non si risolve in tempi brevi. Tuttavia mi è ricomparso il fitto bruciore alla schiena, sempre nella parte lombare dx, non più continuo e totalmente insopportabile, ma con ripetute e comunque dolorose fitte che tuttavia il neurologo non collega in alcun modo alla nevralgia.
A questo punto mi chiedo, se così è, come e a chi mi devo rivolgere per capire a cosa è dovuto il mal di schiena che, dopo alcuni giorni di permanenza comincia a rendermi difficoltosi i movimenti e si fa sempre più intenso.
Vi ringrazio vivamente per le indicazioni ed i consigli che vorrete fornirmi.
Distinti saluti.
[#1]
Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9
Gentile utente,

in effetti non sembrerebbero esserci correlazioni tra la sua lombalgia e la nevralgia trigeminale. Consulti un neurochirurgo, probabilmente le farà fare una TC od una RMN lombare per capire il problema.
Cordialmente

Dr. Nicola Benedetto
Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Universitaria Pisa
nicola.benedetto@gmail.com

[#2]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
La ringrazio per l'interesse, tuttavia non sono stata sufficientemente precisa.
Il medico che mi ha visitata durante la fase acuta della nevralgia e che mi ha prescritto il Lyrica e la rmn è un neurologo, mentre il medico a cui ho sottoposto l'esito della risonanza e che mi ha detto che il male alla schiena non è correlato alla nevralgia del trigemino è un neurochirurgo. Spiegatogli del dolore lombare non ha ritenuto opportuno sottopormi nuovamente a radiazioni e mi ha consigliato di applicare localmente pomate tipo Voltaren. Mi è venuto il dubbio che per questo tipo di dolore occorresse un altro specialista, temendo problemi ai reni, polmoni o altro.
Il mio stesso medico di base , che ho nel frattempo consultato, ha escluso tali mie ipotesi. Proseguirei pertanto con applicazione di antinfiammatori locali come consigliatomi.
Cordilità.
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9
Il diclofenac in crema da applicare per via topica mi sembra un pò insufficiente come terapia per la lombalgia
[#4]
Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
E' per questo motivo che rimango perplessa e anche un pò demoralizzata.
E' da oltre un mese che applico Voltaren o cerotti anti-infiammatori, ma non ho grandi benefici, anzi, se sospendo le applicazioni per alcuni giorni ritorna il bruciore più diffuso di prima fino quasi alla scapola.
Oltre a rimanermi il dubbio che si tratti di lombalgia, anche in tal caso non saprei a quale specialista rivolgermi affinchè approfondisca questo disturbo verso il quale fino ad ora non è stata data importanza, nessuno infatti mi ha visitato, consigliato ulteriori indagini o altro.
La somma del dolore al trigemino ancorchè contenuto rispetto agli inizi e per il quale sono rassegnata a pazientare, e le fitte alla schiena alle quali non so dare risposta mi stanno condizionando le giornate e mi piacerebbe almeno conoscere le cause e ancor meglio la soluzione, di questo ulteriore disturbo.
Grazie ancora per il Vostro consiglio.
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Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9
In effetti se il dolore si irradia sino alla scapola non sembrerebbe lombalgia.
La zona dolorante è arrossata o ci sono delle piccole bolle? Ha febbre in questi giorni?
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Attivo dal 2009 al 2013
Ex utente
Nessun segno visibile sulla pelle, e neppure febbre; l'unico sintomo è il mal di schiena. La mia paura è proprio che non si tratti di lombalgia ma qualcosa interno.
Le dirò che prima della rmn ho fatto l'esame della creatinina per effettuare il contrasto, era tutto a posto.
Sarei più tranquilla nel fare un'ecografia o radiografia, per escludere qualcosa ai reni o polmoni, ma il mio medico insiste nel non ritenere necessario sottopormi a ulteriori radiazioni.
A questo punto non saprei se è il caso di rivolgermi ad un fisiatra, ortopedico o.. non so.

Grazie ancora
[#7]
Dr. Nicola Benedetto Neurochirurgo 402 9
Secondo me basterebbe un ciclo di corticosteroidi per 4-5 giorni a risolverle la lombalgia. ne parli con il suo medico. Probabilmente l'unica cosa sbagliata è stata la cura sinora.

saluti