Rm muscoloscheletrica cervicale e nervi periferici plessso brachiale

salve,
recentemente ho effettuato una risonanza magnetica con contrasto per una plessopatia della quale non si conoscono le cause. Di seguito riporto il referto dell'esame e vi sarei infinitamente grato se posteste spigarmene il significato:

Esame eseguito in tecnica spine Echo, STIR ed FFE mediante sezioni multiplanari, immagini pesate in T1 e T2 e completato dopo mezzo di contrasto.
I diametri del canale spinale sono nei limiti della norma.
All'altezza di C4-C5, C5-C6 e C7 T1 si riconoscono minime protusioni discali posteriori ad ampio raggio che improntano modicamente il profilo anteriore del sacco durale.
Il midollo spinale presenta calibro e profili normali senza aree di alterato segnale.
Si osservano abbondanti e insolite strutture vascolari negli spazi epidurali anteriori all'altezza di C6, C7, T1 e T2.
I fiorami di coniugazione presentano ampiezza nei limiti della norma.
le immagini ottenute per lo studio dei plessi brachiali sono disturbate da alcuni artefatti da movimento.
Non sono tuttavia evidenti aspetti patologici lungo i tronchi primari e le corde secondarie dei plessi brachiali.
Normalmente rappresentato il tessuto adiposo della fossetta sovraclaveare bilateralmente.
non asimmetrie ne alterazioni di segnale dei muscoli delle spalle e del collo.
Dopo somministrazione di mezzo di contrasto non sono evidenti immagini focali di enhancement patologico.


Aggiungo che l'esame in questione è stato eseguito presso l'istituto neurologico Carlo besta durante un recente ricovero effettuato su consiglio di un nurochirugo che ha riscontrato oltre alla plessopatia in corso anche fenomeni distonici generalizzati;
grazie, distinti saluti
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Direi che la rmn sia, sostanzialmente, nei limiti di norma per cui se c'è una patologia, o comunque, un disturbo, l'esame ha escluso determinati fatti che avrebbero potuto avere significato nello spiegare un malore acuto od, ormai, cronicizzato.
Auguri cordiali
[#2]
Utente
Utente
gentile dottore, la ringrazio per la sua cortese risposta...!! se non le dispiace, però, vorrei approfittare della sua disponibilità chiedendole un ulteriore parere in merito all'argomento.
Il neurochirugo al quale mi sono rivolto per il disturbo in questione, oramai in corso da circa sei anni con fasi di miglioramento e con periodiche ricadute senza una reale guarigione, manifestatosi per la prima volta durante esercizi di flessione in palestra, ritiene che si tratti di una plessopatia su base idiopatica, ma non ha escluso la possibilità di un entrapment del nervo sovrascapolare; contestualmente ha anche proposto un intervento di esplorazione del plesso per escludere una o l'altra causa riferendomi che non vi è attualmente nessun altro modo per appurare con certezza la reale causa del problema se non quella del criterio ex- adiuvantibus. Ecco, secondo lei, tale ipotesi è consigliabile? esistono altri modi per rilevare con certezza l'origine del fenomeno?
Aggiungo a quanto già detto che qualche mese prima dell'esordio ti tale patologia ho avuto un incidente stradale con la moto, a seguito del quale ho riportato uno pneumatorace, l'asportazione totale della milza, la frattura della prima e quinta costola sx e la frattura della scapola e clavicola sx con conseguente sublussazione dello sterno.
Ho fatto già questa domanda ad alcuni medici e la loro risposta non è mai stata molto sicura: il trauma ed il relativo squilibrio posturale venutosi a creare con la deformazione dell'articolazione sterno-claveare, che tuttora continuo ad avere, possono aver inciso e continuano ad incidere in qualche modo!?
Bisogna considerare, comunque che il disturbo è localizzato sul lato opposto a quello in cui ho riportato il trauma.
Cordialmente.
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Dr. Vincenzo Della Corte Neurochirurgo 7.1k 247
Propenderei per escludere tale eventualità.
Saluti.