Ernia disco
La risonanza evidenzia quanto segue:
"Discomalacia disidratativa L5-S1 con ernia discale posteriore mediana-paramediana sn improntante nettamente il sacco durale e la radice S1 sn alla emergenza da questo.
Asimmetria di orientamento delle faccette erticolari interapofisarie al passaggio lombo-sacrale.
Con riferimento ad analoga indagine del 16.03.2004 l'ernia presenta dimensioni accresciute".
Poi seguono altre descrizioni tutte nella norma.
Ho sofferto dolori forti per due mesi circa che nessun antiinfiammatorio non steroideo è riuscito a calmare. Poi con un ciclo di bentalan 4 mg die per 6 gioni (quindi altri 6 a scalare) + sirdalud 6mg die per 10 giorni + alprazolam seguito da un ciclo di agopuntura ho ottenuto giovamenti (persiste ancora una leggera sciatica alla gamba sinistra in via di miglioramento lento ma continuo).
Visto che non ho perso forza alla gamba nè sensibilità (apparentemente) desiderei sapere se è consigliato l'intervento chirurgico od eventualmente qualche terapia alternativa.
Grazie
"Discomalacia disidratativa L5-S1 con ernia discale posteriore mediana-paramediana sn improntante nettamente il sacco durale e la radice S1 sn alla emergenza da questo.
Asimmetria di orientamento delle faccette erticolari interapofisarie al passaggio lombo-sacrale.
Con riferimento ad analoga indagine del 16.03.2004 l'ernia presenta dimensioni accresciute".
Poi seguono altre descrizioni tutte nella norma.
Ho sofferto dolori forti per due mesi circa che nessun antiinfiammatorio non steroideo è riuscito a calmare. Poi con un ciclo di bentalan 4 mg die per 6 gioni (quindi altri 6 a scalare) + sirdalud 6mg die per 10 giorni + alprazolam seguito da un ciclo di agopuntura ho ottenuto giovamenti (persiste ancora una leggera sciatica alla gamba sinistra in via di miglioramento lento ma continuo).
Visto che non ho perso forza alla gamba nè sensibilità (apparentemente) desiderei sapere se è consigliato l'intervento chirurgico od eventualmente qualche terapia alternativa.
Grazie
[#1]
Gentile utente,vedo che ha già praticato diversi farmaci e che,
qualche risultato è riuscito ad ottenerlo.L'intervento chirurgico,
quando indicato e quando praticato dai Neurochirurghi,trova da parte
degli stessi,una certa moderazione (chiaramente c'è caso e caso )
spesso per recidive. Come terapie altre, Le potrei consigliare il
metodo inifiltrativo, trattato da specialista idoneo, molte volte con
risultati molto soddisfacenti.
Gradisca cordiali saluti
Dott.Adriano Gambone
[#3]
Gentile Utente di Pesaro-Urbino,
Le iniezioni epidurali, o infiltrazioni, sono terapie
discusse, negate da alcuni e avvalorate da altri.
A mio avviso più dei pareri vale il risultato.
Chiaramente l'azione terapeutica può essere molto diversa
a seconda del tipo di farmaci usati e non da ultimo dallo speci-
alista che li pratica.
Provare nuocerà sicuramente poco.
Sperando di esserLe stato di aiuto gradisca codiali saluti.
[#4]
Utente
Cortese dott. Gambone, La ringrazio ancora per il chiarimento fornito. In effetti il ricorso a tali iniezioni epidurali a base di cortisonici mi era stato consigliato anche da un amico anestesista, mentre una microdiscectomia mi era stata consigliata da un neurochirurgo.
A questo punto penso che prima di ricorrere all'inervento, in caso di recidiva di dolore intensissimo come quello di cui ho sofferto nei due mesi scorsi, proverò senz'altro indugio il ciclo di n.2-3 iniezioni epidurali a distanza di 15-20 giorni una dall'altra consigliatomi anche dall'anestesista.
Cordiali saluti e ancora grazie.
A questo punto penso che prima di ricorrere all'inervento, in caso di recidiva di dolore intensissimo come quello di cui ho sofferto nei due mesi scorsi, proverò senz'altro indugio il ciclo di n.2-3 iniezioni epidurali a distanza di 15-20 giorni una dall'altra consigliatomi anche dall'anestesista.
Cordiali saluti e ancora grazie.
[#5]
Mi permetto di dissentire sull'indicazione alle infiltrazioni peridurali semplicemente perchè la causa del dolore è la compressione della radice S1 ad opera del disco estruso.
L'infiltrazione in questo caso ha l'effetto che può avere la somministrazione del cortisone per via sistemica, ovvero interviene sul sintomo, ma non sulla causa.
A mio parere quindi(anche se quello definitivo può essere dato solo dopo aver visitato il paziente e visionato gli esami eseguiti) l'intervento di microdiscectomia è l'inicazione più appropiata.
Cordialità
Dottor Giovanni Migliaccio
Specialista in Neurochirurgia
Ospedale Fatebenefratelli & Oftalmico
Milano
L'infiltrazione in questo caso ha l'effetto che può avere la somministrazione del cortisone per via sistemica, ovvero interviene sul sintomo, ma non sulla causa.
A mio parere quindi(anche se quello definitivo può essere dato solo dopo aver visitato il paziente e visionato gli esami eseguiti) l'intervento di microdiscectomia è l'inicazione più appropiata.
Cordialità
Dottor Giovanni Migliaccio
Specialista in Neurochirurgia
Ospedale Fatebenefratelli & Oftalmico
Milano
[#6]
Utente
Egregio dott. Migliaccio, il neurochirurgo che mi ha visitato mi ha detto di rimandare l'operazione fino che con i farmaci (cortisone) riesco a tenere sotto controllo il dolore. Al momento non ho dolore e stò continuando un ciclo di agopuntura (consigliatomi da un anestesista, il quale tra l'altro mi ha detto che si può eventualmente tentare una terapia con un antiepilettico + tramadolo).
Posso, a Suo avviso, posporre ancora l'intrervento?
Grazie per la cortesia.
Posso, a Suo avviso, posporre ancora l'intrervento?
Grazie per la cortesia.
[#7]
Come Le ho accennato, le terapie conservative-farmacologiche (non prive di effetti collaterali)agiscono sul sintomo e non sulla causa.
Lei può attendere, ma rammenti che l'assenza del dolore, in questi casi, non sempre è indice di guarigione e bisogna tener d'occhio il possibile sviluppo, in assenza di sintomi dolorosi,di deficit neurologici quale per esempio una diminuzione di forza del piede e/o della gamba.
Cordialmente
Dottor Giovanni Migliaccio
Specialista in Neurochirurgia
Ospedale Fatebenefratelli & Oftalmico
Milano
Lei può attendere, ma rammenti che l'assenza del dolore, in questi casi, non sempre è indice di guarigione e bisogna tener d'occhio il possibile sviluppo, in assenza di sintomi dolorosi,di deficit neurologici quale per esempio una diminuzione di forza del piede e/o della gamba.
Cordialmente
Dottor Giovanni Migliaccio
Specialista in Neurochirurgia
Ospedale Fatebenefratelli & Oftalmico
Milano
[#8]
Utente
Gentile dottor Migliaccio La ringrazio ancora.
Apparentemente non ho ancora perso forza alla gamba nè sensibilità, pertanto ai primi sintomi di questo genere mi muoverò nel senso da Lei indicato. Mi hanno infatti riferito di fare una EMG del nervo, mi informerò dove poterla effettuare nella mia zona di residenza.
Grazie e buon lavoro.
Apparentemente non ho ancora perso forza alla gamba nè sensibilità, pertanto ai primi sintomi di questo genere mi muoverò nel senso da Lei indicato. Mi hanno infatti riferito di fare una EMG del nervo, mi informerò dove poterla effettuare nella mia zona di residenza.
Grazie e buon lavoro.
[#9]
Si comporti come crede, ma non penso sia una scelta saggia aspettare che compaia un deficit neurologico, come la diminuzione della forza, perchè poi il recupero potrebbe essere lungo e difficile.
Auguri
Dottor Giovanni Migliaccio
Specialista in Neurochirurgia
Dirigente Medico U.O. di Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli & Oftalmico- Milano
St.: C.so di P.ta Nuova,21 – 20121 Milano
telefono: 02.63.632.718-874 –cell. 3356320940
e-mail: giovannimigliaccio@tiscali.it
Auguri
Dottor Giovanni Migliaccio
Specialista in Neurochirurgia
Dirigente Medico U.O. di Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli & Oftalmico- Milano
St.: C.so di P.ta Nuova,21 – 20121 Milano
telefono: 02.63.632.718-874 –cell. 3356320940
e-mail: giovannimigliaccio@tiscali.it
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 6.5k visite dal 05/10/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.