Sciatica paralizzante
Auguri a tutti e buon 2011.sono stato operato due volte,la prima volta nel 2009per una ernia discale L3-L4 e di seguito,nel novembre del2010per sciatica paralizzante L4-L5.Nella prima RM che e stata effettuata 2009il referto fatto:
"Attenuazione della fisiologica lordosi.Tenue ipointensita in T2dei dischi intersomatici compresi tra L3-S1 per fenomeni disidratativi.
A livello L5-S1 e evidente una erniazione discale posteriore a sede paramediana e laterale destra,associata ad osteofitosi reattiva,che esercita effetto compressivo sul sacco durale.
Protrusuione discale ad ampioraggio che presenta magigiore estensione laterale ed in parte intraforaminale destra si apprezza in L4-L5.
A livello L3-L4 si osserva una voluminosa erniazione discale posteriore,con frammento espulso e migrato verso il basso,nel recesso laterale sn di L4 esercitando effetto compressivo sul sacco durale.
Il canale spinale presenta dimensioni ai limiti inferiori della norma."
Ho fatto la visita neurochirurgica dopo di che sono stato sottoposto ad intervento per L3-L4.Mi sono sentito benissimo fino al mese di giugno2010 quando hanno cominciato i dolori.Il medico di base mi ha dato voltaren e muscoril fiale,ho passato mesi fino al novembre scorso quando in una mattinata a seguito di uno sforzo ho accusato dolori al gluteo e dalla superficie posteriore della coscia sinistra con improvviso deficit di forza1/5della dorsiflessione del piede sinistro e deficit di forza al estensore lungo dell'alluce omolaterale.Si associavano ipoestesia e parestesie a tipo formicolio alla superficie antero-laterale della gamba sinistra.Un esame RM del rachide lombosacrale effetuato nel mese di novembre, documentava :
"Si conferma la presenza degli esiti del pregresso intervento chirurgico di emilaminectomia sinistra inL3-L4.E presente protrusione discale ad ampio raggio che presenta magior evidenza in sede laterale sinistra.Diffusi fenomeni distrofici reattivi a carico delle limitanti somatiche cotrapposte.
La presenza di una voluminosa quota di tessuto discale espulsa e migrata caudalmente,nello spazio epiduraleanteriore in sede mediana-paramedianalaterale sinistra con marcato effetto compressivo sul sacco durale a partenza da una protrusione discale ad ampio raggio che presenta maggiore evidenza in sede laterale ed intraforminale dxL4-L5."
Valutando il quadro clinico il neurochirurgo ha deciso l'intervento di urgenza di asportazione per via interlaminare microchirurgica del ernia espulsa. Sono passati quasi due mesi e in questo periodo i dolori non hanno smesso della gamba e del alluce e neanche la parestesia.Il mio neurochirurgo a detto che i dolori e la parestesia passano piano piano.La mia richiesta e:
1. se il primo refertoRMsegnalava 3 erniazioni di stadi diversi si poteva fare un intervento per quelle piu grosse ? E cosi non si aggiungeva questa parestesia?
2. se la parestesia non passa,i dolori de la gamba spariscono?
3. facio l’autista e lavoro in edilizia, potrò fare ancora questo lavoro?
"Attenuazione della fisiologica lordosi.Tenue ipointensita in T2dei dischi intersomatici compresi tra L3-S1 per fenomeni disidratativi.
A livello L5-S1 e evidente una erniazione discale posteriore a sede paramediana e laterale destra,associata ad osteofitosi reattiva,che esercita effetto compressivo sul sacco durale.
Protrusuione discale ad ampioraggio che presenta magigiore estensione laterale ed in parte intraforaminale destra si apprezza in L4-L5.
A livello L3-L4 si osserva una voluminosa erniazione discale posteriore,con frammento espulso e migrato verso il basso,nel recesso laterale sn di L4 esercitando effetto compressivo sul sacco durale.
Il canale spinale presenta dimensioni ai limiti inferiori della norma."
Ho fatto la visita neurochirurgica dopo di che sono stato sottoposto ad intervento per L3-L4.Mi sono sentito benissimo fino al mese di giugno2010 quando hanno cominciato i dolori.Il medico di base mi ha dato voltaren e muscoril fiale,ho passato mesi fino al novembre scorso quando in una mattinata a seguito di uno sforzo ho accusato dolori al gluteo e dalla superficie posteriore della coscia sinistra con improvviso deficit di forza1/5della dorsiflessione del piede sinistro e deficit di forza al estensore lungo dell'alluce omolaterale.Si associavano ipoestesia e parestesie a tipo formicolio alla superficie antero-laterale della gamba sinistra.Un esame RM del rachide lombosacrale effetuato nel mese di novembre, documentava :
"Si conferma la presenza degli esiti del pregresso intervento chirurgico di emilaminectomia sinistra inL3-L4.E presente protrusione discale ad ampio raggio che presenta magior evidenza in sede laterale sinistra.Diffusi fenomeni distrofici reattivi a carico delle limitanti somatiche cotrapposte.
La presenza di una voluminosa quota di tessuto discale espulsa e migrata caudalmente,nello spazio epiduraleanteriore in sede mediana-paramedianalaterale sinistra con marcato effetto compressivo sul sacco durale a partenza da una protrusione discale ad ampio raggio che presenta maggiore evidenza in sede laterale ed intraforminale dxL4-L5."
Valutando il quadro clinico il neurochirurgo ha deciso l'intervento di urgenza di asportazione per via interlaminare microchirurgica del ernia espulsa. Sono passati quasi due mesi e in questo periodo i dolori non hanno smesso della gamba e del alluce e neanche la parestesia.Il mio neurochirurgo a detto che i dolori e la parestesia passano piano piano.La mia richiesta e:
1. se il primo refertoRMsegnalava 3 erniazioni di stadi diversi si poteva fare un intervento per quelle piu grosse ? E cosi non si aggiungeva questa parestesia?
2. se la parestesia non passa,i dolori de la gamba spariscono?
3. facio l’autista e lavoro in edilizia, potrò fare ancora questo lavoro?
[#1]
Verosimilmente si poteva valutare, in occasione del primo intervento, l’opportunità di associare alla rimozione dell’ernia in L3-L4 anche un dispositivo di assistenza discale allo stesso livello ed a quelli inferiori. Considerta l’età ed il livello di attività forse avrei fatto uso di una stabilizzazione dinamica come il Dynesis o l'Optima.
In merito alla persistenza del deficit motorio a distanza di tempo dal 2° intervento chirurgico, considerato il quadro clinico che sembrava, in base al suo racconto, deporre per una sofferenza della radice L5, andrebbe rivalutato clinicamente ed ev con RMN con mezzo di contrasto. Andrebbe sempre valutata l’opportunità di un intervento chirurgico a cielo aperto di ampia laminectomia e decompressione dello spazio compresso e stabilizzazione dinamica.
Trattasi di una situazione non facile ma riuscirà a risolverla.
La saluto.
In merito alla persistenza del deficit motorio a distanza di tempo dal 2° intervento chirurgico, considerato il quadro clinico che sembrava, in base al suo racconto, deporre per una sofferenza della radice L5, andrebbe rivalutato clinicamente ed ev con RMN con mezzo di contrasto. Andrebbe sempre valutata l’opportunità di un intervento chirurgico a cielo aperto di ampia laminectomia e decompressione dello spazio compresso e stabilizzazione dinamica.
Trattasi di una situazione non facile ma riuscirà a risolverla.
La saluto.
Dr. Vinicio Perrone,
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
www.vinicioperrone.com
Roma, Lecce, Sava, Mesagne, Manduria,
cel 347 0028688
[#2]
Utente
vi ringrazio dottore per aver risposto subito alla mia richiesta . come io sono un ignorante in materia con la sua risposta già mi avete messo in difficoltà . Sono stato operato da due specialisti diversi in ospedali diversi . Non per la mia volontà ma a causa della situazione urgente . nessuno dei due ha letto il referto RMN , hanno solo guardato le lastre . Le cose di cui ha parlato Lei , prima non le avevo mai sentite dire da nessuno . Adesso sto facendo fisioterapia e fra due settimane finirò . Farò un altro RMN e la Terrò aggiornato.
La ringrazio e Cordiali saluti.
La ringrazio e Cordiali saluti.
[#3]
Utente
Salve . Torno a scrivere della stessa "malattia" . Dopo anni che ho lavorato sempre nel edilizia , facendo quasi tutti lavori manuali e con le machine (specifici dell'edilizia), dopo che sono riuscito a convivere con la parestesia e con piccoli dolori alla gamba sx e nella zona lombare , un giorno avverto un dolore forte nella stessa zona , rimanendo quasi bloccato .Secondo giorno il dolore irradia la gamba dx posteriore .Faccio subito la RMN e la risposta dice : "Riduzione della fisiologica lordosi lombare, non evidenza di lesioni ossee di tipo focale evolutivo o fratturativo di rilevabilita' Rm .I dischi intersomatici compresi tra L3-S1 risultano ipointensi nelle sequenze T2-dipendenti e ridotti in altezza per fenomeni degenerativi .Regolare aspetto e comportamento di segnale dei rimanenti dischi intersomatici esaminati , ove si eccettui tenue ipointensita' i T2 per iniziali fenomeni dissidrativi . Note di artrosi interapofisaria .
A livello L3-L4 e L4-L5 , sono presenti due protrusioni discali mediane ad ampio raggio che determinano lievi effetti compressivi sulla faccia anteriore del sacco durale giungendo a contatto con le radici nervose emergenti di entrambi i lati .
A livello L5-S1 coesiste un'ernia discale espulsa , mediana-paramediana destra , che determina effetti compressivi sulla faccia anteriore del sacco durale e sulla radice nervosa emergente omolaterale . Canale vertebrale di ampiezza nei limiti .Assenza di processi espansivi endorachidei . Cono midollare in posizione fisiologica d'intensità del segnale regolare " .
Ho fatto una visita neurochirurgica , ma il dottore dice che non e tropo grave . La mia paura e che non succeda la stessa cosa anche con il piede dx . Andando a lavorare un giorno e possibile che non mi reggo in piedi . Per adesso i dolori sono diminuiti in intensità , occorre una visita ortopedica . Non so cosa fare e come "sistemare" il problema.
Aspettando i Vostri consigli ,vi auguro di stare in salute .
GRAZIE .
A livello L3-L4 e L4-L5 , sono presenti due protrusioni discali mediane ad ampio raggio che determinano lievi effetti compressivi sulla faccia anteriore del sacco durale giungendo a contatto con le radici nervose emergenti di entrambi i lati .
A livello L5-S1 coesiste un'ernia discale espulsa , mediana-paramediana destra , che determina effetti compressivi sulla faccia anteriore del sacco durale e sulla radice nervosa emergente omolaterale . Canale vertebrale di ampiezza nei limiti .Assenza di processi espansivi endorachidei . Cono midollare in posizione fisiologica d'intensità del segnale regolare " .
Ho fatto una visita neurochirurgica , ma il dottore dice che non e tropo grave . La mia paura e che non succeda la stessa cosa anche con il piede dx . Andando a lavorare un giorno e possibile che non mi reggo in piedi . Per adesso i dolori sono diminuiti in intensità , occorre una visita ortopedica . Non so cosa fare e come "sistemare" il problema.
Aspettando i Vostri consigli ,vi auguro di stare in salute .
GRAZIE .
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.5k visite dal 03/01/2011.
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