Disco intervertebrale compromesso. soluzioni?
Gentilissimi,
soffro da 5 anni di un leggero dolore in zona lombare destra che non mi permette di correre o effettuare attività sportiva che non sia in acqua.
Pensavo fosse a causa della dismetria degli arti diagnosticatami all'età di 15 anni (per circa 5 anni ho portato una zeppa di un centimetro nella scarpa sinistra. Poi, sinceramente, non ci ho più pensato).
Finalmente mi sono decisa a fare delle radiografie dalle quali è emersa una scoliosi dorsale non compensata con fianco dx maggiore del sx di ben 2cm, nonchè una conseguente discopatia L5-S1.
L'ortopedico mi ha consigliato di eseguire una risonanza magnetica del tratto lombosacrale per definire quanto il disco sia compromesso.
In ogni caso mi ha detto che al giorno d'oggi si tende a non operare più eventuali ernie, ma soltanto a proporre della fisioterapia.
Parlando però con altre persone del mio problema mi è stato detto che vi sarebbero soluzioni forse più concrete e utili ad una ragazza di 30 anni, che ambirebbe ad una vita pressochè normale e a tornare a praticare un po' di sport come tutti.
Nello specifico, mi è stato consigliato di consultarmi con un neurochirurgo per valutare l'eventualità di una "sostituzione discale" o di una "infiltrazione di ossigeno tramite iniezione".
Esistono tali opzioni? e se sì, quanto sono davvero consigliabili? funzionano nel medio-lungo termine?
Vi ringrazio fin d'ora per il cortese riscontro.
soffro da 5 anni di un leggero dolore in zona lombare destra che non mi permette di correre o effettuare attività sportiva che non sia in acqua.
Pensavo fosse a causa della dismetria degli arti diagnosticatami all'età di 15 anni (per circa 5 anni ho portato una zeppa di un centimetro nella scarpa sinistra. Poi, sinceramente, non ci ho più pensato).
Finalmente mi sono decisa a fare delle radiografie dalle quali è emersa una scoliosi dorsale non compensata con fianco dx maggiore del sx di ben 2cm, nonchè una conseguente discopatia L5-S1.
L'ortopedico mi ha consigliato di eseguire una risonanza magnetica del tratto lombosacrale per definire quanto il disco sia compromesso.
In ogni caso mi ha detto che al giorno d'oggi si tende a non operare più eventuali ernie, ma soltanto a proporre della fisioterapia.
Parlando però con altre persone del mio problema mi è stato detto che vi sarebbero soluzioni forse più concrete e utili ad una ragazza di 30 anni, che ambirebbe ad una vita pressochè normale e a tornare a praticare un po' di sport come tutti.
Nello specifico, mi è stato consigliato di consultarmi con un neurochirurgo per valutare l'eventualità di una "sostituzione discale" o di una "infiltrazione di ossigeno tramite iniezione".
Esistono tali opzioni? e se sì, quanto sono davvero consigliabili? funzionano nel medio-lungo termine?
Vi ringrazio fin d'ora per il cortese riscontro.
[#1]
Gentile signora,
l'unica risposta certa che Le posso dare da qui,on-line, è che quell'ortopedico cui Lei si è rivolta conosce poco la patologia della colonna vertebrale.
Per quanto riguarda le eventuali terapie,chirurgiche o conservative, queste possono essere decise solo dallo specialista in chirurgia vertebrale che La può visitare.
Cordialmente
l'unica risposta certa che Le posso dare da qui,on-line, è che quell'ortopedico cui Lei si è rivolta conosce poco la patologia della colonna vertebrale.
Per quanto riguarda le eventuali terapie,chirurgiche o conservative, queste possono essere decise solo dallo specialista in chirurgia vertebrale che La può visitare.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 28/12/2010.
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