Un ernia cervicale, dopo circa 3 mesi la situazione è andata molto lentamente

gentile dottore
nel 2009 mi è stata riscontrata un ernia cervicale, dopo circa 3 mesi la situazione è andata molto lentamente a migliorare,fino ad arrivare al mese di agosto in cui ho fatto una cura con lioresal , eufans e punture tricortin a fine settembre stavo quasi bene...dopodichè fino a qualche giorno fa non avevo piu problemi , stavo benissimo..adesso ho avuto una ricaduta , sono rimasto bloccato a letto, sto facendo delle punture di toradol e compresse co-efferalgan, mi chiedevo se la cura datami dal neurologo serve a fare rientrare l'ernia, e vorrei sentire un vostro parere, guarirò di nuovo?
grazie per la vostra disponibilità.
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
quando Lei riuscirà a far rientrare nel tubetto che lo contiene, il dentifricio fuoriuscito, allora anche il neurologo riuscirà a far rientrare un'ernia del disco.

Questo per cercare di spiegarLe che se un disco è erniato (cioè fuoriuscito dalla propria sede) niente lo può far "rientrare" e, se è responsabile di importanti sintomi, l'unica terapia possibile è la sua asportazione chirurgica.

Nel Suo caso non avendo a disposizione le immagini degli esami effettuati, non potendo valutare oggettivamente eventuali segni di irritazione/compressione delle strutture nervose contenute nella colonna cervicale, non possiamo sapere se la Sua è un'ernia da rimuovere o da tenere "sotto osservazione".

Cordiali saluti
[#2]
Attivo dal 2009 al 2011
Ex utente
La ringrazio dottore, per la sua chiarezza e tempestività, cosa intende per tenerla sotto osservazione?
cosa dovrei fare?
il neurochirurgo che mi segue, nel 2009 mi aveva detto che se la mia condizione sarebbe migliorata non era il caso di operarla,vista anche la mia età( 33 anni), e in effetti fino ad oggi sono stato bene, ovviamente il mio lavoro che mi porta a caricare pesi non mi aiuta.
cordiali saluti
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Significa che bisogna valutare segni e sintomi di compressione midollare e delle radici nervose dovuti all'ernia, considerazre la quantità e la frequenza con cui assume farmaci antidolorifici ecc. per poter decidere se e quando eventualmente intervenire.

La remissiine del dolore a seguito dell'assunzione di farmaci è un effetto terapeutico del sintomo ma non della causa.
Il dolore puà recedere, ma la compressione continuare a irritare le strutture nervose.

Cordialmente