Compressione midollare

A mia moglie è stata riscontrata una "….voluminosa barra discoartrosica a prevalente componente dura asimmetrica e più accentuata a destra che comprime il sacco durale obliterando completamente lo spazio liquorale perimidollare anteriore.
Il midollo è nettamente deformato, schiacciato in senso antero-posteriore ma conserva segnale normale. Il conflitto discodurale dovrebbe essere significativo. Si associa stenosi foraminale destra per fatti di artrosi uncovertebrale associata…."
I sintomi avvertiti sono lievi parestesie e un persistente, a volte acuto, dolore nel punto del collo che penso coincida con la barra artrosica.
La cosa peggiore però e un marcato senso di vertigine che la limita sia sul lavoro (ormai lavora part-time 3 ore al gg,) che nella vista normale (per esempio riesce a guidare l'automobile solo per brevi tratti, totalmente pianeggianti e senza fossi ai lati)
Da diversi anni facciamo visite di controllo presso il reparto di neurologia dell'ospedale di Verona dove però rimandano continuamente l'operazione.
La vita di mia moglie, la sua quotidianità e la nostra vita di coppia è sicuramente danneggiata da questa situazione, al punto che abbiamo preso la triste decisione di non avere figli in quanto mia moglie non avrebbe le certamente le "risorse" per fare la mamma.
D'altro canto il mio medico ci intimorisce evidenziando la delicatezza dell'intervento.
Sono quindi a richiederVi una Vs opinione e la segnalazione dei centri di eccellenza per questo tipo di interventi, al fine di sentire qualche altro parere e avere anche solo una speranza di poter cambiare questa condizione.
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Claudio Bernucci Neurochirurgo 89 1
Gent.le utente,
in realtà qui non si tratta di una questione di "delicatezza dell'intervento" bensì di una questione di indicazioni: cioè, se è indicato fare un intervento volto a rimuovere la barra osteofitosica e decomprimere il midollo per ottenere un miglioramneto dei disturbi.
Purtroppo o per fortuna, il semplice dolore al collo e la vertigine non dipendono direttamente dalla barra ost. e quindi rimuoverla non cambierebbe il quadro clinico.
Se sua moglie presentasse invece disturbi più seri, es. dolori e parestesie alle mani, difficoltà della marcia, gambe rigide, ecc. allora ci sarebbe la necessità dell'intervento.
Il fatto che questa barra non condizioni al momento una particolare sofferenza del midollo è anche dimostrato dal fatto che il segnale del midollo stesso appare normale.
Forse, la cosa migliore da fare al momento sarebbe quella di impostare un buon programma di fisioterapia e non rinuncerei a priori ad una gravidanza.

I consigli e le indicazioni da me fornite hanno un valore limitato dovuto alla impossibilità di disporre del paziente e della sua documentazione clinica. Esse non devono pertanto sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi.
Spero di esserle stato di aiuto e mi contatti pure senza remore per ogni ulteriore informazione
Distinti saluti

Dott. Bernucci Claudio
Direttore S.C. Neurochirurgia
A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo
Telef. 0171 642454
Fax 0171 642061

Le indicazioni su riportate non possono sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi

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Utente
Utente
In effetti mia moglie avverte senso di pesantezza alle gambe unite a "scariche" e formicolio alle mani.
Frequenta inoltre un centro di fisioterapia da anni ma tutte le varie terapie/massaggi provocano un miglioramento solo momentaneo (alcune ore).
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Utente
Utente
In effetti mia moglie avverte senso di pesantezza alle gambe unite a "scariche" e formicolio alle mani.
Frequenta inoltre un centro di fisioterapia da anni ma tutte le varie terapie/massaggi provocano un miglioramento solo momentaneo (alcune ore).
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Dr. Antonio Colamaria Neurochirurgo 113
Gentile Signore,
da quello che leggo, sua moglie ha tutti i sintomi propri della mielopatia cervicale con tetraipostenia.
Pertanto non sottovaluterei la necessità di un intervento di decompressione per via anteriore, prima che la sintomatologia peggiori.
Nel Centro in cui lavoro è un intervento che facciamo routinariamente con ottimi risultati.
Per cui le consiglio una visita neurochirugica da un collega che si occupi di chirurgia spinale.
Distinti saluti

Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374
Fax. 080/5592001
Riceve per appuntamento: Tel. 348/4146343
Email: acolamaria@libero.it

Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia

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Dr. Claudio Bernucci Neurochirurgo 89 1
gent.le sig.re,
leggendo la sua nota aggiuntiva sembra che le cose siano un po' diverse rispetto alla prima stesura e fanno effettivamente pensare a una compressione midollare sintomatica.
Pertanto il consiglio è quello di sentire un neurochirurgo esperto di patologia spinale e non un neurologo.

Dott. Bernucci Claudio
Direttore S.C. Neurochirurgia
A.S.O. S. Croce e Carle - Cuneo
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Utente
Utente
Abitiamo a Reggio Emilia ma, in previsione di un intervento, siamo ovviamente disposti a spostamenti (meglio se contenuti nel raggio di 150-200 km).
Sapreste indicarmi le strutture maggiormente vocate a questo tipo di intervento ?
Approfitto di questa mia per ringraziare tantissimo per le risposte e per il tempo che ci avete dedicato.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Spero che nel frattempo abbiate risolto il problema.
Eventualmente può raggiungere Milano che dista meno di 200 Km da Reggio Emilia.

Cordialmente

Dr. GIOVANNI MIGLIACCIO
Specialista in Neurochirurgia
Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli
C.so di Porta Nuova,23 - MILANO (MI)
Tel.: 3356320940
giovannimigliaccio@medicitalia.it
https://www.medicitalia.it/giovannimigliaccio/