Ernia del disco l5 s1
Ho 26 anni , Nel 2006 ho subito un intervento di ernilaminectomia, per un ernia del disco l4 l5, subito dopo l'intervento sono stato bene , e per circa 3 anni e mezzo non ho avuto nessun tipo di disturbo. Circa un anno fa , ho iniziato a percepire di nuovo disturbi lungo la gamba sinistra, gli stessi che sentivo negli anni precedenti prima dell'intervento, ho fatto subito una risonanza magnetica, dalla quale è uscita la presenza di un ernia l5 s1, il dolore era sopportabile, a volte prendevo delle gocce di toradol , ma riuscivo comunque a svolgere le normali attività di vita quotidiana , fino a quando il dolore non è scomparso da solo , stavo benissimo. Circa un mesetto fa, il dolore è comparso nuovamente , ma questa volta in modo prepotente , tanto da non poter riuscire a stare in piedi. Ho fatto nuovamente una risonanza magnetica , e dal referto è comparso questo,
ESAME : RM RACHIDE LOMOSACRALE - SEQUENZE : FSE T1w SUL PIANO SAGITTALE, FSE T2W sul piano sagittale assiale.
spianamento della fisiologia lordosi lombare .
i dischi intersomatici l4-l5 ed l5-s1 appaiono ipointensi in T1 e T2 dip per disidratazione.
Entrambi protrudono a sede posteriore mediana e paramediana bilaterale con impronta sul sacco durale.
Esiti di ernilaminectomia di l5.
Subito dopo questa tac , ho fatto una visita da un neurochirurgo, il quale mi è stato detto , che il problema non era dovuto alle ernie presenti , in quanto non recavano nessun danno di tipo neurologico. Mi è stata data una cura farmacologica, che ho eseguito, ma con nessun risultato. Ho chiesto subito un altro parere medico , e mi è stato detto che la natura del problema è una lombosciatalgia sinistra da ED L5 S1 , trovando un danno neurologico dovuto da S1, mancanza di riflesso al tallone. Mi è stato sconsigliato l'intervento chirurgico, e prescritta una nuova cura farmacologica. Non sò più cosa fare, faccio fatica a camminare , e delle volte non riesco affatto a farlo, e nemmeno a stare in piedi . Rischio di perdere il lavoro , e la maggior parte della giornata la passo nel letto, . Spero in una vostra risposta . tanti saluti.
ESAME : RM RACHIDE LOMOSACRALE - SEQUENZE : FSE T1w SUL PIANO SAGITTALE, FSE T2W sul piano sagittale assiale.
spianamento della fisiologia lordosi lombare .
i dischi intersomatici l4-l5 ed l5-s1 appaiono ipointensi in T1 e T2 dip per disidratazione.
Entrambi protrudono a sede posteriore mediana e paramediana bilaterale con impronta sul sacco durale.
Esiti di ernilaminectomia di l5.
Subito dopo questa tac , ho fatto una visita da un neurochirurgo, il quale mi è stato detto , che il problema non era dovuto alle ernie presenti , in quanto non recavano nessun danno di tipo neurologico. Mi è stata data una cura farmacologica, che ho eseguito, ma con nessun risultato. Ho chiesto subito un altro parere medico , e mi è stato detto che la natura del problema è una lombosciatalgia sinistra da ED L5 S1 , trovando un danno neurologico dovuto da S1, mancanza di riflesso al tallone. Mi è stato sconsigliato l'intervento chirurgico, e prescritta una nuova cura farmacologica. Non sò più cosa fare, faccio fatica a camminare , e delle volte non riesco affatto a farlo, e nemmeno a stare in piedi . Rischio di perdere il lavoro , e la maggior parte della giornata la passo nel letto, . Spero in una vostra risposta . tanti saluti.
[#1]
Egregio Sig.,
direi che seguire un trattamento conservativo sia, inizialmente, una buona cosa ma se, alla lunga, pur in assenza di deficit, il problema non si risolve, allora diviene consequenziale riflettere su una soluzione chirurgica.
Lei è sicuro che 4 anni fa è stato operato in L4-L5 e non per compressione L5-S1? Ricontrolli sulla cartella anche la descrizione dell'intervento.
Ad oggi, mi pare di capire, che bisogna discernere quale delle due compressioni sia quella a dare i disturbi per orientarsi nel futuro comportamento(il riflesso achilleo può darsi che mancasse anche in illo tempore e che, quindi, non sia in rapporto all'attuale fase algica).
Auguri cordiali.
direi che seguire un trattamento conservativo sia, inizialmente, una buona cosa ma se, alla lunga, pur in assenza di deficit, il problema non si risolve, allora diviene consequenziale riflettere su una soluzione chirurgica.
Lei è sicuro che 4 anni fa è stato operato in L4-L5 e non per compressione L5-S1? Ricontrolli sulla cartella anche la descrizione dell'intervento.
Ad oggi, mi pare di capire, che bisogna discernere quale delle due compressioni sia quella a dare i disturbi per orientarsi nel futuro comportamento(il riflesso achilleo può darsi che mancasse anche in illo tempore e che, quindi, non sia in rapporto all'attuale fase algica).
Auguri cordiali.
[#2]
Utente
Egregio dott.
Ho guardato bene la cartella clinica dell'intervento di 4 anni fa, l'ernia operata era la l4/l5, precisamente una laminectomia.
In questi giorni sono riuscito a contattare il dottore che ha eseguito l'intervento , e tramite e mail sono riuscito ad inviare le immagini dell'ultima risonanza, lui ha notato oltre la presenza di un ernia l5/S1 , una tendenza ad una stenosi di alcuni canali del tratto lombare inferiore, che dal punto di vista clinico potrebbe anche essere limitato a L5/S1
leggendo ciò, mi sono subito allarmato , ho preso appuntamento all'istituto carlo besta di milano , per un altro controllo , dal dottore ivano dones , mi ha consigliato di fare una tc rachide lombare da L1 a S1 per vedere dove è precisamente presente la stenosi , e un esame elettromiografico agli arti inferiori, e da prevedere un intervento chirurgico . In questo momento il riflesso achilleo manca nella gamba sinistra, tutti gli altri sono nella norma. Sempre nella gamba sinistra , oltre al dolore accuso formicolio , e senso di stanchezza!!! secondo lei una diagnosi del genere a bisogno di un intervento??!? Ho molti dubbi sulla stenosi, da cosa ho dovuta? non è una malattia che colpisce persone anziane?? io ho soli 26 anni ...
attendo una sua risposta... distinti saluti
Ho guardato bene la cartella clinica dell'intervento di 4 anni fa, l'ernia operata era la l4/l5, precisamente una laminectomia.
In questi giorni sono riuscito a contattare il dottore che ha eseguito l'intervento , e tramite e mail sono riuscito ad inviare le immagini dell'ultima risonanza, lui ha notato oltre la presenza di un ernia l5/S1 , una tendenza ad una stenosi di alcuni canali del tratto lombare inferiore, che dal punto di vista clinico potrebbe anche essere limitato a L5/S1
leggendo ciò, mi sono subito allarmato , ho preso appuntamento all'istituto carlo besta di milano , per un altro controllo , dal dottore ivano dones , mi ha consigliato di fare una tc rachide lombare da L1 a S1 per vedere dove è precisamente presente la stenosi , e un esame elettromiografico agli arti inferiori, e da prevedere un intervento chirurgico . In questo momento il riflesso achilleo manca nella gamba sinistra, tutti gli altri sono nella norma. Sempre nella gamba sinistra , oltre al dolore accuso formicolio , e senso di stanchezza!!! secondo lei una diagnosi del genere a bisogno di un intervento??!? Ho molti dubbi sulla stenosi, da cosa ho dovuta? non è una malattia che colpisce persone anziane?? io ho soli 26 anni ...
attendo una sua risposta... distinti saluti
[#4]
Utente
Egregio dottore...
in quest'ultima settimana ho fatto un'altra risonanza magnetica con contrasto, sotto richiesta del neurochirurgo,
sabato mattina devo portarla a fargliela vedere. Durante il corso della prima visita mi è stato detto che ho bisogno di un intervento,
adesso sono un pò indeciso, sono stato chiamato dall'ospedale di varese per l'intervento ed è stabilito per il giorno 9 dicembre , ad eseguirlo sarà il chirurgo ortopedico che mi ha operato 4 anni fa , effettuando una foraminotomia, e inoltre sarà impiantato un distanziatore tra le vertebre per creare spazio , sicuramente lei sà benissimo di cosa sto parlando.
il neurochirurgo mi ha sconsigliato questo tipo di intervento dicendo che a 26 anni non posso mettere già un distanziatore , e che lui farebbe comunque un intervento ma allargando il canale vertebrale in maniera diversa.
Dottore non sò cosa fare, vorrei sapere quali dei 2 interventi è il più efficace?
il medico di famiglia dice che forse un neurochirurgo può risolver il problema più facilmente.... la prego mi dia un consiglio....
in quest'ultima settimana ho fatto un'altra risonanza magnetica con contrasto, sotto richiesta del neurochirurgo,
sabato mattina devo portarla a fargliela vedere. Durante il corso della prima visita mi è stato detto che ho bisogno di un intervento,
adesso sono un pò indeciso, sono stato chiamato dall'ospedale di varese per l'intervento ed è stabilito per il giorno 9 dicembre , ad eseguirlo sarà il chirurgo ortopedico che mi ha operato 4 anni fa , effettuando una foraminotomia, e inoltre sarà impiantato un distanziatore tra le vertebre per creare spazio , sicuramente lei sà benissimo di cosa sto parlando.
il neurochirurgo mi ha sconsigliato questo tipo di intervento dicendo che a 26 anni non posso mettere già un distanziatore , e che lui farebbe comunque un intervento ma allargando il canale vertebrale in maniera diversa.
Dottore non sò cosa fare, vorrei sapere quali dei 2 interventi è il più efficace?
il medico di famiglia dice che forse un neurochirurgo può risolver il problema più facilmente.... la prego mi dia un consiglio....
[#5]
Egregio Sig.,
ma questo nuovo intervento sarebbe su L4-L5 o L5-S1?(faccia gentilmente sapere).
Personalmente, senza averLa visitata e senza aver visto le immagini, non sono in grado di essere un buon consigliere. Certo che l'intervento proposto dall'Ortopedico è più impegnativo e potrebbe avere in sè i presupposti di future complicazioni ed andrebbe eseguito
solo in presenza di stretta necessità.
Potrebbe anche essere, quale situazione a Lei più favorevole, che vi sia indicazione ad un trattamento mininvasivo (veda i miei articoli, pubblicati in MinForma di questo sito, sull'argomento).
In quest'ultimo caso si tratterebbe di un intervento in anestesia locale che risolverebbe il problema con basso rischio e minimo traumatismo chirurgico.
Auguri cordiali.
ma questo nuovo intervento sarebbe su L4-L5 o L5-S1?(faccia gentilmente sapere).
Personalmente, senza averLa visitata e senza aver visto le immagini, non sono in grado di essere un buon consigliere. Certo che l'intervento proposto dall'Ortopedico è più impegnativo e potrebbe avere in sè i presupposti di future complicazioni ed andrebbe eseguito
solo in presenza di stretta necessità.
Potrebbe anche essere, quale situazione a Lei più favorevole, che vi sia indicazione ad un trattamento mininvasivo (veda i miei articoli, pubblicati in MinForma di questo sito, sull'argomento).
In quest'ultimo caso si tratterebbe di un intervento in anestesia locale che risolverebbe il problema con basso rischio e minimo traumatismo chirurgico.
Auguri cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 6.5k visite dal 23/11/2010.
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