Recupero funzionalita' nervo Vll facciale
Età:65
Carissimi specialisti,gradirei,se possibile,una risposta esauriente alla seguente domanda :
e' possibile recuperare o, eventualmente sostituire la funzionalità del nervo sotto descritto del quale le invio il referto medico post - operazione.
Riporto qui di seguito la descrizione dell'intervento:
Incisione di Redon prolungata in sede sottomandibolare.
Dissezione e conservazione dei rami superiori del VII, sacrificio della branca inferiore del nervo che appare ampiamente infiltrata dalla neoplasia.
Parotidectomia totale in blocco con la carodite esterna anch'essa infiltrata dalla neoplasia che viene legata e sezionata all'altezza del suo ingresso nella parotide.
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto fornitomi.
Elisabetta
Carissimi specialisti,gradirei,se possibile,una risposta esauriente alla seguente domanda :
e' possibile recuperare o, eventualmente sostituire la funzionalità del nervo sotto descritto del quale le invio il referto medico post - operazione.
Riporto qui di seguito la descrizione dell'intervento:
Incisione di Redon prolungata in sede sottomandibolare.
Dissezione e conservazione dei rami superiori del VII, sacrificio della branca inferiore del nervo che appare ampiamente infiltrata dalla neoplasia.
Parotidectomia totale in blocco con la carodite esterna anch'essa infiltrata dalla neoplasia che viene legata e sezionata all'altezza del suo ingresso nella parotide.
Vi ringrazio anticipatamente per l'aiuto fornitomi.
Elisabetta
[#2]
Come neurochirurgo sono solito vedere deficit del VII dovuti a interventi per neurinomi dell'acustico. Solitamente ai paz. che perdono la funzionalità del VII n.c. viene proposto un intervento di "by-pass" mediante parte del XII n.c.
In pratica si isola la porzione periferica del VII e sulla quale viene innestato un ramo del XII. I risultati, visibili, solitamente dopo 3-6 mesi, sono abbastanza soddisfacenti.
In pratica si isola la porzione periferica del VII e sulla quale viene innestato un ramo del XII. I risultati, visibili, solitamente dopo 3-6 mesi, sono abbastanza soddisfacenti.
Le indicazioni su riportate non possono sostituire il giudizio medico fornito in prima persona dal sottoscritto o da altri colleghi
[#3]
Per una risposta esaustiva e completa sarebbe importante conoscere anche quanto tempo è già trascorso dall'intervento di parotidectomia che ha provocato la paralisi.
Nei casi di paralisi del facciale come la sua (deficit della III branca) è possibile procedere ad una riparazione dinamica o statica.
Nel caso di una riparazione dinamica essa può consiste in:
1) trapiantare il segmento di nervo mancante prelevando ques'ultimo da zone dove il deficit residuo è trascurabile (ad esempio il n. surale dalla gamba, la cui asportazione dona una limitata zona di insensibilità in corrispondenza della porzione laterale del tallone).
2) Connettre un nervo motore del collo (n. ipoglosso) al moncone distale del nervo (ciò provoca dei deficit di sensibilità della lingua)
3) Trapiantare un'intera unità muscolare (ad esempio il muscolo dentato anteriore)il cui nervo motore viene collegato al moncone prossimale (quello che proviene direttamente dal cervello per intenderci) del n. facciale, in modo tale che gli impulsi del nervo facciale vadano a stimolare la contrattilità del muscolo.
Tali interventi sono finalizzati a dare una correzione di tipo dinamico, nel senso che è possibile avere una ripresa, anche se non perfetta della mimica buccale. Prevedono, però, interventi di microchirurgia particolarmente delicati e lunghi periodi di fisioterapia; inoltre, il recupero è età dipendente, nel senso che, a parità di intervento, hanno migliori possibilità di recupero pazienti di età giovanile.
Gli interventi di riparazione statica, invece, realizzati in diversa maniera e con svariate tecniche, sono interventi molto più semplici, spesso eseguibili in anestesia locale.
Essi, però, consentono una correzione solo in una posizione (normalmente di riposo). Ovviamente il deficit diventa nuovamente palese qundo si parla, si ride o si mangia.
Per ogni altro qualsiasi chiarimento, resto a sua completa disposizione.
Nei casi di paralisi del facciale come la sua (deficit della III branca) è possibile procedere ad una riparazione dinamica o statica.
Nel caso di una riparazione dinamica essa può consiste in:
1) trapiantare il segmento di nervo mancante prelevando ques'ultimo da zone dove il deficit residuo è trascurabile (ad esempio il n. surale dalla gamba, la cui asportazione dona una limitata zona di insensibilità in corrispondenza della porzione laterale del tallone).
2) Connettre un nervo motore del collo (n. ipoglosso) al moncone distale del nervo (ciò provoca dei deficit di sensibilità della lingua)
3) Trapiantare un'intera unità muscolare (ad esempio il muscolo dentato anteriore)il cui nervo motore viene collegato al moncone prossimale (quello che proviene direttamente dal cervello per intenderci) del n. facciale, in modo tale che gli impulsi del nervo facciale vadano a stimolare la contrattilità del muscolo.
Tali interventi sono finalizzati a dare una correzione di tipo dinamico, nel senso che è possibile avere una ripresa, anche se non perfetta della mimica buccale. Prevedono, però, interventi di microchirurgia particolarmente delicati e lunghi periodi di fisioterapia; inoltre, il recupero è età dipendente, nel senso che, a parità di intervento, hanno migliori possibilità di recupero pazienti di età giovanile.
Gli interventi di riparazione statica, invece, realizzati in diversa maniera e con svariate tecniche, sono interventi molto più semplici, spesso eseguibili in anestesia locale.
Essi, però, consentono una correzione solo in una posizione (normalmente di riposo). Ovviamente il deficit diventa nuovamente palese qundo si parla, si ride o si mangia.
Per ogni altro qualsiasi chiarimento, resto a sua completa disposizione.
Dott. Dario d'Angelo
/www.chirurgiaplasticaonline.it
[#4]
Dr. Stefano Righini - Unità Operativa di Orl - Legnano
Nelle Neoplasie maligne parotidee, dove si rende necessario il sacrificio del nervo Facciale, ovvero di uno dei suoi rami, se possibile si procede all'immediata ricostruzione con innesto microchirurgico di un tratto di nervo autologo (dello stesso paziente). Si ottengono dei buoni risultati, variabili in relazione all'età del paziente e al tratto di nervo sostituito.
Nei casi in cui non si sia proceduto all'innesto durante l'intervento di parotidectomia, è comunque possibile in molti casi effettuarlo entro alcuni mesi.
Nelle paralisi cosidette "inveterate" cioè vecchie di molti mesi o anni, si può procedere alla rianimazione statica, mediante trasferimento di muscoli del volto, ottenedo una buona simmetria del volto in posizione statica (fermo) ma solo un minimo miglioramento in fase dinamica. Diversi sono gli interventi che si possono effettuare, ma nella mia esperienza i migliori risultati si ottengono con la trasposizione del muscolo massetere (associato o meno alla ritidectomia a seconda dei casi).
Nelle paralisi non complete, come il caso in esame, non sono mai indicati nè l'innesto con il nervo ipoglosso, nè la rianimazione dinamica con i lembi liberi di muscolo, che riservo esclusivamente ai pazienti giovani con paralisi complete.
Nelle Neoplasie maligne parotidee, dove si rende necessario il sacrificio del nervo Facciale, ovvero di uno dei suoi rami, se possibile si procede all'immediata ricostruzione con innesto microchirurgico di un tratto di nervo autologo (dello stesso paziente). Si ottengono dei buoni risultati, variabili in relazione all'età del paziente e al tratto di nervo sostituito.
Nei casi in cui non si sia proceduto all'innesto durante l'intervento di parotidectomia, è comunque possibile in molti casi effettuarlo entro alcuni mesi.
Nelle paralisi cosidette "inveterate" cioè vecchie di molti mesi o anni, si può procedere alla rianimazione statica, mediante trasferimento di muscoli del volto, ottenedo una buona simmetria del volto in posizione statica (fermo) ma solo un minimo miglioramento in fase dinamica. Diversi sono gli interventi che si possono effettuare, ma nella mia esperienza i migliori risultati si ottengono con la trasposizione del muscolo massetere (associato o meno alla ritidectomia a seconda dei casi).
Nelle paralisi non complete, come il caso in esame, non sono mai indicati nè l'innesto con il nervo ipoglosso, nè la rianimazione dinamica con i lembi liberi di muscolo, che riservo esclusivamente ai pazienti giovani con paralisi complete.
Dr. Stefano Righini
Otorinolaringoiatria - Chirurgia Plastica Ricostruttiva
Milano
info@stefanorighini.it
[#5]
Prof. Camillo Curioni - Vicenza
Non so il nome del chirurgo che ha eseguito l'intervento e quindi non riesco a capire perchè non sia stato fatto un prelievo di nervo ed una sostituzione microchirurgica della parte sacrificata della bianca inferiore del VII. Potremmo dedurre che non vi erano le condizioni per farlo. I risultati, anche se eseguito subito l'intervento, sa volte sono modesti. A distanza è ancora più difficile avere risultati. A parte la neoplasia di cui non si conosce la natura. Le consiglio di sentire il parere di un microchirurgo (Prof. Salimbeni di Pisa)
Non so il nome del chirurgo che ha eseguito l'intervento e quindi non riesco a capire perchè non sia stato fatto un prelievo di nervo ed una sostituzione microchirurgica della parte sacrificata della bianca inferiore del VII. Potremmo dedurre che non vi erano le condizioni per farlo. I risultati, anche se eseguito subito l'intervento, sa volte sono modesti. A distanza è ancora più difficile avere risultati. A parte la neoplasia di cui non si conosce la natura. Le consiglio di sentire il parere di un microchirurgo (Prof. Salimbeni di Pisa)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 20.1k visite dal 28/08/2002.
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