Ernia del disco-l5-rigidità del rachide -dolore al tallone
Salve,sono una donna di 50 anni,dal 2003 soffro di lombosciatalgia sx con remissioni ed esacerbazione.La tac e rm -lombo sacrale- fatte nel 2004-2005,confermano aspetti degenerativi che interessano gli ultimi tre dischi intersomatici,più spiccati a livello L5 S1 ove si segnale la presenza di erniazione didascale lateralizzata a sx che impegna il forame di coniugazione.Una protrusione si conferma a livello L4 L5,dall'emg,discreta sofferenza in L5.All'esame obittivo:discreta la mobilità del rachide.Lasègue negativo,forza e sensibilità conservate,non deficit di deambulazione,possibile anche su punte e talloni.Lo specialista decide per trattamento conservativo e ciclo di rieducazione motoria ed esercizi posturali.
I sintomi erano stati prima un forte dolore lombo-sacrale e qualche mese dopo un forte dolore al polpaccio che per alcuni mesi mi aveva causato una deambulazione poco corretta.
Attualmente il problema si è ripresentato,fatta rm e tac,confermano la presenza di una bulging anulus circonferenziale,con lieve prevalenza di sx,ipertrofia dei legamenti gialli,in L4 L5,riduzione del canale,non si evidenziano ernie,ma il disco va a lambire la radice sx L5.L4 L5,irregolarità artrosiche,ridotto lo spazio intrsomatico,bulging anulus circonferenziale senza focalizzazion.Obiettività fisiatrica:lasègue positivo,marcatissima contrattura sui paravertebrali dorso lombari con globale rigidità ed impotenza funzionale del rachide.Parestesie in territorio L5.Obiettività neurochirurgica:sciatalgia in S1,discopatia L5 S1.
Allo stato attuale la sciatalgia è modesta e consiste in parestesia,persiste tuttavia dolore a livello della pianta del piede esacerbato durante la deambulazione.Per lo specialista è da ascriversi ad una piccola spina calcaneale,per altri non è la spina il problema.Devo iniziare un ciclo di onde d'urto,sto indossando plantari,antiinfiammatori ed antidolorifici non fanno nulla,due mesi fa sono stata sottoposta a infiltrzione pidurale lombare senza beneficio.
Sto a riposo,non sono in grado di andare al lavoro,cammino pochissimo e basta poco che il dolore aumenti non solo nella facia plantare,al tallone,ma in tutta la gamba fino all'altezza lombo sacrale.Non riesco a camminare sui talloni e male sulle punte.Uno specialista anni fa mi aveva detto che se si fosse ripresentato il problema alla gamba di pensare ad un eventuale intervento.
Sarei grata di un suo parere.
Cordiali saluti.
I sintomi erano stati prima un forte dolore lombo-sacrale e qualche mese dopo un forte dolore al polpaccio che per alcuni mesi mi aveva causato una deambulazione poco corretta.
Attualmente il problema si è ripresentato,fatta rm e tac,confermano la presenza di una bulging anulus circonferenziale,con lieve prevalenza di sx,ipertrofia dei legamenti gialli,in L4 L5,riduzione del canale,non si evidenziano ernie,ma il disco va a lambire la radice sx L5.L4 L5,irregolarità artrosiche,ridotto lo spazio intrsomatico,bulging anulus circonferenziale senza focalizzazion.Obiettività fisiatrica:lasègue positivo,marcatissima contrattura sui paravertebrali dorso lombari con globale rigidità ed impotenza funzionale del rachide.Parestesie in territorio L5.Obiettività neurochirurgica:sciatalgia in S1,discopatia L5 S1.
Allo stato attuale la sciatalgia è modesta e consiste in parestesia,persiste tuttavia dolore a livello della pianta del piede esacerbato durante la deambulazione.Per lo specialista è da ascriversi ad una piccola spina calcaneale,per altri non è la spina il problema.Devo iniziare un ciclo di onde d'urto,sto indossando plantari,antiinfiammatori ed antidolorifici non fanno nulla,due mesi fa sono stata sottoposta a infiltrzione pidurale lombare senza beneficio.
Sto a riposo,non sono in grado di andare al lavoro,cammino pochissimo e basta poco che il dolore aumenti non solo nella facia plantare,al tallone,ma in tutta la gamba fino all'altezza lombo sacrale.Non riesco a camminare sui talloni e male sulle punte.Uno specialista anni fa mi aveva detto che se si fosse ripresentato il problema alla gamba di pensare ad un eventuale intervento.
Sarei grata di un suo parere.
Cordiali saluti.
[#1]
Gentile signora,
mi sembra di capire che i Suoi sintomi non regrediscono con nessuna terapia medico-conservativa.
A distanza senza poter valutare oggettivamente il caso, sia dal punto di vista delle immagini RM sia clinico,in modo del tutto generico, posso intuitivamente dedurre che la soluzione potrebbe essere solo chirurgica.
L'indicazione definitiva quindi la può dare solo il neurochirurgo cui deciderà di rivolgersi.
Cordialmente
mi sembra di capire che i Suoi sintomi non regrediscono con nessuna terapia medico-conservativa.
A distanza senza poter valutare oggettivamente il caso, sia dal punto di vista delle immagini RM sia clinico,in modo del tutto generico, posso intuitivamente dedurre che la soluzione potrebbe essere solo chirurgica.
L'indicazione definitiva quindi la può dare solo il neurochirurgo cui deciderà di rivolgersi.
Cordialmente
[#3]
Utente
Gentile dottore,
All'Esame Elettromiografico si conferma la sofferenza radicolare.
Nelle conclusioni si dice:<<I dati neurofisiologici sono compatibili con un quadro di sofferenza neurogena cronica di grado lieve a carico dei territori L5-S1 di sinistra>>.
Per lo specialsta il dolore al tallone non è di origine neurologica ma causato dalla spina calcaneale.
Sto seguendo il programma riabilitativo consigliatomi dal fisiatra,ho già fatto quattro sedute di Tecarterapia rachide-lombare,senza nessun risultato.Le protrusioni sono evidenti e la diagnosi del fisiatra è la seguente:<<Lombosciatalgia a sinistra con discopatie multiple>>.A questo punto non so cosa fare,le protrusioni ci sono ma non sono talmente gravi da causare tutti questi problemi,la spina calcaneale c'è ma non è tale da causare altrettanti problemi.
Mi sento come un cane che cerca di mordersi la coda,se posso usare una metafora.
Sarei grata di un suo ulteriore parere.
Cordiali saluti.
All'Esame Elettromiografico si conferma la sofferenza radicolare.
Nelle conclusioni si dice:<<I dati neurofisiologici sono compatibili con un quadro di sofferenza neurogena cronica di grado lieve a carico dei territori L5-S1 di sinistra>>.
Per lo specialsta il dolore al tallone non è di origine neurologica ma causato dalla spina calcaneale.
Sto seguendo il programma riabilitativo consigliatomi dal fisiatra,ho già fatto quattro sedute di Tecarterapia rachide-lombare,senza nessun risultato.Le protrusioni sono evidenti e la diagnosi del fisiatra è la seguente:<<Lombosciatalgia a sinistra con discopatie multiple>>.A questo punto non so cosa fare,le protrusioni ci sono ma non sono talmente gravi da causare tutti questi problemi,la spina calcaneale c'è ma non è tale da causare altrettanti problemi.
Mi sento come un cane che cerca di mordersi la coda,se posso usare una metafora.
Sarei grata di un suo ulteriore parere.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 24.8k visite dal 15/11/2010.
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