Bulging discale l4-l5 con associata protrusione al limite con l'ernia

Egregio dottore, è da circa due settimane che soffro di una parestesia al piede dx (non riesco a sollevare ed a muovere verso dx le dita e l'intero dorso del piede dx, formicolio,insensibilità e bassa temperatura al tatto), emersa dopo un episodio acuto di dolore lombare, che, trattato immediatamente con DECLOREUM (i primi 2 gg.) è cessato immediatamente, lasciando il posto al graduale intorpidimento del piede dx come su specificato.
Fatta la RM è emerso:"Esiti osteocondrosici delle limitanti somatiche associata ad iniziali alterazioni spondiloartrosiche dei somi. Alterazione del segnale per quadro di degenarazione-disidratazione dei dischi intersomatici L4-L5 ed L5 S1. Tra L4 -L5 si apprezza un bulging discale posteriore ampio con associata una protrusione discale mediana, al limite con l'ernia, con conseguente impronta sul sacco durale ed impegno della porzione declive delle tasche radicolari. Tra L5-S1 minima protrusione discale focale preforaminale a destra con segnale elevato (reperto di probabile recente o sub recente insorgenza). Normale il trofismo dei muscoli paravertebrali".
Al momento sto ancora assumendo BENTELAN (da 8 gg. per altr gg.3) , come prescrittomi dal medico di base, senza però un miglioramento sostanziale dei sintomi accennati.
Atteso che sono in attesa di essere ricevuto da uno specialista in neurochirurgia (Ospedale Bellaria di Bologna), gradirei sapere se:
- il persistere di tale condizione può portare alla perdita irreversibile del naturale controllo del piede DX;
- l'ozono terapia o l'intervento chirurgico possano essere in qualche modo risolutivi;
- devo al momento cautelarmi in qualche modo, per evitare che la situazione degeneri anche nel campo del dolore, che al momento è pressoché assente (in altre parole, devo stare a riposo? posso camminare?);
- c'è una qualche possibilità di risolvere il problema con tecnica non invasiva.
La ringrazio sentitamente.
Suo
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. signore,
per rispondere alle Sue domande è necessario visionare le immagini e valutare quel disturbo del movimento del piede che Lei descrive.
Questo è importante in quanto potrebbe consigliare l'intervento in tempi molto brevi, tenendo presente che qualche volta l'assenza del dolore non è indice di miglioramento, ma potrebbe essere espressione di una iniziale sofferenza radicolare nella sua componente sensitiva.
Se così fosse non vi sono alternative all'intervento.

Cordialmente
[#2]
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
La ringrazio per la puntuale risposta.
Ultima domanda: persistendo il deficit motorio al piede destro, Lei consiglierebbe di presentarsi allo specialista neurochirurgo con anche un referto elettromiografico, in aggiunta a quello RM?

grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Se il deficit motorio è evidente l'EMG non è importante,a meno di pensare che il deficit abbia altre cause non dipendenti dall'ernia.