Non so che pesci prendere!

Ho avuto da molti anni episodi di sciatalgia sinistra e di
cervicobracalgia sinistra e, da poco anche sciatalgia destra e
flessione del busto in avanti.
Dal novembre 2009 ho accusato una forte cervicosciatalgia sinistra ed
una progressiva difficoltà di deambulazione che è peggiorata sempre di
più nonostante la fisioterapia condotta per circa tutto il 2009 ed
alcuni mesi del 2010.
A marzo del 2010 una lombosciatalgia sinistra ha ulteriormente
indebolito la gamba sinistra con la quale oggi non riesco a salire i
gradini di una scala.
Sono sempre più piegata in avanti e non riesco ad alzare la testa e le
braccia, soprattutto il braccio sinistro.
Mi rendo conto di peggiorare giorno per giorno.
Non riesco quasi più a camminare, a stare in piedi e, se sto seduta,
quando mi alzo accuso forti dolori dietro le gambe, nella parte
superiore.
Quando sto distesa ho l’impressione di non soffrire di niente, però ho
difficoltà a muovermi nel letto e ad alzarmi.
Ho dovuto interrompere una terapia cortisonica perché soffro di ipertensione.
Non riesco a trattenere la minzione.
Accludo i risultati degli esami fin qui fatti nel successivo post.
I neurochirurghi fino adesso consultati mi hanno dato pareri discordi, alcuni dicono che le ernie cervicali sono da operare e che potrebbero essere la causa del mio stao, altri che non sono da operare e che basterebbe la fisioterapia e che il mio stato non dipende nè dalla schiena nè dalla cercicale. Ma allora da cosa dipende? Che parere mi date? E a che categoria medica potrei rivolgermi?
Grazie per l'ascolto.
(Ho 60 anni)
[#1]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Genytile signora,
la terapia cortisonica, specie se prolungata, può essere più dannosa di un intervento chirurgico.
Per quanto riguarda il Suo caso, non è possibile darLe un consiglio terapeutico senza vedere gli esami eseguiti e senza visitarLa.
Da quello che racconta, posso intuire la necessità dell'intervento, ma ovviamente non posso confermarlo on-line.

Cordialmente
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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