Glioblastoma: prognosi dopo intervento
Salve,
a mio padre (70 anni) il 7 di agosto, è stata diagnosticata una lesione frontale bilaterale (che origina dal corpo calloso) compatibile col Glioblastoma. Il 20 di agosto è stato operato e la Tac postoperatoria (eseguita lo stesso giorno) conferma la rimozione solo parziale (dato che la parte del corpo calloso non può essere toccata) e la presenza di 3-4 cm di glioblastoma.
Il referto istologico: "Glioblastoma con aree a piccole cellule infiltrante diffusamente il parenchima cerebrale e le meningi. Indice di proliferazione (MIB1): circa 50-60%. EGFR e p53 negativi. Cospicua vascolarizzazione (casi prevalentemente di piccolo medio calibro). G IV WHO 2007. SNOMED: T-A0090 M-94403 C71. MR MST LTT
Mio padre, dimesso il 6 settembre non è ancora riuscito a riprendersi dall'intervento, non riesce più a camminare e passa gran parte del tempo a letto. Presenta ancora un notevole edema tant'è che le tempie appaione gonfie, anche di più di quando era ricoverato nonostante stia prendendo 24 mg di Desametasone (8mgx3) e nonostante sia stato operato 25gg fa.
Dal 17/9 al 22/9 ha fatto il primo ciclo di Chemio (Temodal 240mg).
Abbiamo effettuato una TAC (richiesta dal Neurochirurgo) il 20/9: il Neurochirurgo non ha riscontrato niente che non sia compatibile con l'intervento, compresa la massa non rimossa.
Domenica scorsa (il 19/9) le tempie sembravano quasi sgonfie, poi da lunedì è riapparso di nuovo il gonfiore intenso e lui ha passato di nuovo tutta la settimana a letto a parte alzarsi per mangiare o poco più. Oggi, le tempie sembrano più sgonfie. Lui è sempre più debole e depresso.
Mi chiedo:
ma cosa è quel liquido che causa il gonfiore alle tempie? perchè sembra scomparire e poi riapparire? cosa causa la formazione di quel liquido?
mio padre non avrebbe dovuto riprendersi dopo ormai oltre 1 mese dall'intervento?
come può affrontare la Radio congiunta alla Chemio?
Vorrei evitare di continuare delle cure, se già sappiamo che serviranno a poco o addirittura che peggioreranno le sue condizioni, solo perchè previsto da qualche protocollo.
grazie di cuore
Marco
a mio padre (70 anni) il 7 di agosto, è stata diagnosticata una lesione frontale bilaterale (che origina dal corpo calloso) compatibile col Glioblastoma. Il 20 di agosto è stato operato e la Tac postoperatoria (eseguita lo stesso giorno) conferma la rimozione solo parziale (dato che la parte del corpo calloso non può essere toccata) e la presenza di 3-4 cm di glioblastoma.
Il referto istologico: "Glioblastoma con aree a piccole cellule infiltrante diffusamente il parenchima cerebrale e le meningi. Indice di proliferazione (MIB1): circa 50-60%. EGFR e p53 negativi. Cospicua vascolarizzazione (casi prevalentemente di piccolo medio calibro). G IV WHO 2007. SNOMED: T-A0090 M-94403 C71. MR MST LTT
Mio padre, dimesso il 6 settembre non è ancora riuscito a riprendersi dall'intervento, non riesce più a camminare e passa gran parte del tempo a letto. Presenta ancora un notevole edema tant'è che le tempie appaione gonfie, anche di più di quando era ricoverato nonostante stia prendendo 24 mg di Desametasone (8mgx3) e nonostante sia stato operato 25gg fa.
Dal 17/9 al 22/9 ha fatto il primo ciclo di Chemio (Temodal 240mg).
Abbiamo effettuato una TAC (richiesta dal Neurochirurgo) il 20/9: il Neurochirurgo non ha riscontrato niente che non sia compatibile con l'intervento, compresa la massa non rimossa.
Domenica scorsa (il 19/9) le tempie sembravano quasi sgonfie, poi da lunedì è riapparso di nuovo il gonfiore intenso e lui ha passato di nuovo tutta la settimana a letto a parte alzarsi per mangiare o poco più. Oggi, le tempie sembrano più sgonfie. Lui è sempre più debole e depresso.
Mi chiedo:
ma cosa è quel liquido che causa il gonfiore alle tempie? perchè sembra scomparire e poi riapparire? cosa causa la formazione di quel liquido?
mio padre non avrebbe dovuto riprendersi dopo ormai oltre 1 mese dall'intervento?
come può affrontare la Radio congiunta alla Chemio?
Vorrei evitare di continuare delle cure, se già sappiamo che serviranno a poco o addirittura che peggioreranno le sue condizioni, solo perchè previsto da qualche protocollo.
grazie di cuore
Marco
Caro signore,
purtroppo il glioblastoma cerebrale è un tumore molto aggressivo e con prognosi infausta.
Sono d'accordo nell'accompagnare il paz.con terapia sintomatica senza però eccessi di cura.
Cordiali saluti
purtroppo il glioblastoma cerebrale è un tumore molto aggressivo e con prognosi infausta.
Sono d'accordo nell'accompagnare il paz.con terapia sintomatica senza però eccessi di cura.
Cordiali saluti
Paul Tenenbaum

Utente
Gent.mo Dr. Tenembaum,
la ringrazio della risposta, velocissima.
Se può, mi chiarisce cosa intende per terapia sintomatica?
Se capisco bene anche lei escluderebbe di "accanirsi" con radio e chemio se le condizioni di mio padre rimangono quelle che ho già descritto.
la ringrazio nuovamente e ringrazio chi ha organizzato questo utile strumento di informazione.
molte grazie,
marco
la ringrazio della risposta, velocissima.
Se può, mi chiarisce cosa intende per terapia sintomatica?
Se capisco bene anche lei escluderebbe di "accanirsi" con radio e chemio se le condizioni di mio padre rimangono quelle che ho già descritto.
la ringrazio nuovamente e ringrazio chi ha organizzato questo utile strumento di informazione.
molte grazie,
marco
Volevo dire"cercare" di alleviare,il più possibile,i sintomi che possono provocare dolore e "malesseri" al paziente.Comunque il tutto deve essere controllato dallo specialista e dal medico curante.
Auguri e cordiali saluti
Auguri e cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 9.8k visite dal 24/09/2010.
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