Nevralgia trigemino
Gentilissimi, Professori, chiedo un vostro consulto e soprattutto una strada da poter intraprendere per allevviare un sofferenza quotidiana. Mia madre soffre e combatte quotidianamante da circa 6 anni l'insorgenza della nevralgia trigeminale lato sx con interessamento della I, II e III branca. Inizialmente alle prime avvisaglie e' stata trattata con antiepilletici contenenti carbamazepine o gabapentin ed in ultimo pregabalin.La situazione si riusciva a controllare poiche' le fitte erano sporadiche, successivamente iniziavano ad aumentare per giungere con tremende scariche che si potevano controllare soltando assumendo antiinfiammatori o analgesici. Nel dicembre del 2006 viene sottoposta a trattamento con termorizotomia trigeminale sinistra, e sinceramente pensavo di avere risolto il problema. Nel luglio 2008, per la ricomparsa della sintomatologia nevralgica, veniva sottoposta a nuovo trattamento di termorizotomia, senza alcun beneficio che procurava ipo-parestesie all'emivolto sinistro e disturbi all'occhio omolaterale.
Un esame RM encefalo, eseguito in data 11/10/2009 non documentava evidenti lesioni dell'angolo ponto-cerebellare sinistro. Nonostante che non ci fosse una evidente conflittualita' e poiche' non si riusciva ad avere un controllo della sintomatologia nonostante assumesse 600 mg di lirica al giorno e soprattutto doveva far uso di ketaprofene (OKI Bustine) con somministrazione ogni 4 ore per la frequenza costante dei dolori lancinanti, in data 12/11/2009 viene sottoposta ad intervento di decompressione del nervo trigemino sinistro mediante craniectomia retro-sigmoidea secondo ''JANETTA''. Operazione intensa e duratura, ovviamente con delle complicanze post-operatorie, non importava poiche' la conflittualita' era stata trovata. Nei primi mesi, vedavamo la situazione del tutto tranquilla e serena ovviamente con l'assunzione ancora di 300 mg di lirica dovuta alle parestesie e disturbi all'occhio causata dall'ultima termorizotomia.Sono circa 30 giorni che si manifestano fitte e frequenti dolori acnhe di una certa' intensita' e dopo esser stati a visita dal neurochirurgo che ha provveduto all'operazione si e' decisi di innalzare la sogli del lirica a 600mg al giorno e provare la sua efficacia.
Sinceramente, non sappiamo piu' che pensare e cosa fare in merito. non vediamo vie d'uscite. Aiutateci a capire cosa possiamo fare, quale strada intraprendere.
La ringrazio anticipatamente per tutta l'attenzione che ci dara' in merito.
Siamo disperati.....
Un esame RM encefalo, eseguito in data 11/10/2009 non documentava evidenti lesioni dell'angolo ponto-cerebellare sinistro. Nonostante che non ci fosse una evidente conflittualita' e poiche' non si riusciva ad avere un controllo della sintomatologia nonostante assumesse 600 mg di lirica al giorno e soprattutto doveva far uso di ketaprofene (OKI Bustine) con somministrazione ogni 4 ore per la frequenza costante dei dolori lancinanti, in data 12/11/2009 viene sottoposta ad intervento di decompressione del nervo trigemino sinistro mediante craniectomia retro-sigmoidea secondo ''JANETTA''. Operazione intensa e duratura, ovviamente con delle complicanze post-operatorie, non importava poiche' la conflittualita' era stata trovata. Nei primi mesi, vedavamo la situazione del tutto tranquilla e serena ovviamente con l'assunzione ancora di 300 mg di lirica dovuta alle parestesie e disturbi all'occhio causata dall'ultima termorizotomia.Sono circa 30 giorni che si manifestano fitte e frequenti dolori acnhe di una certa' intensita' e dopo esser stati a visita dal neurochirurgo che ha provveduto all'operazione si e' decisi di innalzare la sogli del lirica a 600mg al giorno e provare la sua efficacia.
Sinceramente, non sappiamo piu' che pensare e cosa fare in merito. non vediamo vie d'uscite. Aiutateci a capire cosa possiamo fare, quale strada intraprendere.
La ringrazio anticipatamente per tutta l'attenzione che ci dara' in merito.
Siamo disperati.....
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Gentile signora/e
Purtroppo anche dopo l'intervento chirurgico sono possibili le recidive.
Credo che il neurochirurgo che l'ha operata abbia valutato l'opportunità o meno di un reintervento, soppesando ovviamente il rapporto rischio/beneficio.
Con cordialità ed auguri per la mammma.
Purtroppo anche dopo l'intervento chirurgico sono possibili le recidive.
Credo che il neurochirurgo che l'ha operata abbia valutato l'opportunità o meno di un reintervento, soppesando ovviamente il rapporto rischio/beneficio.
Con cordialità ed auguri per la mammma.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 09/09/2010.
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