La sua vita e'cambiata molto
Gentili. Dottori , a mio padre dopo decine di esami (RM contrasto,otorino,ecc..) e'stata diagnosticata un conflitto neurovascolare che gli porta fischio continuo alle orecchie e vertigini, la sua vita e'cambiata molto e ha solo 51 anni, vorrei sapere se cosa comporta un Intervento in microchirurgia ,e' pericoloso? Si puo risolvere diversamente? Il post operazione che tempi e problematiche porta? Sono molto molto preoccupato davvero. Grazie mille saluti
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Neurochirurgo
Gentile Utente, la patologia diagnosticata a suo padre è verosimilmente una forma rara di conflitto neurovascolare. Come le avranno spiegato, a volte un'arteria (o più raramente una vena) situata davanti al cervelletto, può "incollarsi" a tal punto ad un nervo da provocare una sofferenza dello stesso nervo. Il nervo che è più soggetto a questo fenomeno è il trigemino (quindi il sintomo tipico è il dolore del volto). Se la diagnosi che è stata fatta a suo padre è giusta, si tratterebbe di un evenienza rara ma descritta. In ogni caso, se deciderà di farsi operare, tenga presente che in centri di Neurochirurgia specializzati in patologia cranica potranno affrontare il problema. L'intervento consiste nel creare un piccolo sportello di osso al di dietro dell'orecchio e tramite questo ingresso penetrare la dura madre (la pellicola che avvolge il cervello) ed arrivare nel punto dove si trova il conflitto. Il tutto viene eseguito con l'ausilio di un microscopio poichè le strutture che vengono manipolate sono piccole e delicate. Una volta individuato il conflitto, si separa il nervo dall'arteria (o dalla vena) e si interpone un piccolo cuscino di teflon o altro materiale in modo da tenere le strutture in questione separate. E' un intervento che di routine definiamo "pulito" cioè con pochissima perdita di sangue visto che non viene asportato nulla. Alla fine, si passa alla ricostruzione di tutti i piani attraversati per evitare la fuoriuscita di liquor (un liquido limpido in cui è immerso il cervello ed il cervelletto). Questa evenienza è sempre in agguato soprattutto quando si eseguono interventi nella zona posteriore ed inferiore del cranio. Se la diagnosi è stata precisa e l'intervento ben eseguito, il tasso di successo è estremamente alto e mediamente molto rapido. Spero di esserle stato minimamente d'aiuto e sono a completa disposizione qualora volesse un ulteriore consulto o per intervento chirurgico. In bocca al lupo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 03/09/2010.
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