Dei chiarimenti e dei suggerimenti per quanto riguarda la patologia di idrocefalo normoteso

Egregio Dottore,
Volevo qualora fosse possibile dei chiarimenti e dei suggerimenti per quanto riguarda la patologia di idrocefalo normoteso.
Si tratta di mia madre 82 a. che da alcuni anni ha avuto disturbi alle mani sempre riferiti al tunnel carpale, dopodichè, finalmente, una elettromiografia praticata anche al di sopra del tunnel ha evidenziato problemi a monte del tunnel.
Nel frattempo, e da circa un anno e mezzo, progressivamente, ha iniziato ad avere una sintomatologia anche agli arti inferiori con difficoltà a deambulare dolore riferito alle gambe, alle dita dei piedi con senso di pesantezza, e sintomi simil parkinson diagnosticati da due neulologi.
Succevvivamente ad una visita neurochirurgica ed a una rmn cervicale e lombare veniva descritto un quadro di compressione leggera a livello lombare, al midollo, ed una compressione importante a livello cervicale, cito testualmente: """"in corrispondenza allo spazzio c3 c4 inoltre si osservano anche grossolane manifestazioni degenerative a livello dell'arco posteriore con artrosi interapofisaria, particolarmente marcata sul alto sinistro, ispessimento (e verosimile ossificazione) dei legamenti gialli Ne consegue una notevole riduzione d'ampiezza del canale vertebrale con LA SCOMPARSA DEGLI SPAZI LIQUORALI PERIMIDOLLARI ed evidente compressione del midollo che in tale sede APPARE DEFORMATO A "CLESSIDRA" nel suo contesto e verosimilmente la presenza sempre a tale livello di una focale dilatazione del canale ependimale""""
Chiara indicazione chirurgica come espresso dal neurochirurgo.
Non è stata eseguita rmn dorsale anche se da radiografia esiste una compressione ed uno slittamento vertebrale in d4.
nel dic 2006 ha avuto una caduta inspiegabile dove nn ricorda bene la causa della caduta stessa,
recentemente toracoalgia senza una eziologia riferibile al cuore ma a detta dei medici schiena (!!??)
successivamente mia madre è andata incontro ad un blocco intestinale (diverticolite), persiste stitichezza solo risolvibile con lasstivi.
veniva anche cateterizzata in ospedale durante il blocco perchè non si svuotava la vescica ed anche adesso ha avuto dei periodi di difficoltà ad urinare ed aumento della frequenza dello stimolo,
persistendo questi sintomi di difficoltà a dembulare, dolore alle gambe specialmente notturno , dolori alle mani ed insensibilità con sensazione simil-sabbia, e per escludere una causa compressiva, viene fatto rmn encefalo e tronchi encefalici: che recita:
"""sistema ventricolare in asse, ampliato con pareti ventricolari di aspetto apparentemente teso.
le cisterne silviane e alcuni solchi corticali si presentano dilatati.
i solchi corticali al vertice sono di piccole dimensioni.
nelle sequenze a lungo tr si rilevano piccole aree caratterizzate da segnale elevato distribuite nei centri semiovali e sfumata iperintensità di segnale nella sostanza bianca subependimale.
minuta area tenuamente iperintensa nell'emisfero cerebellare sinistro, in prossimità del recesso laterale del IV ventricolo anch'essa riferita a piccolo esito vascolare.
dopo somministrazione di mdc non compaiono fenomeni di enhancment patologico.
conclusioni:
il quadro descritto e compatibile con condizione di idrocefalo normoteso.

a suo parere c'è relazione o può esserci relazione col fatto che abbia in c3 c4 scomparsa degli spazzi liquorali con conseguente ristagno del liquor nell'encefalo?Operando la colonna per per togliere quella compressione si toglie la causa dell'idrocefalo o ci sono dei fattori concomitanti? e non è sufficiente?

il neurologo la sta trattando con levodopa, a cosa serve???? solo ad alleviare la sintomatologia similparkinson data dall'idrocelalo??? non è controprodutivo considerando che i sintomi non migliorano dopo un trattamnto già da 10 giorni?

Cosa potrebbe essere necessario ancora considerando che mia madre non è diventata demente, ha solo un pò perso la memoria, è un pò insicura ma sta accusando un colpo che l'ha invecchiata di 15 anni nel giro di un anno???

questi dolori notturni importanti alle gambe che le impediscono il sonno, sono da riferire a questa patologia o ad una patologia squisitamente vertebrale?

c'è un centro, una struttura in lombardia, specifica, un neurochirurgo specializzato per questo tipo di patologia dove ci si possa rivolgere con piena fiducia?? e che finalmente centri il probblema (!!??)

La ringrazio anticipatamente per la sua corese attenzione e sollecitudine.

[#1]
Neurochirurgo attivo dal 2003 al 2020
Neurochirurgo
Gentile Signora,
per darle un parere più preciso andrebbero visionate le immagini delle RM eseguite e visitata la paziente. Tuttavia mi pare di capire che la mamma sia portatrice di un quadro di patologie associate, non sicuramente riferibile al cosiddetto "idrocefalo normoteso": questa condizione si manifesta con una tipica triade sintomatologica (problemi cognitivi, disturbi dell'andatura e incontinenza urinaria) che non mi sembra, da quanto lei descrive, siano presenti in sua madre; inoltre il quadro RM mostra la presenza di un'evidente dilatazione degli spazi liquorali (solchi e cisterne) attorno al cervello, decisamente non presente nell'idrocefalo normoteso. Credo invece che il quadro cerebrale sia da riferire ad una cosiddetta "dilatazione ex vacuo" ovvero legata ad una riduzione del volume del tessuto cerebrale da probabile progressiva degenerazione dello stesso legata alla progressivo invecchiamento dei vasi arteriosi cerebrali: per cui, in parole povere, essendovi meno tessuto le cavità si allargano. La sintomatologia parkinsoniana quindi potrebbe essere anch'essa di origine vascolare. Il quadro della RM cervicale e della radiografia dorsale potrebbero invece sicuramente spiegare l'andatura difficoltosa e i disturbi agli arti (spero abbia anche eseguito degli esami per la circolazione arteriosa delle gambe) così come le difficoltà urinarie (problemi di queste aree midollari causano infatti anche difficoltà ad urinare). Per concludere credo sia opportuna una valutazione pluridisciplinare che comprenda il sia il neurologo che il neurochirurgo (il quale è in grado di visionare le immagini) (in Lombardia non mancano certo Centri di Riferimento per queste patologie) anche se, nel caso si convenga che la patologia preminente sia quella cervicale la sua correzione è solo di natura chirurgica ma nel caso specifico occorre valutare la situazione alla luce dell'età avanzata e dei rischi correlati nonchè dell'entità del danno attuale, per decidere la fattibilità del trattamento.
A disposizione per chiarimenti

Dott. Fabio Barone
[#2]
Dr. Antonio Colamaria Neurochirurgo 113
Gentile Signora,
la sintomatologia da Lei descritta non coincide con un quadro di idrocefalo normoteso dell'adulto ma più a quello di una stenosi del canale cervicale.
Le consiglio una visita neurochirurgica per valutare l'eventualità di un intervento chirurgico.
Distinti saluti

Dott. Antonio Colamaria
Neurochirurgo
Ospedale Consorziale Policlinico
Piazza Giulio Cesare, 11
70124 - BARI
Tel. 080/5592335 - 334 - 374 - 348/4146343
Fax. 080/5592001
Email: acolamaria@libero.it

Antonio Colamaria - Specialista in Neurochirurgia

[#3]
Utente
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Grazie al dott. Fabio Barone di catania ed al dott. Antonio Colamaria di bari per la risposta alle mie domande.
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