Compressione del plesso brachiale
Sono Patrizia, una donna di 52 anni che, nel 1983, è stata affetta da Morbo di Hodgkin localizzato nello zona succlaveare sinistra e curata con radioterapia presso l'ospedale Roussy di Parigi. Nel 1998 ho cominciato ad accusare ipotrofia della muscolatura della spalla, del braccio e della mano sinistra con relativa riduzione funzionale.
Da una risonanza magnetica con mezzo di contrasto effettuata il 12/11/2002 emerse:
"Con scansioni SE e FSE,T1 e T2 pesate nei piani sagittale,assiale e coronale si evidenzia: a sinistra a ridosso della parete toracica anteriore all'altezza dell'apice polmonare è apprezzabile un tessuto che si interpone e parzialmente ingloba i fasci del plesso brachiale, ipointenso in T1 e moderatamente iperintenso in T2, che mostra un omogeneo enhacement,riconducibile presumibilmente alla presenza di tessuto fibroso post radioterapia." Tale situazione è rimasta sostanzialmente invariata a tutt'oggi.
L' ultimo esame elettromiografico effettuato in data 15/3/2006 recita:
"Non evocabili i potenziali d'azione sensitivi dei nervi mediano e ulnare sx.Non evocabile il potenziale d'azione motorio del nervo ulnare sx.Marcatamente ridotta l'ampiezza del potenziale d'azione motorio del nervo ulnare sx. Nella norma i restanti reperti elettroneurografici.
All'esame ad ago si sono rilevati:a) una denervazione apparentemente non recente, completa dei muscoli I interosseo dorsale, flessore ulnare del carpo,opponente del pollice ed estensore proprio del II dito sx;b) marcati segni disofferenza neurogenacronica nei muscoli flessore radiale del carpo,estensore comune delle dita,brachioradiale,bicipite brachiale e deltoide sx."
Desidererei sapere se, in tale situazione, esiste ancora qualche margine di speranza di intervenire a livello chirurgico e/o a qualsiasi altro livello per cercare di migliorare la funzionalità del braccio e della mano sx ormai ridottissima.
Gradirei anche un consiglio su un eventuale centro sanitario specialistico (preferibilmente nel centro Italia) per il mio problema. Grazie per la cortese attenzione.
Da una risonanza magnetica con mezzo di contrasto effettuata il 12/11/2002 emerse:
"Con scansioni SE e FSE,T1 e T2 pesate nei piani sagittale,assiale e coronale si evidenzia: a sinistra a ridosso della parete toracica anteriore all'altezza dell'apice polmonare è apprezzabile un tessuto che si interpone e parzialmente ingloba i fasci del plesso brachiale, ipointenso in T1 e moderatamente iperintenso in T2, che mostra un omogeneo enhacement,riconducibile presumibilmente alla presenza di tessuto fibroso post radioterapia." Tale situazione è rimasta sostanzialmente invariata a tutt'oggi.
L' ultimo esame elettromiografico effettuato in data 15/3/2006 recita:
"Non evocabili i potenziali d'azione sensitivi dei nervi mediano e ulnare sx.Non evocabile il potenziale d'azione motorio del nervo ulnare sx.Marcatamente ridotta l'ampiezza del potenziale d'azione motorio del nervo ulnare sx. Nella norma i restanti reperti elettroneurografici.
All'esame ad ago si sono rilevati:a) una denervazione apparentemente non recente, completa dei muscoli I interosseo dorsale, flessore ulnare del carpo,opponente del pollice ed estensore proprio del II dito sx;b) marcati segni disofferenza neurogenacronica nei muscoli flessore radiale del carpo,estensore comune delle dita,brachioradiale,bicipite brachiale e deltoide sx."
Desidererei sapere se, in tale situazione, esiste ancora qualche margine di speranza di intervenire a livello chirurgico e/o a qualsiasi altro livello per cercare di migliorare la funzionalità del braccio e della mano sx ormai ridottissima.
Gradirei anche un consiglio su un eventuale centro sanitario specialistico (preferibilmente nel centro Italia) per il mio problema. Grazie per la cortese attenzione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.7k visite dal 23/07/2007.
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