Dolore nervo sciatico ernia operata
Buongiorno,
ho 45 anni e nel 2003 mi era stata diagnosticata con RM un' ernia L5-S1 a sede mediana paramediana sinistra. Nel corso di questi anni ho sofferto periodicamente solo del classico mal di schiena curato con antiinfiammatori.
A Gennaio di quest'anno è comparso il dolore al nervo sciatico dopo aver eseguito una nuova RM con esito "...Disco intersomatico L5-S1 assottigliato disidratato e globalmente protruso presenta una voluminosa erniazione posteriore mediana e paramediana sinistra che impronta il sacco durale e le radici L5 e S1 di sinistra....). Premettendo che soffro di diabete (no insulina) mi è sempre stato sconsigliato il cortisone , ho eseguito sedute di fisioterapia, laser e tens senza il minimo risultato(Gabapentin per il dolore).
A giugno sono stato operato all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure con tecnica microchirurgica ma alle dimissioni il quadro clinico era pressoché invariato rispetto al ricovero. Il dolore è ricomparso come prima, ho provato molti farmaci (Lyseen, Surgamyl, Gabapentin) sempre senza risultato. Ultimamente ho eseguito anche un ciclo di Bentelan (dopo otto mesi di dolori) prendo Nicetile e riesco a dormire solo con 6-7 cps di Gabapentin. Ho già fatto una visita di controllo dal neurochirurgo che mi ha operato, il quale però non si è dimostrato troppo attento al mio problema. Avrei bisogno di un parere, è possibile che ci sia ancora qualcosa che comprime il nervo oppure lo stesso può essere rimasto lesionato.?? La prospettiva è di convivere con questo dolore costante per sempre o posso trovare un aiuto da qualcuno competente in materia ? Mi potete indirizzare su una strada da seguire per migliorare almeno il problema? Concludo informandovi che non ho mai fatto riabilitazione post operatoria, solo il riposo prescrittomi. Sarei grato per una risposta dopo tanti mesi il mio ottimismo comincia a vacillare. Cordiali saluti
ho 45 anni e nel 2003 mi era stata diagnosticata con RM un' ernia L5-S1 a sede mediana paramediana sinistra. Nel corso di questi anni ho sofferto periodicamente solo del classico mal di schiena curato con antiinfiammatori.
A Gennaio di quest'anno è comparso il dolore al nervo sciatico dopo aver eseguito una nuova RM con esito "...Disco intersomatico L5-S1 assottigliato disidratato e globalmente protruso presenta una voluminosa erniazione posteriore mediana e paramediana sinistra che impronta il sacco durale e le radici L5 e S1 di sinistra....). Premettendo che soffro di diabete (no insulina) mi è sempre stato sconsigliato il cortisone , ho eseguito sedute di fisioterapia, laser e tens senza il minimo risultato(Gabapentin per il dolore).
A giugno sono stato operato all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure con tecnica microchirurgica ma alle dimissioni il quadro clinico era pressoché invariato rispetto al ricovero. Il dolore è ricomparso come prima, ho provato molti farmaci (Lyseen, Surgamyl, Gabapentin) sempre senza risultato. Ultimamente ho eseguito anche un ciclo di Bentelan (dopo otto mesi di dolori) prendo Nicetile e riesco a dormire solo con 6-7 cps di Gabapentin. Ho già fatto una visita di controllo dal neurochirurgo che mi ha operato, il quale però non si è dimostrato troppo attento al mio problema. Avrei bisogno di un parere, è possibile che ci sia ancora qualcosa che comprime il nervo oppure lo stesso può essere rimasto lesionato.?? La prospettiva è di convivere con questo dolore costante per sempre o posso trovare un aiuto da qualcuno competente in materia ? Mi potete indirizzare su una strada da seguire per migliorare almeno il problema? Concludo informandovi che non ho mai fatto riabilitazione post operatoria, solo il riposo prescrittomi. Sarei grato per una risposta dopo tanti mesi il mio ottimismo comincia a vacillare. Cordiali saluti
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Neurochirurgo
Gentile Utente,
ritengo che per la sua attuale situazione, se il dolore è persistente, farmaco-resistente e, clinicamente, vi siano segni di radicolite, sia consigliabile l'esecuzione di una nuova RM, eseguita anche dopo mezzo di contrasto, almeno allo scopo di esaminare visivamente la sede dell'intervento chirurgico e ne faccia visionare l'esito nel corso di una nuova valutazione neurochirurgica.
Le faccio tanti auguri.
ritengo che per la sua attuale situazione, se il dolore è persistente, farmaco-resistente e, clinicamente, vi siano segni di radicolite, sia consigliabile l'esecuzione di una nuova RM, eseguita anche dopo mezzo di contrasto, almeno allo scopo di esaminare visivamente la sede dell'intervento chirurgico e ne faccia visionare l'esito nel corso di una nuova valutazione neurochirurgica.
Le faccio tanti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 24/08/2010.
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