Neurinoma

Salve
ho 45 anni e nel 1991 sono stato operato per un neurinoma laterocervicale sinistro.
Da qualche anno ho notato una recidiva di tale neurinoma.

In Sicilia dove abito mi hanno fatto fare la spola, per diversi mesi, tra neurochirurgia e otorinolaringoiatria mettendomi in una condizione di confusione generale (anche perché ho consultato illuminari delle due specialità) dicendomi che loro non sono in grado di intervenire e che c’è la possibilità di perdere l’uso del braccio sx.

Mi chiedo e vi chiedo se tale affermazione sia plausibile.

Trascrivo l’estito della TAC e della RM eseguite in questi mesi.

TAC:
Esame eseguito senza e con mdc., con scansioni spirali multidetettore e completato con ricostruzioni multiplanari.

Alla base del collo a sinistra, lateralmente alle strutture vascolari e alle vertebre C6-C7-D1, si evidenzia un processo espansivo solido, a margini netti, apparentemente ben capsulato, delle dimensioni d 6x5cm., con densità disomogenea dopo mdc., con piccole calcificazioni nel contesto. La lesione mediamente non determina erosioni sulle strutture ossee vertebrali con le quali non sembra prendere stretto rapporto; causalmente si spinge sino alla fossa claveare.

RM:
Esame RM eseguito in tecnica FSE, FLAIR, sequenze T1 e T2, secondo piani assiali e coronali.

Neoformazione spiccatamente iperintensa nelle sequenze ad alto TR di dt 52x27x36mm circa in sede laterocervicale sinistra, dotata di pseudocapsula ipontensa che disloca i gruppi muscolari cleido mastoidee e mediamente il fascio vascolare sinistra del collo. Il reperto è riconducibile a recidiva locale di neurinoma laterocervicale sinistro. La neoformazione sopra descritta presenta una propaggine parzialmente peduncolata in sede antero-inferiore ed appare sempre clavicole dalle strutture circostanti e sembra presentare un peduncolo di connessione al neuroforame di C5-C6

Vorrei inoltre sapere dopo posso rivolgermi per eseguire una diagnosi appropriata e conseguente intervento chirurgico.

Ringrazio anticipatamente per la vostra pronta risposta.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egr. Signore,
al di là delle possibili complicanze chirurgiche, mi sembra strano che un neurochirurgo Le abbia detto che la lesione non sia operabile.
Io non ho le immagini della RM nè ho la possibilità di visitarLa, ma mi sembra alquanto strano il <verdetto> dei colleghi.

Disponibile per quanto mi è possibile, La saluto cordialmente
[#2]
Utente
Utente
Forse ho espresso male il concetto, loro mi hanno detto che l'intervento avrebbe comportato la recisione del nervo, per cui io l'ho interpretato come un non essere in grado di operare almeno ché non accettavo la possibilità di un deficit permanente ed è su questo che io chiedo un parere e consiglio.

C'è realmente la possibilità di perdere l'uso del braccio o di alcune funzionalità?

Un saluto
[#3]
Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
In molte patologie, soprattutto del sistema nervoso, il rischio di deficit funzionali è alto.
Bisogna valutare se il possibile danno residuo è inferiore ai danni che si instaurerebbero non operando il neurinoma.

Cordialmente ed auguri
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Utente
Utente
Gentile dottore La ringrazio molto per la disponibilità.

Appunto è questo timore che mi turba molto.
In ultimo vorrei sapere quali sono i possibili rischi che si corre non intervenendo sul neurinoma.

Un saluto
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non saprei! Dovrei vedere le immagini della RM.