Cervicali
Buona sera,
sono Francesca e ho 38 anni, da qualche anno ho dolori cervicali che si irradiano alle braccia e alle mani. Negli ultimi tempi questi dolori si sono acutizzati creandomi problemi soprattutto alle mani. Il formicolio che avvertivo all'inizio si è trasformato in vero e proprio dolore alle dita. Durante il giorno accuso dolore soprattutto a pollice e indice, piegando le dita sento male anche fra una falange e l'altra, durante la notte mi sveglio spesso perchè medio anulare e mignolo di tutte e due le mani mi formicolano dandomi la classica sensazione di addormentamento. Al risveglio poi, entrambi le mani sono insensibili e a ciondoloni e per qualche minuto non riesco a muoverle. Ho dolori anche ai polsi e spesso avverto scosse che mi partono dal gomito. Mi sono sottoposta ad alcuni esami del sangue per escludere eventuali malattie reumatiche e gli esiti sono tutti nella norma, alla elettromiografia e ha scluso la sindrome da tunnel carpale deducendo un forte deficit di forza nelle braccia, oggi ho ritirato il referto della risonanza magnetica al rachide cervicale che riport di seguito:
"Aspetto nei limiti delle strutture visibil della fossa cranica posteriore; tonsille cerebellari in ede. Perdita dell lordosi cervicale. Tra C5 e C6 piccola protrusione posteriore mediane che impronta il profilo anteriore del sacco durale. Nei limiti il diametro del canale rachideo. Non alterazioni del segnale del midollo spinale visibile fino a D4."
Naturalmente non ho capito assolutamente nulla di cosa ciò signiifichi!
In passato mi sono sottoposta a sedute di fisioterapia ma peggioravano la situazione ed ho lasciato perdere.
Assumo farmaci per la tiroide da circa 8 anni in seguito a una tiroidite.
Vorrei un vostro parere a riguardo.
Grazie per l'attenzione Francesca
sono Francesca e ho 38 anni, da qualche anno ho dolori cervicali che si irradiano alle braccia e alle mani. Negli ultimi tempi questi dolori si sono acutizzati creandomi problemi soprattutto alle mani. Il formicolio che avvertivo all'inizio si è trasformato in vero e proprio dolore alle dita. Durante il giorno accuso dolore soprattutto a pollice e indice, piegando le dita sento male anche fra una falange e l'altra, durante la notte mi sveglio spesso perchè medio anulare e mignolo di tutte e due le mani mi formicolano dandomi la classica sensazione di addormentamento. Al risveglio poi, entrambi le mani sono insensibili e a ciondoloni e per qualche minuto non riesco a muoverle. Ho dolori anche ai polsi e spesso avverto scosse che mi partono dal gomito. Mi sono sottoposta ad alcuni esami del sangue per escludere eventuali malattie reumatiche e gli esiti sono tutti nella norma, alla elettromiografia e ha scluso la sindrome da tunnel carpale deducendo un forte deficit di forza nelle braccia, oggi ho ritirato il referto della risonanza magnetica al rachide cervicale che riport di seguito:
"Aspetto nei limiti delle strutture visibil della fossa cranica posteriore; tonsille cerebellari in ede. Perdita dell lordosi cervicale. Tra C5 e C6 piccola protrusione posteriore mediane che impronta il profilo anteriore del sacco durale. Nei limiti il diametro del canale rachideo. Non alterazioni del segnale del midollo spinale visibile fino a D4."
Naturalmente non ho capito assolutamente nulla di cosa ciò signiifichi!
In passato mi sono sottoposta a sedute di fisioterapia ma peggioravano la situazione ed ho lasciato perdere.
Assumo farmaci per la tiroide da circa 8 anni in seguito a una tiroidite.
Vorrei un vostro parere a riguardo.
Grazie per l'attenzione Francesca
[#1]
Gentile signora Francesca,
a distanza nessuna diagnosi è possibile, anche se la si può intuire.
Nel Suo caso però è importante che consulti di persona un neurochirurgo che dovrà, visitandola, appurare se la <piccola ernia> che impronta il sacco durale può avere un rapporto di causa con i Suoi sintomi, alcuni dei quali (come il dolore nella flessione delle dita) non sarebbero molto congrui.
Ci faccia sapere.
Cordialmente
a distanza nessuna diagnosi è possibile, anche se la si può intuire.
Nel Suo caso però è importante che consulti di persona un neurochirurgo che dovrà, visitandola, appurare se la <piccola ernia> che impronta il sacco durale può avere un rapporto di causa con i Suoi sintomi, alcuni dei quali (come il dolore nella flessione delle dita) non sarebbero molto congrui.
Ci faccia sapere.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 26/07/2010.
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