Neurotmesi
Salve, sono una donna, ho 30 anni.
A causa di una grande ernia espulsa L5-S1 ho riportato immediatamente una paresi dello SPE e piede cadente (il danno motorio è grave soprattutto all'esterno del piede) la sensibilitità invece è perfetta (tatto, dolore ecc) ho solo un ò di parestesie sul dorso e le dita.
Purtropo, sono stata operata (per togliere l'ernia) in ritardo, cioè 23 giorni dopo (forse anche qualcuno in più) l'instaurarsi del danno al piede, che ripeto è stato improvviso.
E' passato un mese e mezzo dall'operazione e non vedo miglioramenti significativi.
La prima eletromiografia la farò il 4 agosto.
Nel caso fosse NEUROTMESI, vorrei sapere:
1) So che esiste un'operazione per ''riattaccare'' il nervo, il chirurgo mi ha detto che la guaina eserna, l'epinervio che è intatto, però so che può esserci neuretmesi comunque se dentro il tubo endoneurale è rotto.
Si può fare un intervento per riparare un nervo in neuretmesi nella SCHIENA? (al livello L5 S1)?
2) Se si, entro QUANTI MESI va fatto?
3) Mi potete gentilmente indicare nomi di chirurghi e/o centri in Italia o all'estero che raticano l'intervento?
Vi ringrazio moltissimo.
PS. So che è ancora presto e dovrei aspettare per vedere se è neuraprassia o assonotmesi, ma sto cercando informazioni nel caso fosse invece neurotmesi, in modo da sapere se in caso si può fare qualcosa comunque (e soprattutto i tempi entro cui bisogna agire)
A causa di una grande ernia espulsa L5-S1 ho riportato immediatamente una paresi dello SPE e piede cadente (il danno motorio è grave soprattutto all'esterno del piede) la sensibilitità invece è perfetta (tatto, dolore ecc) ho solo un ò di parestesie sul dorso e le dita.
Purtropo, sono stata operata (per togliere l'ernia) in ritardo, cioè 23 giorni dopo (forse anche qualcuno in più) l'instaurarsi del danno al piede, che ripeto è stato improvviso.
E' passato un mese e mezzo dall'operazione e non vedo miglioramenti significativi.
La prima eletromiografia la farò il 4 agosto.
Nel caso fosse NEUROTMESI, vorrei sapere:
1) So che esiste un'operazione per ''riattaccare'' il nervo, il chirurgo mi ha detto che la guaina eserna, l'epinervio che è intatto, però so che può esserci neuretmesi comunque se dentro il tubo endoneurale è rotto.
Si può fare un intervento per riparare un nervo in neuretmesi nella SCHIENA? (al livello L5 S1)?
2) Se si, entro QUANTI MESI va fatto?
3) Mi potete gentilmente indicare nomi di chirurghi e/o centri in Italia o all'estero che raticano l'intervento?
Vi ringrazio moltissimo.
PS. So che è ancora presto e dovrei aspettare per vedere se è neuraprassia o assonotmesi, ma sto cercando informazioni nel caso fosse invece neurotmesi, in modo da sapere se in caso si può fare qualcosa comunque (e soprattutto i tempi entro cui bisogna agire)
[#1]
Gent.le Utente,
direi che è fondamentale aspettare l'esito dell'Emg ed anche eseguire una nuova RMN (la farei con e senza mdc).
Dopo tali esami ne riparleremo.
Auguri cordiali.
direi che è fondamentale aspettare l'esito dell'Emg ed anche eseguire una nuova RMN (la farei con e senza mdc).
Dopo tali esami ne riparleremo.
Auguri cordiali.
Dr. Della Corte: vincenzodellacortemi@libero.it
Case di Cura: La Madonnina Milano-02/50030013
Le Betulle Appiano Gentile (Co) 031/973311
[#4]
Utente
Ecco ho avuto il responso della RM senza contasto.
Sono un pò preoccupata, riporto quello che c'è scritto.
''Rispetto al precedente esame RM del 6/5/2010, all'odierno controllo si apprezzano gli esisti della recente emilaminectomia sinistra cui concomita scompaginamento dei piani muscolo-fasciali retrostanti. Si documemta un'area di aumentata intensità di segnale localizzata nel contesto dei tessuti molli posteriormente al processo spinoso di L5 in sede paramediana sinistra da riferire a piccola raccolta fluida. Reperto analogo si apprezza in corrispondenza della breccia operatoria che si estende nel contesto del canale vertebrale giungendo in prossimità della radice sinale di S1 sn, da riferire anch'esso in parte a piccola raccolta in parte ad esito cicatriziale. La radice spinale di S1 mostra dimensioni aumentate e segnale tenuemente ipertenso rispetto alla radice spinale controlaterale. Concomita a tale livello una lieve protrusione discale mediana paramediana sinistra.
Canale vertebrale di ampiezza regolare. Nella norma il cono midollare posizionato in L1''
Le riporto anche la VECCHIA RM senza contrasto del 6/5/2010 fatta PRIMA dell'intervento chirurgico, in caso servisse da confronto:
''In L5-S1 si documenta una voluminosa ernia discale espulsa, apparentemente sottoligamentosa, ad estrinsecazione mediana paramediana sinistra che contatta e disloca posteriormente radice spinale di S1 quest'ultima aumentata di dimensioni e con tenue iperintensità di segnale nelle sequenze T1 pesate come per probabile flogosi. Concomitano segni di disidratazione del nucleo polposo e fenomeni osteocondrosici delle limitanti somatiche contrapposte (Modic 2). Utile consulenza neurochirurgica.
Canale vertebrale di ampiezza regolare.
Il cono midollare mostra morfologia e segnale regolare ed appare posizionato in D12-L1''
Mi devo preoccupare?
Le due piccole raccolte fluide più gli esisti cicatriziali e la piccola protrusione stanno continuando a TOCCARE premendo e infiammando i nervi?
Se serve ho i due dischetti delle risonanze, posso mandargliele via e-mail.
Mi faccia sapere al più presto perchè sono molto scoraggiata per il piede, non vorrei che i nervi stessero continuando a soffire....mi devo rioperare secondo lei?
In caso nulla toccasse invece, come mai il nervo è ancora gonfio?
Grazie davvero di cuore.
E complimenti per il tempo e la prestazione gratuita, in pochi lo farebbero.
Sono un pò preoccupata, riporto quello che c'è scritto.
''Rispetto al precedente esame RM del 6/5/2010, all'odierno controllo si apprezzano gli esisti della recente emilaminectomia sinistra cui concomita scompaginamento dei piani muscolo-fasciali retrostanti. Si documemta un'area di aumentata intensità di segnale localizzata nel contesto dei tessuti molli posteriormente al processo spinoso di L5 in sede paramediana sinistra da riferire a piccola raccolta fluida. Reperto analogo si apprezza in corrispondenza della breccia operatoria che si estende nel contesto del canale vertebrale giungendo in prossimità della radice sinale di S1 sn, da riferire anch'esso in parte a piccola raccolta in parte ad esito cicatriziale. La radice spinale di S1 mostra dimensioni aumentate e segnale tenuemente ipertenso rispetto alla radice spinale controlaterale. Concomita a tale livello una lieve protrusione discale mediana paramediana sinistra.
Canale vertebrale di ampiezza regolare. Nella norma il cono midollare posizionato in L1''
Le riporto anche la VECCHIA RM senza contrasto del 6/5/2010 fatta PRIMA dell'intervento chirurgico, in caso servisse da confronto:
''In L5-S1 si documenta una voluminosa ernia discale espulsa, apparentemente sottoligamentosa, ad estrinsecazione mediana paramediana sinistra che contatta e disloca posteriormente radice spinale di S1 quest'ultima aumentata di dimensioni e con tenue iperintensità di segnale nelle sequenze T1 pesate come per probabile flogosi. Concomitano segni di disidratazione del nucleo polposo e fenomeni osteocondrosici delle limitanti somatiche contrapposte (Modic 2). Utile consulenza neurochirurgica.
Canale vertebrale di ampiezza regolare.
Il cono midollare mostra morfologia e segnale regolare ed appare posizionato in D12-L1''
Mi devo preoccupare?
Le due piccole raccolte fluide più gli esisti cicatriziali e la piccola protrusione stanno continuando a TOCCARE premendo e infiammando i nervi?
Se serve ho i due dischetti delle risonanze, posso mandargliele via e-mail.
Mi faccia sapere al più presto perchè sono molto scoraggiata per il piede, non vorrei che i nervi stessero continuando a soffire....mi devo rioperare secondo lei?
In caso nulla toccasse invece, come mai il nervo è ancora gonfio?
Grazie davvero di cuore.
E complimenti per il tempo e la prestazione gratuita, in pochi lo farebbero.
[#5]
Gent.le Utente,
le raccolte penso che siano destinate a riassorbirsi col tempo (è molto raro vedere raccolte sotto tensione che si autoalimentino con meccanismo a valvola).
L'edema radicolare potrebbe essere in relazione agli esiti della compressione e del trattamento della radice per eseguire la discectomia. Non direi che ci sia stata interruzione anatomica di radice (o per lo meno non si sono evidenziati immagini che vadano in quel senso: il Chirurgo dice che l'ernia era molto "attaccata"alla radice di L5 e/o di S1 per cui ha dovuto scollare l'ernia con notevole difficoltà?).
Aspetterei ancora qualche mese, eseguirei fkt nel frattempo ed un emg (può andare il 4 agosto) per valutare lo stato di sofferenza radicolare (è fondamentale sapere se le radici di L5 ed S1 siano "totalmente" o solo parzialmente sofferenti). Il fatto che la sensibilità sia ben presente, tende a farmi ben sperare.
Aspetto esito EMG. Si impegni con la mobilizzazione attiva e passiva del piede (anche da sola).
Cordialmente
le raccolte penso che siano destinate a riassorbirsi col tempo (è molto raro vedere raccolte sotto tensione che si autoalimentino con meccanismo a valvola).
L'edema radicolare potrebbe essere in relazione agli esiti della compressione e del trattamento della radice per eseguire la discectomia. Non direi che ci sia stata interruzione anatomica di radice (o per lo meno non si sono evidenziati immagini che vadano in quel senso: il Chirurgo dice che l'ernia era molto "attaccata"alla radice di L5 e/o di S1 per cui ha dovuto scollare l'ernia con notevole difficoltà?).
Aspetterei ancora qualche mese, eseguirei fkt nel frattempo ed un emg (può andare il 4 agosto) per valutare lo stato di sofferenza radicolare (è fondamentale sapere se le radici di L5 ed S1 siano "totalmente" o solo parzialmente sofferenti). Il fatto che la sensibilità sia ben presente, tende a farmi ben sperare.
Aspetto esito EMG. Si impegni con la mobilizzazione attiva e passiva del piede (anche da sola).
Cordialmente
[#6]
Utente
La ringrazio molto.
Ciò che dice sulle raccolte, da quel che ho capito, presuppone che, seppur presenti, non stanno comprimendo
(infiammando) il nervo? vale anche per la cicatrice e per la protusione? la mia preoccupazione è che nonostante l'intervento i nervi L5 e S1 stiano continuando a soffrire per questi strascichi...o sono cose normali?
L'interruzione anatomica della radice non dovrebbe esserci, il chirurgo mi ha detto che l'epinervio è intatto, non credo che me lo avrebbe detto se non lo fosse o se lo avesse lesionato lui (o può non accorgersene se lo fa?)
Mi ha detto solo che era bella grossa, nulla su una possibile difficoltà a scollarle.
Si, il gonfiore c'era sia prima che dopo l'intervento (ma il neuroradiologo mi ha detto che si sono già sgonfiate un pò, S1 è la più gonfia, ma io ho il danno soprattutto su L5, come mai?)
Sulla sensibilità ho un dubbio, il primo neurochirurgo che mi vide disse che contava soprattutto quella, il secondo invece mi disse: ''magari non avere la sensibilità e avere la forza'' e che quel nervo è solo motorio, ma è davvero così? Non capisco se è misto o unicamente motorio.
Quando chiede se il danno su L5 e S1 è totale o parziale intente dire se c'è paresi o paralisi?
A proposito quando vado a fare l'elettromiografia, dato che l'impegnativa è generica e nessuno me l'ha detto nello specifico, cosa devo far controllare?
Tutto il ''terreno'' di innervazione si L5 e S1? Cioè lo SPE e lo SPI, se non sbaglio?
O c'è dell'altro?
Mi toglie un'altra curiosità?
Nel caso fosse assonotmesi, visto che la ricrescita è di un millimetro al giorno, e, da quello che ho letto in giro il nervo sciatico è lungo 65/70 cmq, ci vorrebbero almeno due anni per reinnervare, ma io ho letto che dopo un anno e mezzo la reinnervazione diventa insignificante e che l'atrofia muscolare dopo due anni diventa irreversibile.
Sono informazioni corrette queste o le cose stanno diversamente?
Si, sto continuando a fare fisioterapia e non mi arrendo.
Alla prossima.
Ciò che dice sulle raccolte, da quel che ho capito, presuppone che, seppur presenti, non stanno comprimendo
(infiammando) il nervo? vale anche per la cicatrice e per la protusione? la mia preoccupazione è che nonostante l'intervento i nervi L5 e S1 stiano continuando a soffrire per questi strascichi...o sono cose normali?
L'interruzione anatomica della radice non dovrebbe esserci, il chirurgo mi ha detto che l'epinervio è intatto, non credo che me lo avrebbe detto se non lo fosse o se lo avesse lesionato lui (o può non accorgersene se lo fa?)
Mi ha detto solo che era bella grossa, nulla su una possibile difficoltà a scollarle.
Si, il gonfiore c'era sia prima che dopo l'intervento (ma il neuroradiologo mi ha detto che si sono già sgonfiate un pò, S1 è la più gonfia, ma io ho il danno soprattutto su L5, come mai?)
Sulla sensibilità ho un dubbio, il primo neurochirurgo che mi vide disse che contava soprattutto quella, il secondo invece mi disse: ''magari non avere la sensibilità e avere la forza'' e che quel nervo è solo motorio, ma è davvero così? Non capisco se è misto o unicamente motorio.
Quando chiede se il danno su L5 e S1 è totale o parziale intente dire se c'è paresi o paralisi?
A proposito quando vado a fare l'elettromiografia, dato che l'impegnativa è generica e nessuno me l'ha detto nello specifico, cosa devo far controllare?
Tutto il ''terreno'' di innervazione si L5 e S1? Cioè lo SPE e lo SPI, se non sbaglio?
O c'è dell'altro?
Mi toglie un'altra curiosità?
Nel caso fosse assonotmesi, visto che la ricrescita è di un millimetro al giorno, e, da quello che ho letto in giro il nervo sciatico è lungo 65/70 cmq, ci vorrebbero almeno due anni per reinnervare, ma io ho letto che dopo un anno e mezzo la reinnervazione diventa insignificante e che l'atrofia muscolare dopo due anni diventa irreversibile.
Sono informazioni corrette queste o le cose stanno diversamente?
Si, sto continuando a fare fisioterapia e non mi arrendo.
Alla prossima.
[#8]
Utente
Salve, ho fatto l'elettromiografia.
''Muscoli esaminati: peronei sx, ELD sx, gemello mediale sx.
AS: talune fibrillazioni e punte pos. lente a liv. ELD sx, peronei sx.
AV: discreto reclutamento dei PUM liv. di ELD sx, peronei sx.
VDC MOTORIA
SPE sx 53,9 m/sec. MAP o,593 mv
CONCLUSIONI:
segni emgrafici di soffeenza denervativa parziale a carico della radice L5 sx con discrto recltmento dei PUM. Nulla da segnalare a carico della S1 sx.''
Il neurologo che mi ha fatto l'elettromiografi mi ha detto che il deficit su L5 è del 30%, che è una assonotmesi e non ci sono segni di reinnervazione (ma secondo lui è presto perchè il nervo è lungo) mentre S1 non ha problemi.
Quindi diciamo che non è così tragica, quello che non capisco è come mai nonosante il 70% pare sia sano il deficit della dorsoflessione è così accentuato (non riesco ad alzare per niente le dita e la parte esterna del dorso)
1) Che speranze ho di reinnervazione?
2) Le richiedo anche questa cosa:
Nel caso fosse assonotmesi, visto che la ricrescita è di un millimetro al giorno, e, da quello che ho letto in giro il nervo sciatico è lungo 65/70 cmq, ci vorrebbero almeno due anni per reinnervare, ma io ho letto che dopo un anno e mezzo la reinnervazione diventa insignificante e che l'atrofia muscolare dopo due anni diventa irreversibile.
Sono informazioni corrette queste o le cose stanno diversamente?
3) E riguardo l'atrofia muscolare? E' vero che se si instaura diventa irreversibile? E dopo quanto tempo?
Grazie mille
''Muscoli esaminati: peronei sx, ELD sx, gemello mediale sx.
AS: talune fibrillazioni e punte pos. lente a liv. ELD sx, peronei sx.
AV: discreto reclutamento dei PUM liv. di ELD sx, peronei sx.
VDC MOTORIA
SPE sx 53,9 m/sec. MAP o,593 mv
CONCLUSIONI:
segni emgrafici di soffeenza denervativa parziale a carico della radice L5 sx con discrto recltmento dei PUM. Nulla da segnalare a carico della S1 sx.''
Il neurologo che mi ha fatto l'elettromiografi mi ha detto che il deficit su L5 è del 30%, che è una assonotmesi e non ci sono segni di reinnervazione (ma secondo lui è presto perchè il nervo è lungo) mentre S1 non ha problemi.
Quindi diciamo che non è così tragica, quello che non capisco è come mai nonosante il 70% pare sia sano il deficit della dorsoflessione è così accentuato (non riesco ad alzare per niente le dita e la parte esterna del dorso)
1) Che speranze ho di reinnervazione?
2) Le richiedo anche questa cosa:
Nel caso fosse assonotmesi, visto che la ricrescita è di un millimetro al giorno, e, da quello che ho letto in giro il nervo sciatico è lungo 65/70 cmq, ci vorrebbero almeno due anni per reinnervare, ma io ho letto che dopo un anno e mezzo la reinnervazione diventa insignificante e che l'atrofia muscolare dopo due anni diventa irreversibile.
Sono informazioni corrette queste o le cose stanno diversamente?
3) E riguardo l'atrofia muscolare? E' vero che se si instaura diventa irreversibile? E dopo quanto tempo?
Grazie mille
[#9]
Gent.le Utente,
anche a me sembra che la situazione non sia cattiva come si riteneva che fosse solo alcune settimane fa.
Farei degli esercizi costanti di mobilizzazione attiva (dove possibile) e passiva dei muscoli interessati più dei cicli di elettrostimolazione sullo sciatico esterno (far mettere l'eletttrodo stimolatore sulla parte alta della gamba, lato esterno dove anche palpatoriamente si sente la testa dell'osso perone della gamba). La stimolazione, ripetuta più volte al giorno seppur per alcuni minuti alla volta, dovrebbe dare la contrazione di quei gruppi muscolari del piede che ora sono inerti e, come movimento, Lei dovrebbe osservare un flettersi verso il dorso, cioè verso l'alto, delle dita e del piede.Tali esercizi contribuiscono a mantenere tonici e trofici i muscoli e, quindi,quando la reinnervazione sarà completa, ogni singolo muscolo si trova nelle migliori condizioni per accogliere lo stimolo (nei negozi di articoli sanitari non dovrebbe essere difficile procurarsi un apparecchio per tale fine).
Auguri e mi faccia sapere.
anche a me sembra che la situazione non sia cattiva come si riteneva che fosse solo alcune settimane fa.
Farei degli esercizi costanti di mobilizzazione attiva (dove possibile) e passiva dei muscoli interessati più dei cicli di elettrostimolazione sullo sciatico esterno (far mettere l'eletttrodo stimolatore sulla parte alta della gamba, lato esterno dove anche palpatoriamente si sente la testa dell'osso perone della gamba). La stimolazione, ripetuta più volte al giorno seppur per alcuni minuti alla volta, dovrebbe dare la contrazione di quei gruppi muscolari del piede che ora sono inerti e, come movimento, Lei dovrebbe osservare un flettersi verso il dorso, cioè verso l'alto, delle dita e del piede.Tali esercizi contribuiscono a mantenere tonici e trofici i muscoli e, quindi,quando la reinnervazione sarà completa, ogni singolo muscolo si trova nelle migliori condizioni per accogliere lo stimolo (nei negozi di articoli sanitari non dovrebbe essere difficile procurarsi un apparecchio per tale fine).
Auguri e mi faccia sapere.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 7.3k visite dal 07/07/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.