Esiti da sindrome di bell
Salve. Sono un soggetto maschio di 48 anni d'età,la cui anamnesi non presenta episodi patologici di particolare rilievo. 12 anni fa, in un momento di particolare stess psico-fisico, sono stato colpito da una forma acuta di sindrome di Bell a carico dell'emifaccia destra, che è stata trattata con la consueta terapia farmacologica (vitamina B12, corticoidi, antivirali) associata a fisioterapia riabilitativa, elettrostimolazione ed agopuntura. A distanza di oltre un decennio permangono postumi a livello essenzialmente estetico con asimmetrie tra la regione colpita e il resto del viso ed episodici spasmi e contrazioni. Vorrei sapere se sono attualmente disponibili possibilità di rimedio e di intervento, anche a livello chirurgico, per correggere esiti del genere suesposto, possibilmente indicandomi riferimenti a cui potermi indirizzare. Grazie infinite
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Egr. Signore,
Lei verosimilmente è stato colpito da una paralisi del n. facciale di tipo periferico (ovvero riferibile al tronco del nervo situato nel cranio e non alle fibre che originano, in parole semplici,dal cervello nel qual caso si parla di paralisi di tipo centrale).
Più che di sindrome, il disturbo è definito come fenomeno di Bell, che è appunto un sintomo o segno obiettivo che si riscontra nella paralisi di tipo periferico.
Detto questo non credo che sia percorribile la via chirurgica,ma può rivolgersi a un neurochirurgo che si occupa di chirurgia del sistema nervoso periferico.
In tanti anni non ne ha mai consultato uno?
Cordialmente
Lei verosimilmente è stato colpito da una paralisi del n. facciale di tipo periferico (ovvero riferibile al tronco del nervo situato nel cranio e non alle fibre che originano, in parole semplici,dal cervello nel qual caso si parla di paralisi di tipo centrale).
Più che di sindrome, il disturbo è definito come fenomeno di Bell, che è appunto un sintomo o segno obiettivo che si riscontra nella paralisi di tipo periferico.
Detto questo non credo che sia percorribile la via chirurgica,ma può rivolgersi a un neurochirurgo che si occupa di chirurgia del sistema nervoso periferico.
In tanti anni non ne ha mai consultato uno?
Cordialmente
[#2]
Utente
Egregio dottor Migliaccio,
grazie per la Sua risposta, tanto sollecita quanto istruttiva. In effetti in tutti questi anni sono stato seguito essenzialmente da neurologi che periodicamente sono stati da me interpellati sulla disponibilità di eventuali progressi nel trattamento del mio disturbo. Adesso lei mi sta oppportunamente proponendo di consultare un neurochirurgo. Lei, in quanto specialista di questa branca, cosa potrebbe indicarmi, anche in termini operativi? La ringrazio ancora infinitamente.
Sergio
grazie per la Sua risposta, tanto sollecita quanto istruttiva. In effetti in tutti questi anni sono stato seguito essenzialmente da neurologi che periodicamente sono stati da me interpellati sulla disponibilità di eventuali progressi nel trattamento del mio disturbo. Adesso lei mi sta oppportunamente proponendo di consultare un neurochirurgo. Lei, in quanto specialista di questa branca, cosa potrebbe indicarmi, anche in termini operativi? La ringrazio ancora infinitamente.
Sergio
[#3]
Interventi chirurgici in caso di lesione del n.facciale sono possibili, come il cosiddetto <Cross-face nerve grafting>, ma non è di uso routinario e lo si effettua in un numero selezionato di pazienti.
Nel Suo caso, ammesso che sia possibile, si è fuori tempo massimo, poichè, per avere qualche possibilità di successo, la paralisi non deve superare i due anni dall'esordio.
Cordialmente
Nel Suo caso, ammesso che sia possibile, si è fuori tempo massimo, poichè, per avere qualche possibilità di successo, la paralisi non deve superare i due anni dall'esordio.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 02/07/2010.
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