Derivazione vs terzo ventricolostomia endoscopica
Volevo sapere se esistono delle differenze in termini di riduzione della circonferenza cranica tra un intervento di derivazione ventricolo-peritoneale (DVP) e una terzo ventricolostomia endoscopica (TVE).
Mia figlia è affetta da sindorme di Dandy-Walker ed ha subito da qualche settimana un intervento di TVE. La circonferenza cranica però, dopo l'intervento, non è diminuita ma continua "lentamente" a crescere. Il giorno dell'interevento (10/4) la C.C. era di 44 cm, oggi a distanza di 18 gg è di 45,5 cm. La fontanella anteriore però non è tesa. Mi domando se questi ritmi di crescita della C.C. sono sintomo di fallimento della TVE, e se, nel caso fosse necessario un interevento di DVP, ci si può aspettare che la C.C. diminuisca.
Ho letto che la TVE garantisce uno scarico pressorio ma non una riduzione di volume del liquor. La DVP comporta invece anche una riduzione del volume di liquor all'interno del cranio? Questo porta ad una sensibile riduzione della C.C.? Grazie
Mia figlia è affetta da sindorme di Dandy-Walker ed ha subito da qualche settimana un intervento di TVE. La circonferenza cranica però, dopo l'intervento, non è diminuita ma continua "lentamente" a crescere. Il giorno dell'interevento (10/4) la C.C. era di 44 cm, oggi a distanza di 18 gg è di 45,5 cm. La fontanella anteriore però non è tesa. Mi domando se questi ritmi di crescita della C.C. sono sintomo di fallimento della TVE, e se, nel caso fosse necessario un interevento di DVP, ci si può aspettare che la C.C. diminuisca.
Ho letto che la TVE garantisce uno scarico pressorio ma non una riduzione di volume del liquor. La DVP comporta invece anche una riduzione del volume di liquor all'interno del cranio? Questo porta ad una sensibile riduzione della C.C.? Grazie
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Gentile Signore,
il quesito che pone è estremamente complesso per chi non si occupa di neurochirurgia pediatrica. Personalmente non me ne sono mai occupato.
Poichè, però, il quesito era senza risposta da tempo ho pensato di chiarire una cosa.
Certamente la TVE rappresenta un intervento che "Crea" artificialmente una via di fuga al liquor ma presuppone un corretto funzionamento della funzione riassorbitiva intrinseca alle strutture deputate nel cervello.
Invece, come ha detto correttamente, la DVP porta a livello peritoneale il liquor che non viene riassorbito per un cattiva funzione che viene, così, riassorbito dalla sierosa peritoneale.
In parole più semplici la TVE trova indicazione negli idrocefali triventricolari da ostacolo meccanico (ad esempio nella stenosi acqueduttale) mentre la DVP in tutti gli altri casi in cui vi è un difetto di riassorbimento.
Ma chi ha eseguito l'intervento che ne pensa?
Ci faccia sapere,
Cordialmente
il quesito che pone è estremamente complesso per chi non si occupa di neurochirurgia pediatrica. Personalmente non me ne sono mai occupato.
Poichè, però, il quesito era senza risposta da tempo ho pensato di chiarire una cosa.
Certamente la TVE rappresenta un intervento che "Crea" artificialmente una via di fuga al liquor ma presuppone un corretto funzionamento della funzione riassorbitiva intrinseca alle strutture deputate nel cervello.
Invece, come ha detto correttamente, la DVP porta a livello peritoneale il liquor che non viene riassorbito per un cattiva funzione che viene, così, riassorbito dalla sierosa peritoneale.
In parole più semplici la TVE trova indicazione negli idrocefali triventricolari da ostacolo meccanico (ad esempio nella stenosi acqueduttale) mentre la DVP in tutti gli altri casi in cui vi è un difetto di riassorbimento.
Ma chi ha eseguito l'intervento che ne pensa?
Ci faccia sapere,
Cordialmente
Dr. Marco Mannino
Neurochirurgo
http://www.studiomannino.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.4k visite dal 28/05/2010.
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