Lesione del nervo sciatico destro
Sono un ragazzo di 22 anni ed in seguito alla vaccinazione antipolio obbligatoria all'età di 3 mesi circa, ho riportato una lesione al nervo sciatico destro. Come riportato da cartella clinica del mio primo intervento, all'età di 14 mesi, l'esito del suddetto è la Neurolisi. In seguito ho continuato con terapie riabilitative presso un centro specializzato, e all'età di 5 anni e mezzo mi sottopongono al secondo intervento dove mi effettuano una trasposizione tendinea per piede "ciondolante" o "cadente". Di conseguenza continuo con le terapie fino a qualche anno fa. Oggi sono costretto a portare un tutore senza del quale mi è difficile camminare, che però non risolve i miei problemi poichè non riesce a compensare la dismetria di circa 4 cm e ad equilibrare il piede piatto valgo; e non solo, in seguito allo squilibrio il carico del peso del mio corpo poggia quasi del tutto sull'altro piede (sx) causandomi forti dolori al ginocchio (sx) e alla schiena, costringendomi ad una anomala deambulazione. Ora la mia richiesta è la seguente : esiste una soluzione chirurgica affinchè possa "iniziare" a camminare normalmente senza riportare forti dolori dopo una semplice passeggiata?
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Neurochirurgo
Il termine "neurolisi" viene in genere impiegato per indicare una tecnica riparativa, non un danno nervoso (es. neuraprassia, assonotmesi, neurotmesi).
Pertanto una diagnosi del genere è un po' fuorviante.
Dato il tempo trascorso dalla lesione (e la sua attuale necessità di indossare un tutore), immagino che i medici volessero intendere una rottura (-lisi in greco) del nervo.
In ogni caso, la valutazione va effettuata da un neurochirurgo che si interessi specificatamente di chirurgia dei nervi periferici, dato che questo tipo di chirurgia costituisce una sorta di branca a sè.
Le consiglio dunque di consultare un neurochirurgo con una specifica competenza in materia per la valutazione del suo caso.
Cordialmente,
Pertanto una diagnosi del genere è un po' fuorviante.
Dato il tempo trascorso dalla lesione (e la sua attuale necessità di indossare un tutore), immagino che i medici volessero intendere una rottura (-lisi in greco) del nervo.
In ogni caso, la valutazione va effettuata da un neurochirurgo che si interessi specificatamente di chirurgia dei nervi periferici, dato che questo tipo di chirurgia costituisce una sorta di branca a sè.
Le consiglio dunque di consultare un neurochirurgo con una specifica competenza in materia per la valutazione del suo caso.
Cordialmente,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 06/05/2010.
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