Ernie discali e pubalgia.
Salve, sono un uomo di 30 anni con una vita abbastanza sedentaria' ed una discreta salute fino all'anno scorso.
A maggio 2009 dopo tre giorni di intensa attività fisica ho iniziato ad avvertire dolore prima alla regione lombare, poi al gluteo sx, alla coscia sx posteriore ed infine sotto al piede sinistro. Nel giro di 2 mesi senza prendere farmaci o fare altro, il dolore è andato scomparendo, tranne sotto al piede dove comunque s'è attenuato.
A novembre 2009 ho fatto la risonanza alla regione lombare, e prima di ricevere la risposta ho avuto un altro episodio molto più forte del precedente, sempre interessante le stesse zone.
Con la risposta (protusione mediana L3-L4, ernia contenuta mediana e sx L4-L5, ed ernia contenuta mediana e sx L5-S1, con in più riduzione di ampiezza del canale vertebrale fra L2 e S1 sia per fatti di natura congenita che per alterazioni interapofisarie), sono andato da un neurochirurgo che senza visita mi ha indirizzato da un osteopata di fiducia.
Con l'osteopata mi vedo da 5 mesi ogni 15 giorni. Mi valuta la mobilità della regione lombare decidendo se effettuare la manipolazione, ed alcune volte mi fa anche qualche puntura locale di cortisone e antidolorifico. Ho fatto un ciclo di fisioterapia, conprensivo di 10 massaggi decontratturanti e poi 10 sedute di RPG. Con tutte queste cure dopo due mesi (verso febbraio 2010) iniziavo a stare meglio anche se è cominciata una pubalgia all'inguine sx e fastidio allo scroto.
Fino a 2 settimana fa (metà aprile 2010) stavo decisamente meglio ma adesso oltre ad avere una nuova fase acuta sempre nella regione lombare, gluteo sx, coscia sx posteriore e sotto al piede sx, m'è aumentata la pubalgia estendendosi anche alla parte destra e il fastidio allo scroto, ed in più ho dolore alla regione sacrale (in corrispondenza del bacino) e anche ai testicoli.
Un'ultima cosa, a febbraio del 2008 sono caduto di peso sul sedere quasi da fermo a causa del ghiaccio. Ho avuto la regione lombare irrigidita e dolorante per circa 2 settimane ma poi piano piano è passato. Questa caduta potrebbe essee la causa di tutto? L'osteopata mi dice che forse ho la gamba sinistra più lunga, non è che mi sono fatto male al bacino e si cominciano a vedere i sintomi?
Ci tengo a precisare che non mi sono mai bloccato e, dolore permettendo, mi muovo abbastanza bene. Voi cosa ne pensate? Potrebbe essersi infiammata la zona del pube e dei glutei a causa della riabilitazione? Cosa posso fare? A chi dovrei rivolgermi? Grazie per l'attenzione e per la gentile riaposta.
A maggio 2009 dopo tre giorni di intensa attività fisica ho iniziato ad avvertire dolore prima alla regione lombare, poi al gluteo sx, alla coscia sx posteriore ed infine sotto al piede sinistro. Nel giro di 2 mesi senza prendere farmaci o fare altro, il dolore è andato scomparendo, tranne sotto al piede dove comunque s'è attenuato.
A novembre 2009 ho fatto la risonanza alla regione lombare, e prima di ricevere la risposta ho avuto un altro episodio molto più forte del precedente, sempre interessante le stesse zone.
Con la risposta (protusione mediana L3-L4, ernia contenuta mediana e sx L4-L5, ed ernia contenuta mediana e sx L5-S1, con in più riduzione di ampiezza del canale vertebrale fra L2 e S1 sia per fatti di natura congenita che per alterazioni interapofisarie), sono andato da un neurochirurgo che senza visita mi ha indirizzato da un osteopata di fiducia.
Con l'osteopata mi vedo da 5 mesi ogni 15 giorni. Mi valuta la mobilità della regione lombare decidendo se effettuare la manipolazione, ed alcune volte mi fa anche qualche puntura locale di cortisone e antidolorifico. Ho fatto un ciclo di fisioterapia, conprensivo di 10 massaggi decontratturanti e poi 10 sedute di RPG. Con tutte queste cure dopo due mesi (verso febbraio 2010) iniziavo a stare meglio anche se è cominciata una pubalgia all'inguine sx e fastidio allo scroto.
Fino a 2 settimana fa (metà aprile 2010) stavo decisamente meglio ma adesso oltre ad avere una nuova fase acuta sempre nella regione lombare, gluteo sx, coscia sx posteriore e sotto al piede sx, m'è aumentata la pubalgia estendendosi anche alla parte destra e il fastidio allo scroto, ed in più ho dolore alla regione sacrale (in corrispondenza del bacino) e anche ai testicoli.
Un'ultima cosa, a febbraio del 2008 sono caduto di peso sul sedere quasi da fermo a causa del ghiaccio. Ho avuto la regione lombare irrigidita e dolorante per circa 2 settimane ma poi piano piano è passato. Questa caduta potrebbe essee la causa di tutto? L'osteopata mi dice che forse ho la gamba sinistra più lunga, non è che mi sono fatto male al bacino e si cominciano a vedere i sintomi?
Ci tengo a precisare che non mi sono mai bloccato e, dolore permettendo, mi muovo abbastanza bene. Voi cosa ne pensate? Potrebbe essersi infiammata la zona del pube e dei glutei a causa della riabilitazione? Cosa posso fare? A chi dovrei rivolgermi? Grazie per l'attenzione e per la gentile riaposta.
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Gentile Utente,
dato che sono passati svariati mese dall'esecuzione dalla RM e la sintomatologia si è ripresentata credo che sia opportuno ripetere uno studio del tratto lombare. Per quanto concerne la sua sintomatologia alla regione inguinale, potrebbe essere espressione di una cruralgia. Tuttavia occorre considerare nella diagnosi differenziale, anche altri processi patologici che inducono dolore in tale sede (in primis patologie delle vie urinarie).
La gestione del paziente con sciatalgia e/o cruralgia spetta inizialmente al medico di base e quindi, in caso di persistenza della sintomatologia, allo specialista, generalmente il neurochirurgo.
Cordiali saluti,
dato che sono passati svariati mese dall'esecuzione dalla RM e la sintomatologia si è ripresentata credo che sia opportuno ripetere uno studio del tratto lombare. Per quanto concerne la sua sintomatologia alla regione inguinale, potrebbe essere espressione di una cruralgia. Tuttavia occorre considerare nella diagnosi differenziale, anche altri processi patologici che inducono dolore in tale sede (in primis patologie delle vie urinarie).
La gestione del paziente con sciatalgia e/o cruralgia spetta inizialmente al medico di base e quindi, in caso di persistenza della sintomatologia, allo specialista, generalmente il neurochirurgo.
Cordiali saluti,
Dr Paolo Perrini
Neurochirurgia Universitaria,
Ospedale "Santa Chiara", Pisa.
perrinipaolo@hotmail.com
www.perrinipaolo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.6k visite dal 28/04/2010.
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